Punteggio minimo per insegnare

Punteggio minimo per insegnare

Qual è il punteggio minimo per insegnare? É forse la domanda più ricorrente tra gli aspiranti docenti che guardano con speranza ed ambizione al sogno di una cattedra.  

D’altro canto, si sa: il punteggio e la cattedra sono indissolubilmente legati. Per cui è inimmaginabile pensare di vedersi assegnare un incarico di supplenza prescindendo da quelle che sono le graduatorie scolastiche. In particolare, dalle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS). 

E queste ultime sono appunto basate sul punteggio accumulato. Per cui va da sé che maggiori punti si avranno, più facile sarà ottenere una supplenza.

Tornando, invece, alla domanda iniziale la risposta è: non esiste nessun punteggio minimo per insegnare. 

Punteggio minimo per insegnare

Le Graduatorie scolastiche sono a carattere territoriale. E questo rende, di fatto, impossibile l’individuazione di un punteggio minimo in grado di garantire con assoluta certezza il conferimento di un incarico di supplenza. 

Sulle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS), ad esempio, incidono ben quattro varianti:

  • la provincia di riferimento;
  • la Classe di Concorso;
  • la disponibilità di incarichi per una specifica Classe di Concorso;
  • il punteggio degli altri candidati.

In altri termini, un punteggio può essere sufficiente in una provincia, ma del tutto inadeguato in un’altra. Oppure può andare bene per una Classe di Concorso, ma non per un’altra. 

Punteggio minimo per insegnare: 40 punti

Riuscire ad assicurarsi un buon incarico di supplenza con meno di 40 punti è obiettivamente molto difficile. 

Ma questo non significa che 40 punti siano sempre sufficienti. Del resto, come abbiamo già chiarito nei paragrafi precedenti, non esiste un punteggio minimo per insegnare.

Molto più semplicemente tale indicazione emerge dall’analisi dei dati statistici relativi alle supplenze ed ai punteggi.

Tuttavia, bisogna tenere conto del fatto che tale punteggio potrebbe rivelarsi sufficiente in alcune province o per determinate classi di concorso, ma del tutto inadeguato in altre.  

Si tratta, pertanto, semplicemente di un dato da prendere come punto di riferimento. Tenendo sempre presente che per specifiche classi di concorso in alcune province potrebbe essere relativamente semplice ottenere un incarico di supplenza anche con meno di 40 punti.   

Punteggio minimo per insegnare. Le strategie formative per accumulare punti 

Non essendo disponibile un punteggio minimo per insegnare, gli aspiranti docenti hanno la necessità di concentrarsi su adeguate strategie formative utili sia a migliorare le loro competenze in chiave didattica che a garantire loro il conseguimento di preziosi punti in ottica GPS. É l’unico modo per garantirsi maggiori probabilità di vedersi assegnare un incarico di supplenza.  

La copertura delle cattedre vacanti viene, infatti, gestita dagli USP (Uffici scolastici provinciali) attraverso le graduatorie scolastiche. In particolare – dopo lo scorrimento o l’incapienza delle Graduatorie ad esaurimento (GaE) – ricorrendo alle Graduatorie provinciali per le supplenze

Esaurite queste ultime o, comunque, dopo il 31 dicembre entrano, invece, i dirigenti scolastici attingono alle Graduatorie d’istituto (GI).  

Cosa sono le GPS?

Le GPS sono elenchi di insegnanti con pieno accesso a specifiche classi di concorso, redatti su base provinciale. E vengono utilizzate dagli Uffici scolastici provinciali (USP) per assegnare le supplenze di lunga durata nelle scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di I e II grado: 

  • annuali (31 agosto): ovvero per la copertura delle cattedre vacanti e scoperte entro il 31 dicembre per le quali si prevede che resteranno tali fino alla fine dell’anno scolastico in corso;
  • temporanee (30 giugno): ovvero per la copertura delle cattedre scoperte entro il 31 dicembre per tutto il periodo delle attività didattiche nonché per gli spezzoni che non andranno a costituire né cattedre né posti orario;

L’ultimo aggiornamento delle GPS – disciplinato dall’ordinanza ministeriale n. 112 del 06.05.2022 – si è chiuso il 31 maggio scorso e sarà valido per gli anni scolastici 2022/23 e 2023/24. 

Gli aspiranti docenti hanno, pertanto, a disposizione ancora un anno per incrementare il proprio punteggio, migliorare il proprio posizionamento e avere maggiori possibilità di ottenere un incarico di supplenza. 

Punteggio minimo per insegnare: il voto di laurea

Qualsiasi discussione relativa al punteggio minimo per insegnare non può in alcun modo prescindere dalla valutazione del voto di laurea. Che, tra l’altro, rappresenta anche il titolo per gli aspiranti docenti.

Nello specifico,la valutazione di quest’ultimo parte da 12 punti per un voto finale di 76/110. Mentre per i voti pari o superiori a 77/110 si aggiungono ulteriori 0,50 punti, fino ad un massimo di 29 punti. In caso di 110 e lode vengono aggiunti ulteriori 4 punti.

Riassumendo:

  • 76/110 o inferiore: punti 12;
  • per ogni voto in più rispetto a 76, vengono assegnati 0,50 punti;
  • 110/110: punti 29;
  • 110/110 + lode: punti 33.

Proponiamo di seguito una tabella riassuntiva nella quale è possibile trovare tutti i punteggi relativi al titolo di accesso già calcolati:

Voto Punteggio   Voto Punteggio 
66 12   93 20,5 
… 12   94 21 
76 12   95 21,5 
77 12,5   96 22 
78 13   97 22,5 
79 13,5   98 23 
80 14   99 23,5 
81 14,5   100 24 
82 15   101 24,5 
83 15,5   102 25 
84 16   103 25,5 
85 16,5   104 26 
86 17   105 26,5 
87 17,5   106 27 
88 18   107 27,5 
89 18,5   108 28 
90 19   109 28,5 
91 19,5   110 29 
92 20   110 e lode 33 

Punteggio minimo per insegnare: tabelle di valutazione dei titoli

Proprio perché non esiste un punteggio minimo per insegnare è fondamentale accumulare quanti più punti possibili. Solo scalando le graduatorie, infatti, è possibile costruire i presupposti per vedersi assegnare un incarico di supplenza.  

E per avere un’idea più chiara in merito ai punteggi utili ai fini delle Graduatorie provinciali per le supplenze è doveroso analizzare le Tabelle di valutazione dei titoli allegate all’ordinanza ministeriale n. 112/2022:

Punteggio minimo per insegnare. Le supplenze

Nella corsa al punteggio, un altro elemento di fondamentale importanza sono i titoli di servizio accumulati. Grazie agli incarichi di supplenza, infatti, è possibile acquisire un gran numero di punti che potranno poi essere utilizzati per l’aggiornamento delle GPS. 

Questi titoli rappresentano una vera e propria carta vincente per gli aspiranti docenti che desiderano aumentare il loro punteggio e distinguersi dagli altri candidati nella competizione per l’ottenimento di un incarico di supplenza:

  • da 16 a 45 giorni: 2 punti;
  • da 46 a 75 giorni: 4 punti;
  • da 76 a 105 giorni: 6 punti;
  • da 106 a 135 giorni: 8 punti;
  • da 136 a 165 giorni: 10 punti;
  • da 166 giorni in avanti: 12 punti.

Non va, però, dimenticato che, per quanto riguarda le supplenze, esistono due diverse tipologie di servizi:

  • specifico: quello prestato nella propria classe di concorso;
  • aspecifico: quello prestato in una classe di concorso diversa rispetto a quella per la quale si è inseriti nelle GPS. 

In termini di punteggio il servizio aspecifico garantisce la metà dei punti rispetto a quello specifico. Lo stesso vale, ovviamente, anche per il Sostegno.

Come aumentare il punteggio GPS?

Per gli aspiranti docenti che ambiscono a ottenere una cattedra – anche se a tempo determinato – l’obiettivo principale è quello di aumentare il proprio punteggio

Questo è l’unico modo per scalare le graduatorie e posizionarsi davanti agli altri candidati per avere maggiori possibilità di ottenere un incarico di supplenza.

Per raggiungere questo obiettivo, gli aspiranti docenti devono adottare strategie formative efficaci

I Master, i corsi di perfezionamento, le Certificazioni informatiche e linguistiche possono offrire una doppia valenza: non solo fornire punti preziosi per le graduatorie, ma offrire anche l’opportunità di acquisire competenze indispensabili per la carriera scolastica.

Non c’è dubbio che l’aumento del proprio punteggio sia un passo essenziale per gli aspiranti docenti che vogliono distinguersi dalla massa e ottenere un incarico di supplenza. Tuttavia, per farlo, è necessario seguire una strategia di formazione mirata e studiata, che possa garantire risultati concreti e duraturi.

In particolare: 

  • Master: 1 punto; 
  • Corsi di Perfezionamento: 1 punto; 
  • Certificazioni Informatiche: 0,5 punti (fino ad un massimo di 2 punti;
  • Certificazioni Linguistiche: fino a 6 punti.

Da tenere presente che il Corso di Perfezionamento Clil (che da solo vale 1 punto), abbinato ad una Certificazione linguistica, vale ben 3 punti:

  • Inglese C2 (6 punti) + CLIL (3 punti) = 9 punti.

Ovvero:

TIPOLOGIAPUNTEGGIO
Certificazioni informatiche0,5 punti ciascuna (massimo 2 punti)
Master di I e II livello 1500 ore – 60 CFU1 punto
Corso di perfezionamento annuale 1 punto
Certificazione linguistica Inglese B23 punti
Certificazione linguistica Inglese C14 punti
Certificazione linguistica Inglese C26 punti 
Corso Clil + Certificazione linguistica3 punti + punti Certificazione linguistica

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