Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ha pubblicato l’Atto di indirizzo per il 2025 con il quale vengono delineate le priorità dell’azione amministrativa e politica per il triennio 2025-2027. Il documento stabilisce obiettivi fondamentali per il miglioramento del sistema educativo, con interventi mirati alla valorizzazione del personale scolastico, al contrasto della dispersione scolastica e al potenziamento delle infrastrutture educative.
Valorizzazione del personale scolastico
Tra le priorità politiche individuate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per il triennio 2025-2027 spicca l’azione amministrativa orientata a valorizzare tutto il personale scolastico.
Il MIM ritiene, infatti, che la formazione, il reclutamento e la valorizzazione delle risorse umane “rappresentano leve strategiche essenziali ad assicurare che il Sistema nazionale di istruzione e formazione resti al centro del processo di crescita del Paese e meglio risponda alle sfide di transizione, anche nell’ambito delle azioni del PNRR in corso di realizzazione”.
In quest’ottica, si continuerà, pertanto, a investire sulla formazione e sulla valorizzazione professionale del personale scolastico, oltre a garantire un sistema di reclutamento sempre più snello ed efficiente in grado di assicurare assunzioni in tempo utile per l’avvio dell’anno scolastico.
Uno dei punti cardine dell’Atto di indirizzo è il rafforzamento della figura del docente stabilmente incentivato, attraverso risorse dedicate alla formazione continua e alla retribuzione aggiuntiva per ruoli strategici, quali docenti tutor e orientatori, collaboratori del dirigente scolastico e responsabili di plesso.

L’obiettivo è incentivare una didattica innovativa e migliorare la qualità dell’insegnamento.
Il Ministero prevede anche aumenti salariali progressivi dal 2025 al 2030, con un incremento dell’1,8% annuo per il primo triennio e del 2% per gli anni successivi.
Inoltre, è stato istituito un fondo per il miglioramento dell’offerta formativa e per il riconoscimento delle professionalità emergenti nella scuola.
Le priorità politiche del MIM
Le priorità politiche che ispireranno l’azione del Ministero dell’Istruzione e del Merito per l’anno 2025 e per il triennio 2025-2027, che riflettono in modo puntuale gli ambiti di intervento, nonché gli strumenti organizzativi e gestionali, sono quelle di seguito indicate:
| 1) Promuovere il miglioramento del Sistema nazionale di istruzione e formazione attraverso la valorizzazione del personale della scuola |
| 2) Rispetto della persona e contrasto al bullismo |
| 3) Valorizzare la filiera tecnologico-professionale e rafforzare il raccordo scuola-lavoro |
| 4) Garantire a tutte le studentesse e a tutti gli studenti il diritto allo studio, promuovere l’inclusione scolastica dei più fragili e l’integrazione degli studenti stranieri, contrastare la dispersione scolastica e i divari territoriali negli apprendimenti, favorire l’accesso precoce al sistema integrato 0-6 |
| 5) Sostenere le autonomie scolastiche e rafforzare il sistema nazionale di valutazione, anche ai fini dell’internazionalizzazione del sistema scolastico |
| 6) Supportare il processo di riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico |
| 7) Potenziare l’offerta formativa nelle Istituzioni scolastiche del sistema educativo di istruzione e formazione in chiave di personalizzazione e aggiornare le Indicazioni Nazionali |
| 8) Semplificare e innovare la Scuola |
| 9) Rafforzare la capacità amministrativa, gestionale e comunicativa del Ministero e delle Istituzioni scolastiche |
| 10) Attuare tempestivamente e in prospettiva sistematica le misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza |
Inclusione scolastica e lotta alla dispersione
L’Atto di indirizzo 2025 prevede misure specifiche per il contrasto alla dispersione scolastica, con il potenziamento delle azioni previste nei programmi Agenda Sud e Agenda Nord.
Saranno stanziati fondi per l’ampliamento dell’offerta educativa nelle scuole situate in aree a rischio, con particolare attenzione al sostegno degli alunni con disabilità e ai percorsi di apprendimento personalizzati.
Il Ministero ha annunciato la creazione di presìdi territoriali di supporto psicologico per gli studenti e il rafforzamento delle azioni di tutoraggio e orientamento per prevenire l’abbandono scolastico.
Riforma della formazione e reclutamento
Per garantire una maggiore efficienza nel reclutamento del personale scolastico, il Ministero ha annunciato una revisione delle modalità di accesso alla professione docente, con concorsi più rapidi e mirati.
Saranno potenziati i percorsi universitari di formazione iniziale, attraverso collaborazioni con le università e gli istituti di alta formazione artistica e musicale (AFAM).
L’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE) avrà un ruolo centrale nella formazione specialistica, con particolare attenzione alla didattica inclusiva e alle metodologie di insegnamento per alunni con bisogni educativi speciali.

Innovazione tecnologica e didattica
L’Atto di indirizzo 2025 sottolinea la necessità di un potenziamento della didattica digitale, con investimenti per l’adozione di strumenti tecnologici avanzati e per la formazione del personale in ambito STEM.
Sarà incentivato l’uso dell’intelligenza artificiale e degli assistenti virtuali nella didattica, con il rispetto delle normative sulla protezione dei dati personali.
Inoltre, il Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa sarà incrementato per garantire risorse destinate a laboratori scientifici e tecnologici, nonché alla digitalizzazione dei processi amministrativi scolastici.
Edilizia scolastica e sicurezza degli ambienti di apprendimento
Nel quadro della programmazione triennale 2025-2027, il Ministero ha previsto ingenti investimenti per la riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico.
Saranno finanziati progetti per:
- La messa in sicurezza e l’adeguamento antisismico delle scuole.
- La realizzazione di nuovi edifici scolastici.
- Il potenziamento delle infrastrutture sportive e delle mense scolastiche, per favorire il tempo pieno.
In collaborazione con gli enti locali, sarà rafforzata la gestione della manutenzione ordinaria degli edifici, al fine di migliorare la qualità degli ambienti di apprendimento.


