Stabilità, fiducia, continuità: per un alunno con disabilità non sono semplici concetti, ma il cuore stesso del percorso scolastico. Un cambio di insegnante può significare ricominciare da zero, perdere punti di riferimento, rallentare un cammino faticosamente costruito.
È proprio per garantire una continuità didattica nel sostegno che il Ministero ha introdotto regole precise con il Decreto Ministeriale n. 32/2025, dando la possibilità ai docenti di sostegno con contratto al 30 giugno o al 31 agosto di chiedere la conferma sullo stesso posto dell’anno precedente.
Il risultato? Migliaia di insegnanti hanno potuto proseguire il proprio lavoro con gli stessi alunni, rafforzando il percorso educativo già avviato. Lombardia e Piemonte guidano la classifica delle regioni con più conferme, ma non mancano anche numeri importanti sul fronte delle nuove supplenze.
Conferme sul sostegno, Lombardia e Piemonte in testa
Mai come quest’anno i dati raccontano l’importanza della continuità, attraverso la conferma dei docenti di sostegno. In Lombardia sono stati riconfermati ben 4.807 docenti di sostegno, mentre in Piemonte il dato si attesta a 3.843 conferme.
Un segnale forte per le famiglie, che hanno potuto richiedere la permanenza dello stesso insegnante accanto ai propri figli, evitando cambi continui che spesso compromettono la serenità degli studenti.
La conferma, però, non è automatica: serviva infatti la disponibilità del posto in organico, la richiesta della famiglia e il via libera del dirigente scolastico.
Supplenze 2025, oltre 10mila incarichi in Piemonte
Accanto alle conferme, resta aperto il capitolo delle supplenze. In Piemonte, il primo turno di nomine da GPS si è chiuso entro il 30 agosto, con 10.305 incarichi assegnati e una copertura quasi totale delle cattedre disponibili.
Anche in Lombardia, il lavoro degli Uffici Scolastici Territoriali ha portato a una conclusione anticipata delle operazioni entro il 31 agosto, garantendo la copertura della gran parte dei posti.
Nei prossimi giorni si proseguirà con le ultime assegnazioni tramite graduatorie di istituto e, se necessario, con interpelli fuori graduatoria.
La fotografia che emerge da Lombardia e Piemonte è chiara: la continuità didattica sul sostegno 2025 non è solo un principio teorico, ma un obiettivo concreto, reso possibile da migliaia di conferme e da un lavoro capillare di assegnazione delle supplenze.
Per gli studenti significa stabilità, per le famiglie maggiore serenità, per i docenti la possibilità di consolidare un percorso educativo già avviato. E per la scuola italiana un passo avanti verso l’inclusione reale.


