Il Ministero dell’Istruzione sta per emettere un’ordinanza che darà la possibilità a coloro i quali sono inseriti nella prima fascia delle GPS con dei titoli esteri di svolgere supplenze anche se ancora non hanno ottenuto formalmente il riconoscimento del titolo.
Si tratta di una decisione basata sulla sentenza dell’Adunanza Plenaria.
A breve sarà permesso a tutti gli abilitati attraverso titoli esteri di ottenere incarichi attraverso lo scorrimento delle GPS. Si tratta di eliminare la riserva prevista dall’Ordinanza Ministeriale n. 112 del 6 maggio 2022.
SOMMARIO
ToggleLa protesta riguardo alla riforma GPS sui titoli esteri
Tuttavia, questa notizia ha già suscitato la protesta di oltre 2000 docenti specializzandi o specializzati. Essi temono di essere penalizzati dalla modifica del decreto che riconoscerebbe i titoli sul sostegno conseguiti all’estero. Il Comitato nazionale specializzato sul sostegno ha inviato una lettera al Ministero chiedendo che il provvedimento in vigore non venga modificato. Il Comitato nazionale vorrebbe che il Ministero effettui le opportune verifiche e controlli per la valutazione e l’eventuale riconoscimento di tutti i titoli conseguiti all’estero.
Infatti, ci sono diverse preoccupazioni riguardo alla possibile illegittimità del silenzio per le domande che superano il termine di 120 giorni per l’esame del procedimento. Tuttavia, questa decisione potrebbe causare tensioni tra i precari delle GPS che temono di essere scavalcati da coloro che sono in attesa del riconoscimento del loro titolo accademico all’estero.
Durante il confronto con i sindacati, il Ministero sembra aver fatto marcia indietro sulla modifica dell’Ordinanza Ministeriale sulle GPS.
L’incontro con i sindacati le soluzioni proposte riguardo la questione GPS e titoli esteri
La questione sarà affrontata a livello normativo. Infatti, la posizione del Ministero ha accusato una svolta inattesa per quanto riguarda la questione degli abilitati all’estero.
È stato deciso, infatti, di non modificare l’OM 112/2022 sulle GPS, ma di elaborare una modifica a livello normativo.
É in corso di valutazione la possibilità di collocare coloro i quali sono in attesa del riconoscimenti dei titoli esteri in coda alle GPS in modo da permettere di stipulare contratti a tempo determinato, ma di non partecipare alla procedura di stabilizzazione.
Coloro i quali otterranno il riconoscimento del titolo avranno la priorità per quanto riguarda la procedura di stabilizzazione dell’anno scolastico successivo.
La risposta dei sindacati
Alcuni sindacati hanno sottolineato che si tratta di una proposta che è già stata bocciata dalla Corte Costituzionale nel 2011 e che è una soluzione che non soddisfa nessuno. In questo modo, infatti, secondo i sindacati, i docenti non specializzati saranno scavalcati da coloro che attendono il riconoscimento.
Per garantire il diritto all’inclusione degli studenti con disabilità, è essenziale che i docenti specializzati siano presenti in classe come regola fondamentale.
Tuttavia, ci sono ancora altri problemi cruciali da risolvere, come l’attivazione dei corsi abilitanti, il ripristino del doppio canale e l’inserimento degli idonei nelle graduatorie di merito.
Per ridurre i tempi di conclusione del processo di riconoscimento della validità del titolo accademico conseguito all’estero, il Ministero dell’Istruzione sta valutando la possibilità di affidare la responsabilità delle procedure di comparazione a un soggetto esterno.
I docenti che hanno richiesto il riconoscimento del titolo sono quasi 12.000 e di questi più di 11.000 sono inseriti con riserva nella prima fascia delle GPS.
Durante l’incontro presso il Ministero dell’Istruzione al fine di discutere problematiche relative al riconoscimento dei titoli accademici esteri. L’OM n. 112 del 6 maggio 2022 attualmente impedisce la stipula di contratti fino al totale riconoscimento dei titoli. Tuttavia, la procedura richiesta dalla sentenza del Consiglio di Stato del 29 dicembre 2022 è lunga e complessa e potrebbe richiedere molti mesi.
Il Ministero sta cercando una soluzione che potrebbe essere inserita in un decreto legge da attivare al più presto.
UIL Scuola RUA
Il sindacato UIL Scuola RUA ha reso noti i numeri relativi al personale coinvolto nella questione del riconoscimento dei titoli accademici conseguiti all’estero. In totale, sono 11.194 i docenti che hanno richiesto il riconoscimento del titolo, di cui 11.075 inseriti con riserva nella I fascia delle GPS.
Secondo il sindacato UIL Scuola Rua, la priorità assoluta è quella di concludere rapidamente le procedure di riconoscimento dei titoli accademici conseguiti all’estero. Possibilmente entro l’inizio del prossimo anno scolastico e, allo stesso tempo, aumentare il numero di insegnanti specializzati sul sostegno in Italia. Inoltre, anche in caso di intervento legislativo, si dovranno considerare i docenti inseriti nella II fascia delle GPS con almeno tre anni di esperienza nel sostegno.
La proposta di decreto legge per gli inseriti in GPS con titoli esteri
Il Ministero dell’Istruzione potrebbe richiedere un intervento legislativo. In modo da permettere ai docenti inseriti con riserva e in attesa del riconoscimento del titolo estero di accettare un incarico di supplenza solo in coda rispetto a coloro che sono già abilitati e specializzati in Italia o che conseguiranno il titolo entro giugno 2023. Inoltre, sarà specificato che fino alla risoluzione della riserva non sarà possibile aspirare a eventuali incarichi finalizzati al ruolo.
I docenti inseriti in prima fascia con riserva in base all’OM n. 112 del 6 maggio 2022, ma senza possibilità di incarichi, sarebbero spostati in coda in prima fascia GPS e agli elenchi aggiuntivi nei quali si inseriscono i docenti in possesso di abilitazione o specializzazione da conseguire entro il 30 giugno 2023. Questa è stata la prima soluzione proposta dal Ministero.
Il problema rimane il tempo occorrente per quanto riguarda il riconoscimento dei titoli esteri.