Un caso editoriale ha scatenato accese discussioni nel mondo scolastico e politico italiano. In un libro di testo di inglese utilizzato in una scuola Secondaria di Carpi (Modena), una sezione dedicata ai decreti sicurezza introdotti dall’ex Ministro degli Interni Matteo Salvini (attuale vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti) ha suscitato polemiche per il tono giudicato critico e non imparziale.
Tant’è che lo stesso Salvini ha già annunciato l’intenzione di presentare un’interrogazione parlamentare, mentre il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha immediatamente avviato un’indagine per fare chiarezza sull’episodio. Da parte sua, invece, la casa editrice responsabile della pubblicazione ha diffuso una nota di scuse.
SOMMARIO
ToggleIl contenuto contestato
Il testo incriminato analizza i decreti sicurezza, adottati durante il mandato di Salvini come Ministro dell’Interno, sottolineando presunti effetti negativi, come un incremento delle difficoltà per i richiedenti asilo e una riduzione dei diritti fondamentali.
La sezione, redatta in lingua inglese per un esercizio di comprensione del testo, include riferimenti critici alle misure di sicurezza e alle politiche sull’immigrazione.
Alcuni insegnanti e genitori hanno segnalato la questione, ritenendo il contenuto inappropriato per un libro scolastico.
La reazione del Ministro Valditara
Valditara ha definito il caso come un episodio che richiede attenzione immediata. Il Ministro ha dichiarato che l’istruzione scolastica deve essere improntata alla neutralità e che è inaccettabile utilizzare materiali didattici per esprimere giudizi politici.
L’indagine ministeriale punta a verificare come sia stato autorizzato l’uso del libro e se siano stati rispettati i criteri previsti per la selezione dei testi scolastici.
Il Ministro ha, inoltre, sottolineato l’importanza di garantire che i materiali utilizzati in classe promuovano una visione equilibrata e rispettosa del pluralismo delle opinioni, evitando di influenzare in modo univoco il giudizio degli studenti.
Le scuse della casa editrice
La casa editrice responsabile della pubblicazione ha diffuso un comunicato per scusarsi con le istituzioni scolastiche e le famiglie.
Ha riconosciuto che il testo non è stato sufficientemente verificato durante il processo di revisione e ha assicurato che i contenuti controversi saranno rimossi nella prossima ristampa.
La casa editrice ha ribadito il proprio impegno a fornire materiali didattici di qualità, rispettosi dei principi di imparzialità e neutralità.
Il dibattito pubblico
L’episodio ha riacceso il dibattito sull’equilibrio tra libertà di espressione e neutralità nei testi scolastici.
Da una parte, alcuni esponenti politici e organizzazioni civiche hanno criticato la scelta editoriale, considerandola un tentativo di influenzare le opinioni politiche degli studenti.
Dall’altra, c’è chi sottolinea l’importanza di affrontare temi di attualità anche nei contesti scolastici, purché presentati in maniera obiettiva e senza intenti propagandistici.
Quanto accaduto evidenzia, tra l’altro, la necessità di un controllo più rigoroso sui materiali didattici e di una maggiore sensibilizzazione verso l’importanza di un’educazione plurale e inclusiva, che sappia rispettare la diversità delle opinioni senza strumentalizzazioni.