Dopo il recente via libera della Camera, il Decreto Milleproroghe è ora Legge: molte, dunque, le novità per il settore scolastico nostrano. Difatti, questo provvedimento legislativo apporta modifiche sostanziali in ambiti chiave come il reclutamento del personale docente e tecnico, la digitalizzazione delle scuole e il contrasto alla povertà educativa.
|
|
SOMMARIO
ToggleProroghe e modifiche nel reclutamento del personale scolastico
Una delle principali novità riguarda gli insegnanti tecnico-pratici. Il decreto estende fino al 31 dicembre 2025 la possibilità per gli ITP di accedere ai concorsi con il solo diploma, posticipando di un anno la precedente scadenza.
La misura mira a facilitare l’ingresso di professionisti tecnici nel mondo dell’istruzione, riconoscendo l’importanza delle competenze pratiche nel contesto educativo.
Parallelamente, i contratti a tempo determinato dei dirigenti tecnici sono stati prorogati fino al 31 dicembre 2025. L’estensione garantisce continuità nella supervisione e nel supporto tecnico alle istituzioni scolastiche, assicurando una gestione efficace durante il periodo di transizione e riforma del sistema educativo.
Iniziative per la digitalizzazione
Il Decreto Milleproroghe pone un forte accento sulla digitalizzazione delle scuole. Le attività delle équipe formative territoriali, incaricate di supportare le istituzioni scolastiche nel processo di digitalizzazione, sono state prorogate fino all’anno scolastico 2025/2026.
Per sostenere queste iniziative, sono stati stanziati fondi aggiuntivi pari a 1.684.395 euro per il 2025 e 2.526.592 euro per il 2026. Tali investimenti sono fondamentali per garantire il raggiungimento degli obiettivi previsti dal PNRR in materia di didattica digitale integrata e trasformazione delle scuole in ambienti innovativi.
Fondi per contrastare la povertà e percorsi abilitanti online
Un’altra misura rilevante è la proroga del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile fino al 2027. Il fondo, che sarebbe scaduto a fine 2024, riceverà risorse aggiuntive di 3 milioni di euro all’anno per il triennio 2025-2027, per un totale di 9 milioni di euro.
L’obiettivo è sostenere progetti e iniziative volte a ridurre le disuguaglianze educative e garantire a tutti i minori pari opportunità di accesso all’istruzione di qualità.
Inoltre, per l’anno accademico 2025/2026, i percorsi universitari e accademici di formazione iniziale dei docenti potranno svolgersi in modalità telematica sincrona fino al 50% del totale, con alcune eccezioni per il tirocinio e le attività di laboratorio.
Una simile flessibilità mira a facilitare l’accesso alla formazione per i futuri insegnanti, adattandosi alle esigenze contemporanee e sfruttando le potenzialità offerte dalla didattica a distanza.