Le Graduatorie provinciali per le supplenze

Graduatorie provinciali per le supplenze

Introdotte con l’ordinanza n. 60 del 10 luglio 2020 dall’allora Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, le Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) hanno l’obiettivo dichiarato di agevolare e velocizzare l’assegnazione delle cattedre scoperte. 

Si tratta di elenchi provinciali di insegnanti con pieno accesso a specifiche classi di concorso, nei quali risulta determinante il punteggio conseguito da ciascun aspirante docente. 

Più nel dettaglio, le Graduatorie GPS vengono utilizzate dagli Uffici scolastici provinciali (USP) per l’assegnazione delle supplenze di lunga durata nelle scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di I e II grado. 

Per quanto riguarda questi incarichi, sempre a tempo determinato, gli stessi possono essere:

  • annuali (31 agosto): ovvero per la copertura delle cattedre vacanti e scoperte entro il 31 dicembre per le quali si prevede che resteranno tali fino alla fine dell’anno scolastico in corso;
  • temporanei (30 giugno): ovvero per la copertura delle cattedre scoperte entro il 31 dicembre per tutto il periodo delle attività didattiche nonché per gli spezzoni che non andranno a costituire né cattedre né posti orario.

Le Graduatorie provinciali per le supplenze

Le graduatorie scolastiche per la copertura delle cattedre scoperte sono sostanzialmente tre:

  • Graduatorie ad esaurimento (GaE);
  • Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS);
  • Graduatorie d’istituto (GI).

Sebbene le Graduatorie GPS rappresentino, senza ombra di dubbio, il più importante strumento di assegnazione delle supplenze scolastiche, tuttavia le prime alle quali si ricorre sono le GaE. Solo dopo lo scorrimento o l’eventuale incapienza di queste ultime, infatti, entrano in scena le GPS. 

A seguire, esaurite le GPS o, comunque, dopo il 31 dicembre i dirigenti scolastici attingono alle GI. 

É importante, inoltre, ricordare che le GPS hanno una validità biennale: l’ultimo aggiornamento si è chiuso il 31 luglio 2022 e sarà, di conseguenza, valido per gli anni scolastici 2022/23 e 2023/24. 

Per quanto concerne il conferimento degli incarichi di supplenza, gli USP procedono alle relative nomine tenendo conto:

  • delle preferenze espresse dai docenti in sede di presentazione dell’istanza di inserimento o di aggiornamento;
  • dei punteggi conseguiti da ciascun candidato. 

Le fasce delle Graduatorie GPS

Le GPS sono suddivise in due fasce, sia per quanto riguarda il posto comune sia per quanto riguarda quello di Sostegno. 

GPS. Scuola dell’Infanzia e Primaria

  • Prima fascia: soggetti in possesso dell’abilitazione, ovvero laurea in Scienze della Formazione Primaria oppure diploma di scuola magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002 o analogo titolo di abilitazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente;
  • Seconda fascia: studenti del corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria, dal terzo, quarto e quinto anno, ma che abbiano conseguito rispettivamente 150, 200 e 250 CFU.

GPS. Scuola Secondaria di I e II Grado

  • Prima fascia: docenti già abilitati;
  • Seconda fascia: docenti in possesso del titolo di accesso idoneo alla specifica classe di concorso e dei 24 CFU oppure abilitazione su altra classe di concorso o altro grado o anche precedente inserimento nelle GPS per la medesima classe di concorso.

GPS. Posto su Sostegno

  • Prima fascia: docenti specializzati su sostegno nel relativo grado;
  • Seconda fascia:  soggetti privi della specializzazione, ma che abbiano maturato almeno tre anni di servizio su posti di sostegno nel relativo grado entro l’anno scolastico precedente all’inserimento nelle graduatorie oppure in possesso del titolo di accesso alle GPS di seconda fascia del relativo grado. 

Graduatorie provinciali per le supplenze, come calcolare il punteggio?

Il punteggio conseguito da ciascun aspirante docente risulta, come già accennato, determinante anche ai fini dell’assegnazione degli incarichi di supplenza.

E in quest’ottica il primo elemento da esaminare è sicuramente la valutazione del titolo di studio di accesso, vale a dire il voto di laurea.

La valutazione parte da 12 punti per un voto di 76/110. Per i voti pari o superiori a 77/110 si aggiungono ulteriori 0,50 punti, fino ad un massimo di 29 punti. In caso di 110 e lode vengono aggiunti ulteriori 4 punti.

  • 76/110 o inferiore: punti 12;
  • per ogni voto in più rispetto a 76, vengono assegnati 0,50 punti;
  • 110/110: punti 29;
  • 110/110 più lode: punti 33

Graduatorie provinciali per le supplenze, i titoli di servizio

É innegabile che accumulare quanti più punti possibile aiuta ad avere maggiori possibilità di vedersi assegnare un incarico di supplenza. E questo perché i punti aiutano a scalare la graduatoria e a migliorare il proprio posizionamento.  

Tuttavia, anche le stesse supplenze svolte garantiscono dei punti preziosi. Tant’è che i titoli di servizio sono quelli in grado di assicurare il maggiore punteggio:

  • da 16 a 45 giorni: 2 punti;
  • da 46 a 75 giorni: 4 punti;
  • da 76 a 105 giorni: 6 punti;
  • da 106 a 135 giorni: 8 punti;
  • da 136 a 165 giorni: 10 punti;
  • da 166 giorni in avanti: 12 punti.

Bisogna però precisare che, per quanto riguarda le supplenze, esistono due diverse tipologie di servizi:

  • specifico: quello prestato nella propria classe di concorso;
  • aspecifico: quello prestato in una classe di concorso diversa rispetto a quella per la quale si è inseriti nelle GPS. 

Inoltre, in termini di punteggio il servizio aspecifico garantisce la metà dei punti rispetto a quello specifico. Lo stesso vale, ovviamente, anche per il Sostegno.

Graduatorie provinciali per le supplenze, come aumentare il punteggio?

Scalare le graduatorie e migliorare il proprio posizionamento è sicuramente uno degli obiettivi principali degli aspiranti docenti. Anche perché si tratta dell’unico modo che permette loro di aumentare le probabilità di ricevere un incarico di supplenza.  

E per farlo, gli stessi devono attuare specifiche strategie formative tese ad aumentare il proprio punteggio attraverso il conseguimento di titoli:

  • Master (1 punto); 
  • Corsi di Perfezionamento (1 punto);
  • Certificazioni Informatiche (0,5 punti fino ad un massimo di 2 punti);
  • Certificazioni Linguistiche (fino a 6 punti).

Da precisare, tuttavia, che il Corso di Perfezionamento Clil, abbinato ad una Certificazione linguistica, vale ben 3 punti. 

Ovvero:

  • Inglese B2 (3 punti) + CLIL (3 punti) = 6 punti;
  • Inglese C1 (4 punti) + CLIL (3 punti) = 7 punti;
  • Inglese C2 (6 punti) + CLIL (3 punti) = 9 punti.

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