È in programma per venerdì 17 gennaio un’emissione straordinaria di pagamento relativo alle supplenze brevi che salderà le somme autorizzate dalle scuole fino ad oggi. L’iniziativa, secondo quanto riferito dalla Flc Cgil, ha l’obiettivo di porre rimedio ai numerosi ritardi accumulati nei mesi scorsi.
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SOMMARIO
ToggleIl problema dei ritardi nei pagamenti
La questione dei ritardi nelle retribuzioni dei supplenti è, d’altro canto, un problema che si protrae ormai da tempo.
E la denuncia arriva direttamente dai docenti impegnati nelle supplenze brevi, che lamentano attese che in alcuni casi superano anche i quattro o cinque mesi.
Ad esempio, un nostro lettore (Luciano F.) scrive:
- “Chi inizia con supplenze brevi lo fa con impegno e solerzia, ma poi a fine supplenze brevi non viene tempestivamente pagato per mancanza di fondi. Molto spesso o quasi sempre affrontano spese per andare sul posto di lavoro e arrecare un danno economico a chi ne ha bisogno. Visto che passano mesi per poterli pagare, almeno un acconto per coprire le spese vive potrebbe essere dato. Questo nuovo modo di procedere non piace a nessuno. Cercate di provvedere perchè chi ha lavorato dovrebbe essere pagato nell’immediato e non dopo mesi”.
C’è da dire che, nonostante gli impegni del Ministero dell’Istruzione e del Merito per velocizzare le procedure, la situazione resta critica e continua a causare evidenti difficoltà economiche a molti lavoratori del mondo scolastico.
Dati e interventi recenti del Ministero
Lo scorso ottobre, il Ministero aveva annunciato un miglioramento nei tempi di pagamento rispetto all’anno precedente, attribuendo il risultato all’utilizzo di risorse aggiuntive individuate insieme al MEF durante l’assestamento di bilancio.
Tuttavia, i numeri dell’anno scolastico 2023/24 mostrano una spesa complessiva di 1 miliardo e 239 milioni di euro per le supplenze: 970 milioni destinati ai docenti e 269 milioni per il personale ATA.
La maggior parte dei contratti, circa 695mila, ha riguardato periodi inferiori al mese.
Per affrontare queste difficoltà, a partire dal 2024/25 sarà introdotto un sistema informatizzato per monitorare le supplenze in tempo reale.
Il processo di pagamento: un meccanismo complesso
Il pagamento degli stipendi per le supplenze brevi coinvolge diverse fasi e soggetti.
In primo luogo, le scuole inseriscono i dati contrattuali sulla piattaforma SIDI. Questi vengono poi trasferiti a NoiPA, che elabora le informazioni e le restituisce alle scuole per la verifica.
Eventuali errori vengono corretti dalle scuole, che rinviano i dati aggiornati a NoiPA. Solo dopo un controllo definitivo, le scuole autorizzano il pagamento.
Dopo l’autorizzazione delle scuole, NoiPA inoltra la richiesta alla Ragioneria Generale dello Stato, che verifica la disponibilità dei fondi. Se i fondi sono insufficienti, si attende il reintegro da parte del Ministero.
I pagamenti avvengono solitamente con emissioni speciali, il 18 di ogni mese, con la possibilità di un ulteriore saldo a fine mese.
In quest’ottica, l’emissione straordinaria del 17 gennaio rappresenta un tentativo di arginare le criticità.
Da sottolineare, tuttavia, che l’introduzione di strumenti digitali di monitoraggio e il consolidamento delle risorse disponibili potrebbero contribuire a migliorare la gestione dei pagamenti e a ridurre i tempi di attesa per i supplenti.