Negli ultimi tempi, si è registrato un aumento di episodi legati all‘uso improprio di spray al peperoncino all’interno degli istituti scolastici italiani. L’ultimo, in ordine temporale, è accaduto presso l’istituto Romero di Albino, nella Val Seriana, in provincia di Bergamo.
Incidente all’istituto Romero di Albino: dettagli e conseguenze
Ieri, 9 aprile 2025, lungo i corridoi adiacenti alle aule dell’Istituto Romero di Albino, in provincia di Bergamo, è stato spruzzato dello spray urticante, che ha causato malori tra studenti e personale.
Cinque persone sono state colpite, tra cui tre studenti di età compresa tra 16 e 17 anni e due donne adulte di 44 e 52 anni. Quest’ultima è stata trasportata all’ospedale di Alzano Lombardo in codice giallo per ulteriori accertamenti, mentre gli altri hanno ricevuto assistenza sul posto senza necessità di ricovero.
Nonostante l’incidente, le lezioni hanno avuto un prosieguo regolare per il resto della giornata.
Un fenomeno in crescita: altri casi recenti nelle scuole italiane
L’episodio di Albino non è isolato. Nelle settimane precedenti, si sono verificati casi analoghi in diverse località:
- Treviglio: due studenti sono stati sorpresi a scuola con un taser, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza e sul controllo degli oggetti introdotti negli istituti.
- Bergamo: all’Istituto Camozzi, una “spedizione punitiva” ha visto l’impiego di coltelli, evidenziando una crescente tendenza alla violenza tra i giovani.
- Modena: in un intervallo di dieci giorni, quattro episodi distinti hanno coinvolto l’uso di spray al peperoncino all’interno di istituti superiori, causando evacuazioni e intossicazioni tra gli studenti.
Gli eventi sottolineano l’importanza di rafforzare le misure di sicurezza nelle scuole e di promuovere campagne educative per sensibilizzare gli studenti sui rischi associati all’uso improprio di strumenti potenzialmente pericolosi.