Quando si parla di Graduatorie provinciali per le supplenze il pensiero corre subito alle certificazioni finalizzate ad incrementare il punteggio in modo da scalare posizioni e aumentare le possibilità di vedersi assegnato un incarico di supplenza. Eppure c’è anche un altro fattore (non meno importante) da non trascurare. Ovvero: come scegliere la provincia nella domanda GPS?
Per sperare di vedersi recapitare una convocazione, infatti, gli aspiranti docenti devono prestare molta attenzione anche alla provincia (una sola!) che scelgono in sede di aggiornamento delle GPS.
Non tutte le province sono uguali. Non tutte le regioni offrono le stesse opportunità. In alcuni posti è più facile riuscire ad insegnare rispetto ad altri, perché – per vari motivi – c’è una maggiore carenza e richiesta di docenti.
SOMMARIO
ToggleCome scegliere le sedi per le GPS?
Prima di capire come scegliere la provincia GPS migliore – quella che, in altri termini, assicura maggiori probabilità di vedersi assegnare una cattedra – soffermiamoci un attimo sui punteggi.
Ogni graduatoria è, in estrema sintesi, una classifica. E ogni classifica è redatta sulla base di punti. E le Graduatorie provinciali per le supplenze non fanno certo eccezione.
Ma come aumentare il proprio punteggio nelle GPS? Gli aspiranti docenti possono, a tal fine, ricorrere a tutta una serie di offerte formative, quali:
- Master (1 punto);
- Corsi di Perfezionamento (1 punto);
- Certificazioni Informatiche (0,5 punti fino ad un massimo di 2 punti);
- Certificazioni Linguistiche (fino a 6 punti).
Più punti si hanno, più facile sarà ottenere un incarico di supplenza. Come è facile intuire, del resto, collocarsi nelle posizioni alte della graduatoria aumenta in maniera esponenziale le proprie possibilità di convocazione.
Eppure il punteggio accumulato non ha lo stesso “peso specifico” in tutte le province. Ecco perchè è molto importante capire come scegliere le sedi per le GPS.
Quali province scegliere per le supplenze?
Orientarsi nella scelta della provincia ai fini delle supplenze è tanto importante quanto, per certi aspetti, complicato. Soprattutto perché, come accennavamo in precedenza, il punteggio di ciascun aspirante insegnante offre opportunità e prospettive diverse a seconda delle province – ma anche delle classi di concorso – scelte.
Il posizionamento garantito da un determinato punteggio, infatti, varia anche in funzione della provincia e della classe di concorso. Ragion per cui, è opportuno che la scelta della provincia sia legata anche alle possibilità che offre quest’ultima.
Dove c’è più possibilità di insegnare?
Quindi, come scegliere la provincia GPS? Puntando su quelle dove c’è più possibilità di insegnare. E, banalmente, le migliori in tal senso sono quelle più piccole. Qui, infatti, vi sono meno iscritti e, di conseguenza, una maggiore richiesta di insegnanti.
Ad ogni modo, bisogna analizzare la scelta della provincia anche sulla base della classe di concorso. E’, infatti, possibile che in quella che all’apparenza sembra una provincia favorevole siano già iscritti migliaia di docenti nella stessa classe di concorso di proprio interesse.
Prima di scegliere la provincia per le GPS occorre, pertanto, capire in quali regioni mancano insegnanti. E questa, generalmente, è una delle problematiche delle scuole del Nord. In particolare, Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana ed Emilia-Romagna. Tutte regioni che hanno un’offerta lavorativa molto più vasta, articolata e ben retribuita rispetto al Centro-Sud, rendendo di conseguenza l’insegnamento meno appetibile.
Come scegliere la provincia GPS?
Una volta fatto questo sarà, quindi, necessario soffermarsi sulle varie province e verificare le prospettive reali che le stesse offrono per la classe di concorso di riferimento.
Così facendo si eviterà di stagnare inutilmente in graduatorie affollate che non migliorano in alcun modo le proprie opportunità di insegnamento.