Mobilità 2023, tutte le informazioni

mobilità 2023

Il Ministro dell’Istruzione ha sottoscritto l’Ordinanza relativa alle operazioni di mobilità 2023 del personale scolastico.

Le operazioni di mobilità fanno riferimento all’anno scolastico 2023/2024.

L’ordinanza prevede l’obbligo di permanenza nella sede di immissione in ruolo per almeno tre anni per tutti i docenti che sono stati assunti a partire dal 1° settembre 2022, in conformità con il decreto legge 36 per quanto riguarda la mobilità dei docenti. 

Inoltre, l’ordinanza fa uso del decreto legislativo n.105/2022 che ha cancellato il referente unico ai fini dell’assistenza al familiare disabile, permettendo così ai figli che assistono un genitore disabile di richiedere la precedenza all’interno della provincia.

Invece, rimarranno in vigore il divieto di fare richiesta di mobilità per i docenti che ottengono un trasferimento o un passaggio di ruolo o cattedra in una provincia diversa e la possibilità di spostarsi in una provincia da un posto di sostegno a posto comune sul 75% dei posti disponibili.

Date di presentazione della domanda di mobilità 2023

I termini per presentare le domande di mobilità per il personale scolastico sono i seguenti:

  • i docenti possono presentare le domande dal 6 marzo al 21 marzo 2023.
  • Il personale ATA può presentare le domande dal 17 marzo al 3 aprile 2023.
  • Il personale educativo può presentare le domande dal 9 marzo al 29 marzo 2023.

La pubblicazione dei movimenti sarà:

  • 24 maggio per il personale docente
  • 1° giugno per il personale ATA,
  • 29 maggio per il personale educativo.

La revoca della domanda di mobilità 2023

Le domande di mobilità 2023 non potranno essere integrate o modificate una volta che i termini per la presentazione delle domande saranno scaduti.

Tuttavia, è permessa la revoca delle domande di mobilità oppure la regolarizzazione di eventuale documentazione allegata.

L’ordinanza si occupa di specificare che la revoca deve essere inviata attraverso la scuola di servizio oppure deve essere presentata all’ufficio territorialmente competente, secondo le modalità previste dal codice dell’amministrazione digitale. 

La richiesta di revoca di una precedente richiesta di mobilità è presa in considerazione solo se presentata entro dieci giorni prima della scadenza per la presentazione delle nuove domande di mobilità.

Per identificare il termine ultimo per la presentazione delle domande di mobilità, è possibile fare riferimento all’articolo 2 dell’ordinanza a cui si fa riferimento nel periodo. Inoltre, sembra che sia necessario fornire la prova della presentazione dell’istanza di revoca tramite protocollo dell’istituzione scolastica o ricevuta della PEC.

Le istanze che saranno inviate oltre la suddetta scadenza possono essere prese in considerazione soltanto in caso di gravi motivi validamente documentati e a condizione che almeno pervengano entro il termine ultimo previsto per ogni categoria di personale dall’articolo 2 della presente ordinanza.

Nell’eventualità in cui l’aspirante abbia presentato più richieste di mobilità, dovrà specificare se intende revocarle tutte o solo alcune, ovviamente specificando quali.

Non verrà accettata, invece, la rinuncia a trasferimento concesso, a meno che non sia richiesta per gravi motivi comprovati. Inoltre, deve esserci la condizione che il posto di provenienza sia rimasto vuoto e che la rinuncia non incida in modo negativo su operazioni riguardo la gestione dell’organico di fatto.

Il posto reso disponibile dal rinunciatario non influirà su trasferimenti già effettuati, perciò non comporterà il rifacimento degli stessi.

È possibile per un docente che ha ottenuto un trasferimento interprovinciale nell’anno scolastico 2022/23 presentare una nuova domanda di mobilità?

I docenti assunti in ruolo l’1/9/2021 o in anni scolastici precedenti che hanno ottenuto il trasferimento, il passaggio di cattedra o di ruolo in provincia diversa rispetto a quella di titolarità, non possono presentare domanda di mobilità per l’anno scolastico 2023/2024, a meno che non siano destinatari di titoli di precedenza specifici.

Esistono sei titoli di precedenza:

  1. la disabilità e gravi motivi di salute, 
  2. il personale con disabilità o che ha bisogno di particolari cure continuative,
  3. l’assistenza al coniuge o al figlio con disabilità, 
  4. il personale coniuge di militare o di categoria equiparata, 
  5. il personale che ricopre cariche pubbliche nelle amministrazioni degli enti locali,
  6. il personale che riprende servizio al termine dell’aspettativa sindacale di cui al C.C.N.Q. sottoscritto il 7/8/1998.

Alcune delle precedenze sono valide solo per i trasferimenti provinciali, mentre altre valgono anche per i trasferimenti interprovinciali, ma nessuna delle precedenze si applica ai passaggi di cattedra e di ruolo.

Mobilità 2023 per i docenti di religione cattolica

É stata pubblicata  l’ordinanza ministeriale n. 38 dell’1 marzo 2023 relativa alla mobilità 2023 degli insegnanti di religione cattolica assunti nei ruoli di cui alla legge n. 186 del 2003.

  • Le domande possono essere presentate dal 21 marzo 2023 al 17 aprile 2023
  • Il termine ultimo per la presentazione di tutti i movimenti del personale è fissato al 30 maggio 2023.
  • Le domande di revoca possono essere presentate entro il 22 maggio 2023.

I docenti interessati dovranno utilizzare gli appositi modelli ministeriali, allegare la relativa documentazione e indirizzare le domande di mobilità 2023, all’Ufficio Scolastico Regionale della regione di titolarità delle stesse. Dovranno seguire le modalità previste dal Codice dell’amministrazione digitale e indirizzare le domande al dirigente dell’istituzione scolastica presso la quale prestano servizio.

Per i docenti che oltre al trasferimento desiderano richiedere anche il passaggio di ruolo dovranno specificare a quale dei due intendano dare la precedenza. In caso di mancanza di indicazioni chiare sarà automaticamente data precedenza al trasferimento.

Se le richieste vengono fatte in contemporanea è possibile documentare una sola delle domande, dal momento in cui è sufficiente il riferimento alla documentazione allegata alla prima.

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