La didattica personalizzata è una strategia educativa che si concentra sull’apprendimento del singolo. Si basa sull’idea che ogni studente ha bisogno di un approccio educativo unico e personalizzato per raggiungere il massimo successo.
Questa visione acquisisce maggiore valore all’interno di quella che è definita come integrazione scolastica. Infatti, risulta indispensabile nei confronti degli allievi che abbiano dalla loro parte un docente di sostegno.
Pertanto, conoscere i dettagli della didattica personalizzata può rivelarsi fondamentale per quanti aspirino ad aderire al TFA Sostegno 2023.
L’integrazione scolastica
La didattica personalizzata si inserisce all’interno del discorso dell’integrazione scolastica. Essa risulta imprescindibile per tutelare il diritto allo studio degli alunni della scuola italiana.
L’integrazione scolastica è uno dei principi fondamentali della scuola italiana, che da sempre si è dimostrata all’avanguardia. Il tema dei Bisogni Educativi Speciali (BES) è uno di quelli più importanti, poiché non si può più parlare di una dicotomia tra disabilità e assenza di disabilità.
La classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute (ICF), voluta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), è essenziale in tale contesto.
Inoltre, la didattica personalizzata serve a implementare le capacità del singolo alunno. Negli svantaggi scolastici, infatti, non rientrano solo gli alunni con disabilità. Qui possono palesarsi anche problemi culturali, sociali ed economici.
In Italia, la normativa in materia di inclusione scolastica è stata rafforzata nel corso degli anni. Uno degli esempi più recenti è la Direttiva Ministeriale 27 Dicembre 2012.
La stessa ha introdotto strumenti di intervento per alunni con BES e ha definito l’organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica.
Cos’è la didattica personalizzata
Nel contesto della didattica personalizzata il docente di sostegno ha un valore inestimabile. Egli deve essere in grado di creare un ponte tra lo studente con BES e l’apprendimento. Inoltre, costruisce un collegamento tra gli allievi con difficoltà e il resto della classe.
Per fare ciò, deve programmare in modo accurato l’educazione del soggetto a lui affidato. Ciò avviene ricorrendo alla didattica personalizzata e individualizzata.
La didattica personalizzata è una strategia educativa che si concentra sull’alunno singolo. Per fare ciò, è necessario analizzare le caratteristiche di ogni studente in modo da poter offrire un’istruzione più dettagliata.
La stessa però, non deve essere confusa con la didattica individualizzata che si concentra sulla rimozione delle lacune individuali. Questo può essere fatto in classe o in un ambiente di apprendimento più intimo.
In particolare, bisogna soffermarsi sul Decreto Ministeriale n. 5669 del 12 luglio 2011. Allegate allo stesso ci sono le Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento.
In particolare, bisogna prestare attenzione al Piano Didattico Personalizzato. Esso deve essere emanato entro il primo trimestre dell’anno scolastico. Nel PDP devono essere menzionati:
- i dati anagrafici dell’alunno;
- la tipologia di disturbo;
- le attività didattiche individualizzate;
- le attività didattiche personalizzate;
- gli strumenti compensativi utilizzati;
- le misure dispensative adottate;
- le forme di verifica e valutazione personalizzate.
Tutto ciò risulta vitale nell’ottica della didattica personalizzata. La stessa è volta a garantire il diritto allo studio di ogni tipologia di alunno.