Discrepanze assunzioni docenti Concorso 2020: richiesta Interrogazione Parlamentare

Interrogazione parlamentare

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha reso noto che sono stati assunti 6.544 docenti idonei ai concorsi ordinari del 2020, regolati dai decreti DD n. 498 e 499 del 21 aprile 2020. 

Tuttavia, il comitato IdoneInsieme – Gm2020 contesta questa cifra, sostenendo che gli assunti effettivi sarebbero 3.587, rappresentando solo il 7,9 per cento del contingente nazionale. 

La discrepanza nei numeri solleva dubbi sulla reale portata delle immissioni in ruolo per i candidati idonei al concorso 2020.

Dibattito sui numeri e interrogazione parlamentare

Le divergenze nei dati sono state evidenziate anche dalla sottosegretaria Paola Frassinetti durante un’interrogazione parlamentare. 

Secondo Frassinetti, l’utilizzo di tutti i 65.000 posti disponibili per le assunzioni nel 2024/25 non è stato possibile a causa del vincolo imposto dai concorsi PNRR, che prevedono il reclutamento di 70.000 docenti. 

Di conseguenza, il concorso 2023 ha riservato 46.000 posti a docenti precari, mentre 6.000 assunzioni sono state destinate a candidati provenienti da concorsi precedenti.

Il deputato Luca Pastorino (Partito Democratico) ha presentato un’interrogazione scritta al Ministro dell’Istruzione e del Merito, chiedendo chiarimenti sul numero effettivo degli idonei ancora senza un contratto. 

Secondo le stime, tra i 22.000 e i 27.000 docenti idonei del concorso 2020 risultano ancora in attesa di assunzione.

Dubbi sul conteggio e conseguenze per i docenti idonei

L’interrogazione parlamentare evidenzia il sospetto che nel conteggio fornito dal Ministero siano stati inclusi anche docenti delle graduatorie di merito GM16 e GM18, oltre ai vincitori del concorso 2020 in attesa di immissione in ruolo. 

Se confermata, questa discrepanza renderebbe ancora più incerto il futuro di migliaia di insegnanti idonei. La mancata immissione in ruolo di molti candidati idonei aumenta la precarietà nel settore scolastico. 

Paradossalmente, il concorso 2020, nato con l’obiettivo di stabilizzare il personale docente, rischia di lasciare indietro proprio gli idonei, mentre i vincitori dei concorsi successivi vengono immessi in ruolo grazie alle misure previste dal PNRR.

Misure per il 2024/25

Pastorino ha chiesto al Ministro Valditara un report dettagliato sulle immissioni in ruolo previste per l’anno scolastico 2024/25 e quali misure saranno adottate per tutelare i docenti idonei del concorso 2020. 

L’obiettivo è garantire che il criterio cronologico delle graduatorie di merito venga rispettato e che gli idonei non siano penalizzati rispetto ai vincitori di concorsi più recenti.

Come si è arrivati a questa situazione

La situazione ha origine dal 2020, quando sono stati banditi due concorsi ordinari per il reclutamento di docenti: uno destinato alla scuola dell’infanzia e primaria (DD n. 498) e uno per la scuola secondaria (DD n. 499). 

Inizialmente, i bandi prevedevano l’assunzione solo dei vincitori, ossia coloro che rientravano nei posti disponibili per ciascuna classe di concorso e regione.

L’integrazione delle graduatorie è stata successivamente introdotta con la legge 79/2022, che ha esteso l’accesso alle assunzioni anche agli idonei, ovvero coloro che avevano superato le prove con un punteggio minimo richiesto. 

La normativa ha ampliato la platea dei candidati assumibili, ma dal 2024/25 le graduatorie dei concorsi 2020 vengono utilizzate solo dopo l’esaurimento delle assunzioni previste dai concorsi PNRR.

Il Ministero dell’Istruzione, con il decreto ministeriale n. 58 del 31 luglio 2024, ha stabilito che gli Uffici Scolastici possano rideterminare il contingente di assunzioni utilizzando criteri specifici, nel caso in cui rimangano posti vacanti dopo le immissioni ordinarie. 

Tuttavia, la situazione resta incerta per gli idonei del concorso 2020, che continuano a chiedere risposte chiare e misure concrete per il loro inserimento definitivo nel sistema scolastico.

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