Maturità 2025, meno 100 giorni all’esame: date, requisiti e novità da sapere

Rosalia Cimino

10 Marzo 2025

Esame finale di maturità

Maturità 2025, meno 100 giorni all’esame: date, requisiti e novità da sapere

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A soli 100 giorni dall’inizio della Maturità 2025, migliaia di studenti italiani si preparano ad affrontare l’esame più importante del loro percorso scolastico. 

Quest’anno, oltre alle consuete prove scritte e orali, il Ministero dell’Istruzione ha introdotto alcune novità significative che riguardano l’ammissione e la valutazione finale. Scopriamo insieme tutte le informazioni utili per affrontare al meglio l’esame di maturità.

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Le date ufficiali e la struttura delle prove

Il calendario ufficiale fissa per mercoledì 18 giugno 2025 l’inizio della Maturità con la prima prova scritta di italiano, mentre la seconda prova, dedicata alla materia caratterizzante ogni indirizzo, si terrà giovedì 19 giugno 2025. Entrambe le prove inizieranno alle ore 8:30.

La prima prova sarà uguale per tutti gli studenti e proporrà sette tracce ministeriali suddivise in tre tipologie. 

Gli studenti potranno scegliere tra l’analisi del testo di autori italiani dall’Unità d’Italia a oggi, il testo argomentativo su temi artistici, storici, sociali e scientifici, oppure un tema di attualità legato alle loro esperienze. 

La seconda prova, invece, sarà specifica per ogni indirizzo di studio, concentrandosi sulle materie caratterizzanti. 

A seguire, il colloquio orale includerà una discussione multidisciplinare basata su materiali preparati dalla commissione, l’esposizione dell’esperienza nei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO), domande su Cittadinanza e Costituzione e la correzione delle prove scritte.

Requisiti di ammissione e novità 2025

Per accedere all’esame, gli studenti dovranno aver ottenuto la sufficienza in tutte le materie, un voto in condotta non inferiore a 6 e frequentare almeno tre quarti del monte ore annuale

Inoltre, la partecipazione alle prove Invalsi sarà obbligatoria, così come il completamento dei PCTO, come stabilito dal Decreto Legislativo 62/2017.

Una delle novità più rilevanti riguarda proprio il voto in condotta. Gli studenti che otterranno solo la sufficienza dovranno presentare una tesina su tematiche di cittadinanza attiva, da discutere durante il colloquio orale. 

La misura mira a valorizzare l’educazione civica, promuovendo riflessioni su argomenti come l’impegno sociale, la legalità e la partecipazione alla vita democratica.

Anche il calcolo del voto finale presenterà alcune particolarità. La valutazione sarà espressa in centesimi e deriverà dalla somma dei punteggi ottenuti nelle prove scritte e orali, ai quali si aggiungeranno i crediti scolastici accumulati durante il triennio, fino a un massimo di 40 punti. 

Inoltre, la commissione potrà assegnare fino a 5 punti bonus agli studenti particolarmente meritevoli.

Con una commissione mista, composta da docenti interni ed esterni, si punta a garantire una valutazione equilibrata e trasparente. Con soli 100 giorni rimasti, per gli studenti è fondamentale organizzare lo studio con attenzione, sfruttando al meglio il tempo disponibile per arrivare preparati a questo appuntamento decisivo.