Il Ministero dell’Istruzione, guidato dal Ministro Valditara, ha presentato importanti novità in merito alle assunzioni e alla gestione degli insegnanti di sostegno. L’obiettivo è affrontare la carenza di docenti specializzati, migliorare la continuità didattica e potenziare l’organico scolastico. Ecco cosa cambia per i prossimi anni.
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SOMMARIO
TogglePiano di Assunzioni: I Numeri e le Tempistiche
Le assunzioni relative al concorso PNRR1, ovvero la prima procedura concorsuale prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, hanno già raggiunto quota 23.000.
A questo importante numero, si aggiungeranno 9.000 nuovi posti di sostegno e 6.000 idonei da concorsi precedenti per l’anno scolastico 2024/25. L’obiettivo è arrivare a un totale di 45.124 nuove assunzioni autorizzate dal MEF.
Parallelamente, è in fase di avvio il concorso PNRR2, che prevede 19.032 nuovi posti tra scuola secondaria, infanzia e primaria. La prova scritta è attualmente in fase di calendarizzazione.
A partire dall’anno scolastico 2025/26, la Legge di Bilancio 2025 garantirà l’assunzione di 1.610 nuovi insegnanti di sostegno, rafforzando ulteriormente il supporto agli studenti con disabilità.
Specializzazioni e Continuità Didattica: Una Rivoluzione
Proprio per affrontare la carenza di docenti specializzati sul sostegno agli alunni con disabilità, il Ministro Valditara ha annunciato l’avvio dei corsi di specializzazione INDIRE, per arrivare a 50.000 nuovi docenti qualificati.
La partenza di questi corsi, che ha creato non poco malcontento fra i docenti già specializzati, è prevista per la prossima primavera. Gli stessi si svolgeranno parallelamente ai tradizionali corsi TFA (Tirocinio Formativo Attivo).
Dal prossimo anno scolastico – 2025/26 – le famiglie potranno, inoltre, richiedere la riconferma dello stesso docente di sostegno precario per l’anno successivo, se soddisfatte del rapporto instaurato con il proprio figlio.
Questa misura, prevista dal DL 71/2024, rappresenta un cambiamento radicale nel sistema delle supplenze, che si pone l’obiettivo di offrire maggiore stabilità agli studenti e semplificare le procedure per i docenti.
Il dirigente scolastico darà priorità a queste richieste, garantendo che vengano rispettati i criteri di disponibilità del posto e i diritti degli insegnanti coinvolti.