Il Ministero dell’Istruzione e del Merito prosegue con il piano di immissioni in ruolo previsto per l’anno scolastico 2024/25. Con un obiettivo ambizioso di 45.124 assunzioni complessive, il piano include docenti provenienti da diversi canali di reclutamento.
Secondo le dichiarazioni del Ministro Giuseppe Valditara, il programma è in linea con gli impegni assunti dall’Italia nell’ambito del PNRR, superando in alcuni casi le aspettative iniziali.
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Piano di assunzioni: risultati e prospettive
Fino ad ora, il Ministero ha portato a termine 23.000 assunzioni attraverso il concorso PNRR1, superando l’obiettivo richiesto dall’Europa di 20.000 docenti entro la fine del 2024.
A questi si aggiungono 9.000 posti di sostegno, cruciali per garantire l’inclusività nelle scuole italiane. Il Ministro dell’Istruzione punta, inoltre, all’immissione in ruolo di 6.544 docenti idonei dai concorsi ordinari del 2020 (DD n. 498 e 499 del 21 aprile 2020).
Rimangono da completare le assunzioni attraverso le Graduatorie a Esaurimento (GaE) e i concorsi banditi nel 2018, inclusa la fascia aggiuntiva. Secondo le stime, queste dovrebbero garantire circa 7.000 ulteriori inserimenti, portando il totale a raggiungere l’obiettivo prefissato di 45.124 immissioni in ruolo per il prossimo anno scolastico.
Le richieste sindacali
Durante l’ultimo incontro tra Ministero e rappresentanze sindacali, è stato chiesto un report dettagliato che chiarisca i numeri definitivi delle assunzioni per l’anno scolastico 2024/25.
I sindacati hanno sottolineato l’importanza di monitorare il completamento delle operazioni, soprattutto per quanto riguarda le immissioni dalle GaE e dagli elenchi aggiuntivi delle GPS, il cui utilizzo è previsto anche per il 2025/26.
In particolare, in rappresentanza della FLC CGIL, Gianna Fracassi ha preso posizione contro le politiche del Governo, affermando che per il secondo anno consecutivo, il nostro Paese vanta il numero più alto di precari.
Secondo Fracassi, i dati ufficiali del Ministero sull’anno scolastico 2024-2025 confermano un quadro preoccupante:
- 195.000 posti precari tra i docenti,
- 47.000 per il personale ATA,
- 400 per il personale educativo.
Dunque, complessivamente, il numero totale di precari tra docenti, educativi e ATA arriva a 242.400, ovvero il 20,3%. Il dato conferma che un lavoratore della scuola su 4 è precario. Guardando ai dati, Gianna Fracassi ha ribadito che sono necessarie urgenti soluzioni.