Consiglio di classe: cos’è, la normativa e il numero legale – La Guida completa

docenti e genitori durante un Consiglio di classe

Il Consiglio di classe è uno degli organi collegiali più rilevanti all’interno della scuola italiana. Strutturato per garantire la partecipazione attiva di docenti, studenti e genitori, svolge un ruolo di estrema importanza nella gestione delle attività educative e nella promozione di un dialogo costante tra le diverse componenti della comunità scolastica. 

Che cos’è il Consiglio di classe? Perché è importante?

Il Consiglio di classe è uno degli organi collegiali centrali nell’ambito del mondo scolastico, all’interno del quale diverse figure collaborano per garantire il buon funzionamento delle attività didattiche e relazionali

Vi partecipano i docenti (componente ordinaria) e, per le scuole secondarie di secondo grado, anche gli studenti. Mentre i genitori possono farne parte come rappresentanti (componente elettiva), ovviamente a condizione che vengano eletti, in modo da contribuire attivamente alla gestione scolastica, in particolare per favorire un dialogo costruttivo tra scuola e famiglia.

Tutti i genitori, madre e padre, hanno il diritto di candidarsi per rappresentare la propria categoria all’interno del consiglio, e partecipano al voto per l’elezione annuale, che si tiene entro il 31 ottobre con procedure elettorali semplificate.

Il Consiglio di classe – istituito con il DPR n. 416 del 31 maggio 1974 – ha il compito di monitorare l’andamento complessivo della classe e proporre al dirigente scolastico interventi utili a migliorare le attività educative. 

Tra le sue funzioni rientra anche la valutazione di eventuali progetti sperimentali e l’elaborazione di strategie per rafforzare il rapporto tra scuola e famiglia. Le attività e i poteri di questo organo sono regolati dagli articoli 3, 5, 6 e 37 del Decreto Legislativo n. 297 del 16 aprile 1994 (e successive modifiche).

Il Consiglio di classe è presente in ogni tipo di scuola di ordine e grado?

Oltre ai Consigli di classe – proprio della scuola secondaria di primo e secondo grado, all’interno della quale rappresenta un elemento chiave nella gestione delle attività didattiche e organizzative – esistono i Consigli di interclasse per la scuola primaria e i Consigli di intersezione nella scuola dell’infanzia. 

In tutti questi contesti, le diverse componenti scolastiche lavorano insieme per pianificare e valutare l’azione educativa, garantendo un confronto costante tra chi partecipa alla crescita degli studenti.

Il Consiglio di classe è presieduto dal dirigente scolastico e include i docenti della classe di riferimento, compresi i docenti di sostegno, se presenti. 

Nelle scuole secondarie di primo grado sono, inoltre, previsti anche quattro rappresentanti dei genitori, che partecipano attivamente alle decisioni e al monitoraggio delle attività educative. 

Nelle scuole secondarie di secondo grado, invece, il Consiglio di classe è arricchito dalla presenza di due rappresentanti dei genitori e due rappresentanti degli studenti. Oltre a questi, fanno parte dell’organo anche gli insegnanti tecnico-pratici (ITP), nelle scuole dove è prevista questa figura, con diritto di voto deliberativo, anche se le lezioni si svolgono in compresenza. Gli assistenti tecnici, che si occupano delle esercitazioni nei laboratori, partecipano anch’essi alle riunioni del consiglio, ma con ruolo consultivo e senza diritto di voto.

un edificio scolastico

Quali sono le differenze tra Consiglio di classe, di interclasse e di intersezione?

I Consigli di classe, di interclasse e di intersezione rappresentano organi collegiali che, pur condividendo finalità generali come il monitoraggio dell’attività didattica, il miglioramento dei processi educativi e il dialogo tra scuola e famiglia, si distinguono per ambito di applicazione e composizione.

Il Consiglio di classe è specifico della scuola secondaria di primo e secondo grado. Riunisce i docenti di una singola classe e, a seconda del grado scolastico, include rappresentanti dei genitori e degli studenti. Il suo scopo è focalizzato sull’andamento 

didattico e disciplinare di una classe precisa, garantendo una gestione mirata.

Il Consiglio di interclasse, invece, si riferisce alla scuola primaria. In questo contesto, coinvolge i docenti di tutte le classi di un medesimo plesso scolastico e ciclo, nonché i rappresentanti dei genitori (uno per ogni classe) e gli eventuali docenti di sostegno. La sua attività è orientata a coordinare l’attività educativa tra i vari anni scolastici, favorendo la continuità e l’armonizzazione dei percorsi formativi.

Infine, il Consiglio di intersezione è proprio della scuola dell’infanzia. Comprende gli insegnanti delle diverse sezioni dello stesso plesso e i rappresentanti dei genitori (uno per ogni sezione), con l’obiettivo di promuovere un confronto costruttivo tra i diversi approcci educativi e favorire la coerenza nei rapporti interdisciplinari.

Quali sono le differenze tra Consiglio di classe, di istituto e Collegio dei docenti?

Il Consiglio di classe, il Consiglio di istituto e il Collegio dei docenti sono organi centrali nell’organizzazione scolastica, ma con funzioni e composizioni ben distinte.

Il Consiglio di classe si occupa dell’andamento didattico e disciplinare di una singola classe. Comprende i docenti della classe, rappresentanti dei genitori, e, nelle scuole secondarie di secondo grado, anche rappresentanti degli studenti. Tra le sue attività rientrano la formulazione di proposte per migliorare l’attività scolastica e la valutazione di progetti di sperimentazione. Questo organo si rinnova annualmente entro il 31 ottobre e ha un ruolo principalmente operativo a livello della classe.

Il Consiglio di istituto, invece, si colloca a un livello più ampio, gestendo l’indirizzo generale e gli aspetti organizzativi ed economici della scuola. È composto da rappresentanti di tutte le componenti scolastiche: docenti, genitori, studenti (nelle scuole secondarie di secondo grado) e personale non docente – il cui numero varia a seconda delle dimensioni della scuola. Questo organo è eletto ogni tre anni e delibera su questioni di ampio respiro, come il bilancio, il regolamento interno e i progetti che coinvolgono l’intero istituto.

Infine, il Collegio dei docenti è costituito esclusivamente dal personale docente, sia di ruolo che non di ruolo, ed è presieduto dal dirigente scolastico. Ha il compito di organizzare e coordinare l’attività didattica, favorendo l’interdisciplinarità e l’adeguamento dell’offerta formativa alle esigenze del contesto scolastico. Con l’introduzione dell’autonomia scolastica nel 1999, le sue competenze si sono ampliate, conferendogli maggiore rilievo nella programmazione dell’azione educativa e nell’innovazione didattica.

Qual è la normativa che regola il Consiglio di classe? Cosa prevede?

Il Decreto Legislativo 297/1994 definisce le funzioni e le modalità di funzionamento del Consiglio di classe, assegnandogli un ruolo centrale nella gestione didattica e disciplinare della classe. 

Questo organo ha il compito di proporre al Collegio dei Docenti strategie educative e didattiche, coordinando le attività dei docenti e favorendo il dialogo con genitori e studenti per garantire un rapporto educativo efficace.

Tra le sue competenze rientrano la valutazione periodica e finale degli alunni e il coordinamento dei rapporti interdisciplinari. Inoltre, il Consiglio di classe può occuparsi dell’adozione di provvedimenti disciplinari nei confronti degli studenti, inclusi quelli che prevedono l’allontanamento dalle lezioni per un periodo fino a 15 giorni.

Dal punto di vista normativo, è importante sottolineare che il consiglio di classe rappresenta l’unico organo collegiale in cui le sedute, escluse quelle dedicate agli scrutini finali, possono essere considerate valide anche senza il raggiungimento del quorum della metà più uno dei componenti, come stabilito dall’articolo 37 del D.Lgs. 297/94.

Qual è il numero legale previsto dalla normativa?

Le regole sul numero legale del consiglio di classe dipendono dalla tipologia di riunione e sono definite dal Testo Unico della scuola (Decreto Legislativo n. 297 del 16 aprile 1994 e successive modifiche). 

E, a differenza di altri organi collegiali, come il Collegio dei docenti o il Consiglio di istituto, il Consiglio di classe non richiede la presenza del 50% +1 dei componenti per considerare valide le sue sedute. 

L’articolo 37, comma 2, del D.Lgs. 297/1994 non cita, infatti, il Consiglio di classe tra gli organi collegiali che necessitano della presenza della metà più uno dei componenti affinché la seduta sia valida.

Pertanto, l’adunanza del Consiglio di classe è sempre valida se c’è la possibilità di nominare il Presidente e il Segretario verbalizzante.

Una deroga fondamentale si applica agli scrutini intermedi e finali, per i quali è obbligatorio il collegio perfetto. Questo significa che devono essere presenti tutti i docenti responsabili delle discipline di insegnamento nella classe. 

In caso di assenze, è necessario nominare supplenti, preferibilmente della stessa disciplina, per assicurare il regolare svolgimento della seduta. Se non è possibile sostituire i docenti mancanti, lo scrutinio deve essere rinviato.

Quali e quanti sono i componenti del Consiglio di classe previsti dalla normativa?

La composizione del Consiglio di classe varia in base all’ordine e al grado scolastico, così come stabilito dalla normativa vigente. 

Nelle scuole secondarie di primo grado, il consiglio include tutti i docenti della classe, quattro rappresentanti dei genitori, oltre al dirigente scolastico, che ne è il presidente.

Nelle scuole secondarie di secondo grado, la struttura è leggermente diversa: partecipano tutti i docenti della classe, due rappresentanti dei genitori, due rappresentanti degli studenti e il dirigente scolastico. 

Gli insegnanti tecnico-pratici (ITP), laddove previsti, hanno pieno diritto di voto deliberativo, mentre gli assistenti tecnici possono partecipare solo con funzione consultiva per le attività di laboratorio.

alcuni genitori e insegnanti discutono durante un consiglio di classe

Quando è possibile convocare un Consiglio di classe straordinario?

La convocazione di un Consiglio di classe straordinario si rende necessaria in situazioni che richiedono interventi urgenti o specifici, come l’adozione di provvedimenti disciplinari a carico degli studenti. 

In tali circostanze, il dirigente scolastico ha la facoltà di convocare il Consiglio di classe di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata della maggioranza dei suoi membri. 

Le modalità e i tempi di convocazione sono generalmente stabiliti dal regolamento interno dell’istituto, deliberato dal consiglio d’istituto. In assenza di specifiche disposizioni interne, si fa riferimento alla normativa ministeriale, che prevede un preavviso congruo, di norma non inferiore a cinque giorni

Tuttavia, in situazioni di particolare urgenza, è possibile ridurre il preavviso, purché la convocazione sia adeguatamente motivata. 

È importante che la convocazione indichi chiaramente l’ordine del giorno, l’orario di inizio e la durata prevista della riunione. 

Inoltre, per garantire la validità delle deliberazioni, è necessario rispettare le disposizioni relative al numero legale dei partecipanti, come stabilito dalla normativa vigente e dai regolamenti interni dell’istituto. 

Ci sono dei limiti a quanti Consigli di classe è possibile convocare in un anno?

Il numero di Consigli di classe convocabili durante l’anno scolastico non è rigidamente fissato dalla normativa nazionale. Tuttavia, il Piano annuale delle attività dei docenti, predisposto dal dirigente scolastico e deliberato dal collegio dei docenti, stabilisce la programmazione delle riunioni collegiali, inclusi i consigli di classe, tenendo conto degli impegni dei docenti e delle esigenze organizzative dell’istituto. 

In generale, il contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) prevede che gli impegni collegiali dei docenti, tra cui i Consigli di classe, non superino le 40 ore annue

Tuttavia, in presenza di particolari esigenze didattiche o organizzative, possono essere previste riunioni aggiuntive, sempre nel rispetto delle normative contrattuali e delle delibere degli organi collegiali competenti. 

È importante sottolineare che eventuali modifiche o integrazioni al Piano annuale delle attività devono essere approvate dal Collegio dei docenti, garantendo così una gestione partecipata e condivisa degli impegni scolastici. 

Quali sono i requisiti per diventare rappresentante di classe dei genitori?

Per assumere il ruolo di rappresentante di classe, un genitore deve essere eletto dai genitori degli studenti della stessa classe. Tutti i genitori, senza distinzione, sono sia elettori che eleggibili, garantendo una partecipazione democratica e inclusiva. 

Le elezioni si svolgono annualmente, generalmente entro il 31 ottobre. Una volta eletto, il rappresentante rimane in carica fino alle successive elezioni, in modo da assicurare continuità nel dialogo tra famiglie e istituzione scolastica. 

Non sono richiesti requisiti specifici o qualifiche particolari per candidarsi; tuttavia, è auspicabile che il genitore sia motivato, disponibile e interessato alla vita scolastica, al fine di rappresentare efficacemente le istanze della classe e facilitare la comunicazione tra genitori, docenti e organi collegiali. 

In caso di decadenza o dimissioni del rappresentante durante l’anno scolastico, il dirigente scolastico può nominare il primo dei non eletti per garantire la continuità della rappresentanza.

Come vengono scelti i membri del Consiglio di classe?

Il Consiglio di classe è composto da diverse componenti scolastiche, ciascuna selezionata attraverso specifiche procedure. 

I docenti della classe ne fanno parte di diritto, mentre i rappresentanti dei genitori e, nelle scuole secondarie di secondo grado, anche quelli degli studenti, sono eletti annualmente entro il 31 ottobre. 

Le elezioni dei rappresentanti dei genitori e degli studenti si svolgono con una procedura semplificata. Tutti i genitori, sia padre che madre, hanno diritto di voto e possono candidarsi per essere eletti. Analogamente, gli studenti eleggono i propri rappresentanti tra i compagni di classe. 

Il dirigente scolastico indice le elezioni, garantendo la partecipazione democratica di tutte le componenti.

un momento del consiglio di classe

Chi fa parte del Consiglio di classe? Tutti i membri e che ruolo hanno

La composizione del consiglio di classe varia in base al grado scolastico:

  • Scuola dell’infanzia: Consiglio di intersezione, composto dai docenti delle sezioni e un rappresentante dei genitori per ciascuna sezione;
  • Scuola primaria: Consiglio di interclasse, formato dai docenti delle classi parallele o dello stesso ciclo e un rappresentante dei genitori per ciascuna classe;
  • Scuola secondaria di primo grado: Consiglio di classe, costituito dai docenti della classe e quattro rappresentanti dei genitori;
  • Scuola secondaria di secondo grado: Consiglio di classe, comprendente i docenti della classe, due rappresentanti dei genitori e due degli studenti. 

Le differenze tra scuola secondaria di primo grado e scuola secondaria di secondo grado

Il consiglio di classe presenta differenze significative tra la scuola secondaria di primo grado e quella di secondo grado, sia nella composizione che nelle funzioni svolte.

Nella scuola secondaria di primo grado, il consiglio è composto dal dirigente scolastico, dai docenti della classe e da quattro rappresentanti dei genitori. In questo contesto, il focus principale è il coordinamento didattico e la costruzione di un rapporto stretto tra scuola e famiglia, data la fascia d’età degli studenti, che richiede una maggiore supervisione educativa.

Nella scuola secondaria di secondo grado, invece, la composizione si amplia per includere anche due rappresentanti degli studenti, oltre a due rappresentanti dei genitori, i docenti della classe e il dirigente scolastico. In alcune scuole, vi partecipano anche gli insegnanti tecnico-pratici con diritto di voto e gli assistenti tecnici, ma con ruolo consultivo. In questo caso, l’esigenza è quella di coinvolgere direttamente gli studenti nel processo decisionale, riconoscendo la loro maggiore autonomia e responsabilità.

Dal punto di vista delle funzioni, entrambi i consigli si occupano della valutazione periodica e finale, dell’andamento didattico e disciplinare e della formulazione di proposte educative. 

Tuttavia, nella scuola secondaria di secondo grado, il consiglio assume un ruolo più complesso, poiché deve gestire aspetti come i percorsi di alternanza scuola-lavoro, le attività di orientamento post-diploma e l’approfondimento di temi legati all’autonomia degli studenti.

I rappresentanti di studenti e genitori

I rappresentanti degli studenti e dei genitori nel Consiglio di classe svolgono un ruolo cruciale nel promuovere la partecipazione attiva e il dialogo all’interno della comunità scolastica. 

Nello specifico, gli stessi fungono da intermediari tra le rispettive componenti e l’istituzione scolastica, in modo da assicurare che le esigenze e le proposte di studenti e famiglie siano adeguatamente rappresentate.

Ogni anno, entro il 31 ottobre, si svolgono le elezioni per designare i rappresentanti di classe. Tutti i genitori degli studenti della classe hanno il diritto di voto e possono candidarsi per la rappresentanza. Analogamente, nelle scuole secondarie di secondo grado, gli studenti eleggono i propri rappresentanti tra i compagni di classe. 

I rappresentanti dei genitori e degli studenti hanno il compito di mantenere informate le famiglie e gli studenti sull’andamento generale della classe e sulle iniziative scolastiche. Inoltre, raccolgono le istanze, le proposte e le eventuali problematiche provenienti dai loro rappresentati e le presentano al Consiglio di classe. 

Ma, soprattutto, partecipano alle riunioni ed hanno diritto di voto su tutte le questioni, ad eccezione di quelle relative alla valutazione degli studenti. La loro presenza è fondamentale per garantire che le decisioni prese riflettano le esigenze e le aspettative di tutte le componenti della comunità scolastica. 

Il mandato dei rappresentanti dura un anno scolastico, al termine del quale si procede a nuove elezioni. 

Il presidente del Consiglio di classe

Il presidente del Consiglio di classe è generalmente il dirigente scolastico. Tuttavia, è comune che questa funzione venga delegata a un docente membro del consiglio, scelto direttamente dallo stesso DS. 

Ad ogni modo, sia che si tratti del dirigente scolastico che di un docente delegato, lo stesso svolge un ruolo fondamentale nel coordinamento e nella supervisione delle attività didattiche e organizzative della classe, e si assicura che le diverse componenti scolastiche lavorino in modo sinergico.

La designazione del docente come presidente permette una gestione più snella e pratica delle riunioni, soprattutto considerando gli impegni del dirigente scolastico.

Il presidente ha la responsabilità di convocare il Consiglio, stabilirne l’ordine del giorno e dirigere le discussioni in modo ordinato ed efficace. Inoltre, presiede le riunioni garantendo che le deliberazioni siano conformi alle normative e alle finalità educative della scuola. 

È importante notare che il docente delegato a presiedere non può contemporaneamente svolgere il ruolo di segretario verbalizzante, una figura distinta che documenta ufficialmente le decisioni e le attività del consiglio.

ificio scolastico

Il coordinatore 

Il coordinatore del Consiglio di classe è una figura chiave nel sistema scolastico italiano, incaricata di garantire il buon funzionamento delle attività didattiche e amministrative all’interno della classe. 

Sebbene non sia esplicitamente prevista da normative specifiche, questa posizione è ampiamente adottata nelle istituzioni scolastiche per facilitare la gestione quotidiana.

Il dirigente scolastico designa il coordinatore tra i docenti membri del Consiglio di classe, conferendo una delega formale che specifica compiti, durata dell’incarico e compenso associato. 

È importante notare che l’accettazione di questo ruolo è facoltativa; il docente può rifiutare l’incarico senza obbligo di giustificazione. 

Le responsabilità del coordinatore di classe variano in base alle esigenze dell’istituto, ma generalmente includono:

  • Presidenza delle riunioni: in assenza del dirigente scolastico, il coordinatore presiede le riunioni del consiglio di classe e firma i verbali insieme al segretario;
  • Monitoraggio didattico: supervisiona l’andamento didattico e la frequenza degli studenti, segnalando eventuali irregolarità alle famiglie e, se necessario, alle autorità competenti;
  • Coordinamento educativo: facilita la collaborazione tra i docenti per garantire coerenza nell’azione didattica, in linea con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF);
  • Comunicazione con le famiglie: mantiene un dialogo costante con i genitori, specialmente quelli di studenti che necessitano di supporto aggiuntivo, assicurando una comunicazione efficace tra scuola e famiglia;
  • Gestione documentale: cura la redazione e l’aggiornamento di documenti educativi, inclusi Piani Educativi Individualizzati (PEI) e Piani Didattici Personalizzati (PDP), in collaborazione con il consiglio di classe e altri specialisti.

Data la mancanza di una regolamentazione specifica, il compenso per il ruolo di coordinatore è stabilito attraverso la contrattazione d’istituto e generalmente erogato a fine anno scolastico. 

Il segretario del Consiglio di classe

Il segretario del Consiglio di classe è una figura istituzionalmente prevista e fondamentale per la validità delle sedute del consiglio stesso. Secondo l’articolo 5, comma 5, del Decreto Legislativo 297/1994, le funzioni di segretario sono attribuite dal dirigente scolastico a uno dei docenti membri del Consiglio

Il dirigente scolastico designa il segretario del Consiglio di classe, sia per singole riunioni sia per l’intero anno scolastico. Si tratta di una nomina obbligatoria e il docente individuato, salvo eccezioni motivate, non può rifiutare l’incarico

Il segretario è responsabile della redazione accurata dei verbali delle riunioni e deve garantire che le deliberazioni siano correttamente documentate. Il verbale, una volta approvato, deve essere firmato sia dal presidente che dal segretario al fine di attestare la validità delle decisioni assunte. 

Ovviamente, in assenza del dirigente scolastico, il docente delegato a presiedere il Consiglio non può contemporaneamente svolgere il ruolo di segretario. 

I compiti e le funzioni del Consiglio di classe

Il Consiglio di classe è un organo collegiale fondamentale nell’ambito del sistema scolastico italiano, incaricato di garantire la qualità dell’istruzione e il benessere degli studenti attraverso una serie di compiti e funzioni specifiche.

Una delle principali responsabilità del Consiglio di classe è la pianificazione dell’azione educativa e didattica, ovvero la definizione degli obiettivi formativi, la scelta delle metodologie didattiche e l’organizzazione delle attività curricolari ed extracurricolari, in linea con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) dell’istituto. 

Il Consiglio di classe è responsabile della valutazione periodica e finale degli studenti. Si tratta, più nello specifico, di un processo che coinvolge l’analisi del rendimento scolastico, del comportamento e della partecipazione alle attività didattiche, al fine di monitorare il progresso degli studenti e adottare eventuali misure di supporto o intervento. 

Il Consiglio promuove, inoltre, il coordinamento tra le diverse discipline insegnate nella classe e favorisce l’integrazione dei contenuti e la coerenza dell’offerta formativa attraverso un approccio interdisciplinare che mira a sviluppare competenze trasversali negli studenti e a garantire un percorso educativo armonioso. 

Il Consiglio di classe ha la competenza di adottare provvedimenti disciplinari nei confronti degli studenti, inclusi quelli che comportano l’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica per un periodo inferiore a quindici giorni. In tali circostanze, il Consiglio si riunisce nella sua composizione allargata, comprendente anche i rappresentanti dei genitori e degli studenti, per garantire un processo decisionale equo e trasparente. 

Non bisogna, inoltre, dimenticare che l’organismo in questione svolge un ruolo chiave nel facilitare la comunicazione e la collaborazione tra la scuola e le famiglie. Attraverso incontri periodici e il coinvolgimento dei rappresentanti dei genitori, infatti, si propone di creare un ambiente educativo inclusivo e partecipativo, essenziale per il successo formativo degli studenti. 

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