L’Ordinanza Ministeriale n. 112 del 6 maggio 2022 ha dato il via all’aggiornamento delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze. In questi giorni, però, c’è la ripubblicazione delle GPS 2022/24.
Infatti, molti aspiranti docenti hanno lamentato criticità all’interno del proprio punteggio. Ciò ha spinto gli Uffici Scolastici a rivalutare le istanze inoltrate per soddisfare i reclami pervenuti.
GPS 2022/24. Cosa sono
Le GPS 2022/24 sono il rinnovo delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze. Esse sono nata attraverso l’Ordinanza Ministeriale n. 60 del 10 luglio 2020.
La loro durata, da quanto si può intuire, è biennale. Proprio per questo, sono state rivitalizzate con l’obiettivo di dare nuova linfa alle GPS e alle GI. Ciò anche in vista dell’assegnazione delle supplenze annuali.
È stato, infatti, concesso «l’aggiornamento, il trasferimento e il nuovo inserimento nelle graduatorie provinciali per le supplenze e nelle graduatorie di istituto su posto comune e di sostegno».
Inoltre, è consentita anche «l’attribuzione degli incarichi a tempo determinato del personale docente nelle istituzioni scolastiche statali, su posto comune e di sostegno, e del personale educativo».
Infatti, questa O.M. è servita per consentire ai vecchi membri di riconfermare la propria presenza aggiornando il proprio punteggio. Infine, è stato permesso agli aspiranti docenti di immettersi nelle GPS per la prima volta.
La ripubblicazione
Come già accennato all’inizio di tale articolo, c’è stata la ripubblicazione delle GPS 2022/24. Infatti, nei primi giorni in cui gli utenti hanno potuto visionare gli elenchi definitivi sono stati in molti a segnalare grossi errori.
I problemi riscontrati, in ogni caso, sono stati di varia natura come quelli di sistema facilmente risolvibili. Altri hanno dovuto rettificare il loro punteggio totale per il mancato calcolo di alcuni titoli o di parte del servizio.
In ogni caso, è possibile visionare la propria posizione sul sito internet dei vari Uffici Scolastici.
Per il ricorso straordinario, infine, bisogna presentarlo entro 120 giorni al Presidente della Repubblica. Oppure, entro 60 giorni è possibile fare ricorso al TAR.