Sono state recentemente pubblicate, dalla Ragioneria Generale dello Stato, le tabelle relative all’Indennità di Vacanza Contrattuale (IVC) per il triennio 2025-2027.
La misura rappresenta un sostegno economico temporaneo per i dipendenti pubblici durante i periodi di rinnovo contrattuale, garantendo un parziale adeguamento salariale in attesa della definizione dei nuovi contratti collettivi.
L’IVC, dunque, è un meccanismo introdotto per evitare che i lavoratori del settore pubblico subiscano una perdita di potere d’acquisto nei periodi di trattativa sindacale, assicurando un’integrazione parziale della retribuzione fino alla firma dei nuovi contratti.
SOMMARIO
ToggleCome funziona l’indennità di vacanza contrattuale
L’IVC per il 2025 è stata calcolata provvisoriamente sulla base degli stipendi tabellari previsti dai contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) vigenti.
L’importo si somma all’indennità già percepita dal 2022 e all’incremento di 6,7 volte dell’IVC ordinaria, stabilito dall’articolo 1, comma 28, della legge n. 213 del 2023, con decorrenza dal 1° gennaio 2024.
Tuttavia, i suddetti importi sono provvisori: verranno ricalcolati e adeguati una volta che entrerà in vigore il nuovo CCNL 2022-2024, poiché saranno basati sui nuovi stipendi aggiornati.
L’indennità di vacanza contrattuale rappresenta un meccanismo essenziale per la tutela del personale della pubblica amministrazione, in particolare per i lavoratori del comparto Istruzione e Ricerca.
L’obiettivo della misura è evitare che i ritardi nella contrattazione collettiva penalizzino i lavoratori, garantendo loro un minimo aumento della retribuzione in attesa della definitiva approvazione del nuovo CCNL.
Novità e modalità di erogazione dell’indennità nel 2025-2027
La Legge di Bilancio 2025 (legge n. 207 del 30 dicembre 2024) introduce importanti novità relative all’IVC. Al comma 128 dell’articolo 1, viene stabilita l’erogazione di un’anticipazione contrattuale per tutti i dipendenti pubblici, nelle more della definizione dei nuovi contratti collettivi per il triennio 2025-2027.
L’anticipazione è stata concepita per mitigare l’attesa della firma dei nuovi contratti e verrà erogata in due fasi:
- Prima tranche: un aumento dello 0,6% sugli stipendi tabellari, che sarà corrisposto tra il 1° aprile e il 30 giugno 2025.
- Seconda tranche: un incremento fino all’1% a partire dal 1° luglio 2025.
Gli aumenti riguarderanno sia il personale con contratto collettivo nazionale che quello in regime di diritto pubblico, includendo quindi diverse categorie di lavoratori della Pubblica Amministrazione.
Una delle novità più rilevanti introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 riguarda l’automatismo nell’erogazione dell’IVC. In passato, l’indennità era legata a procedure di attivazione che potevano comportare ritardi burocratici.
Con la nuova normativa, invece, l’erogazione diventerà automatica una volta superato un determinato periodo dalla scadenza del contratto collettivo.
Inoltre, in caso di ritardi nella stipula dei nuovi accordi contrattuali, sarà possibile applicare retroattivamente le somme spettanti, garantendo ai lavoratori il recupero degli importi maturati.
L’Indennità di vacanza contrattuale e il futuro dei CCNL
L’indennità di vacanza contrattuale non rappresenta un incremento strutturale degli stipendi, ma piuttosto un’anticipazione temporanea degli aumenti che verranno successivamente definiti nei contratti collettivi.
Una volta firmato il nuovo CCNL 2022-2024, gli importi arretrati potranno essere riconosciuti con effetto retroattivo, sostituendo così l’IVC precedentemente erogata.
Ciò significa che, non appena i nuovi contratti saranno approvati, l’importo percepito sotto forma di IVC verrà integrato nei nuovi stipendi stabiliti dall’accordo definitivo.
Per il personale della scuola e della ricerca, attualmente vincolato al CCNL 2019-2021, l’IVC rappresenta un meccanismo di tutela essenziale.
Grazie a questa misura, anche se i tempi tecnici per la firma del nuovo contratto collettivo dovessero prolungarsi, i lavoratori potranno comunque beneficiare di un sostegno economico immediato.
Modalità di calcolo dell’IVC
L’aggiornamento delle modalità di calcolo dell’IVC previsto per il triennio 2025-2027 tiene conto dell’andamento dell’inflazione su base annua, permettendo un adeguamento più realistico delle retribuzioni rispetto al costo della vita.
Inoltre, la possibilità di applicare retroattivamente gli aumenti salariali in caso di ritardi nella firma dei nuovi contratti rappresenta un’importante garanzia per i lavoratori, evitando che i tempi della contrattazione collettiva possano avere impatti negativi sulle loro finanze.
In definitiva, l’IVC continua a essere un meccanismo chiave nella gestione della contrattazione collettiva del settore pubblico, garantendo un equilibrio tra la necessità di tempi tecnici per le trattative sindacali e il diritto dei lavoratori a un trattamento economico adeguato.