Legge Antiviolenza Scolastica: le misure di prevenzione attuate dal Governo

Scritta Stop

Secondo fonti aggiornate, ogni cinque giorni si verifica un episodio di aggressione che coinvolge docenti, dirigenti scolastici o personale ATA. 

L’aumento esponenziale del fenomeno della violenza a scuola ha portato il MIM a intervenire, nel tentativo di arginare una deriva che sembra non arrestarsi: da questi presupposti è nata la Legge Antiviolenza Scolastica.

Legge n.25 del marzo 2024: di cosa si tratta?

Visto il preoccupante aumento degli episodi di violenza nei confronti del personale scolastico, il 4 marzo 2024 è stata promulgata la Legge n. 25, che ha introdotto misure specifiche a tutela della sicurezza del personale scolastico.

La Legge n. 25/2024 apporta modifiche significative al codice penale e introduce nuove iniziative per prevenire la violenza nelle scuole. Tra le principali disposizioni:

  • Istituzione dell’Osservatorio Nazionale sulla Sicurezza del Personale Scolastico: Questo organismo, istituito presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha il compito di monitorare e analizzare gli episodi di violenza nelle scuole, promuovere studi e proporre iniziative per migliorare la legislazione vigente e favorire un clima di collaborazione tra scuola, studenti e famiglie.
  • Inasprimento delle pene: La legge modifica gli articoli 61, 336 e 341-bis del codice penale, introducendo circostanze aggravanti per i reati commessi in danno del personale scolastico. In particolare, l’articolo 4 inserisce una nuova aggravante comune per i delitti commessi con violenza o minaccia nei confronti di dirigenti scolastici o membri del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola, a causa o nell’esercizio delle loro funzioni.
  • Promozione di iniziative di sensibilizzazione: Il Ministero dell’Istruzione e del Merito è incaricato di promuovere attività di informazione e sensibilizzazione sull’importanza del rispetto del lavoro del personale scolastico, attraverso progetti di comunicazione istituzionale.

La Legge ha, poi, istituito la “Giornata Nazionale di Educazione e Prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico” con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione e promuovere una cultura che condanni ogni forma di violenza contro i lavoratori della scuola.

I dati delle aggressioni

Secondo dati del Ministero dell’Istruzione e del Merito, tra gennaio 2023 e febbraio 2024 si sono verificati 133 casi di aggressioni fisiche nelle scuole secondarie di primo e secondo grado.

In particolare, dall’inizio dell’anno, sono stati documentati 19 episodi di violenza contro il personale scolastico, in maggioranza nelle scuole superiori. Lombardia, Campania, Sardegna e Lazio risultano le regioni più colpite.

Questo dato evidenzia una tendenza allarmante, con episodi che spesso coinvolgono non solo gli studenti, ma anche i genitori. In particolare, si è registrato un aumento del 111% delle aggressioni perpetrate da familiari degli studenti, mentre quelle commesse dagli alunni mostrano una leggera diminuzione.

Le cause di questa escalation sono molteplici e complesse. Esperti indicano che fattori come il disagio sociale, la mancanza di supporto psicologico e l’influenza negativa dei media possano contribuire all’aumento della violenza tra i giovani. 

Dall’analisi dei dati, dunque, emerge che la lotta contro la violenza scolastica richiede interventi su più fronti: normativo, educativo e culturale. Le recenti leggi e l’istituzione di un Osservatorio sulla sicurezza rappresentano passi importanti, ma non risolutivi

Serve un impegno collettivo per ridare dignità e sicurezza al personale scolastico, creando un clima di rispetto reciproco all’interno delle nostre scuole.

Condividi questo articolo