Quiz TFA Sostegno 2022

Quiz TFA Sostegno 2022

Diventare docenti di sostegno è il sogno di tanti. Per renderlo realtà, però, questi soggetti devono superare il Tirocinio Formativo Attivo. Ecco perché esercitarsi sui quiz TFA Sostegno 2022 può essere davvero molto utile.

Infatti, il TFA Sostegno è una specializzazione a numero chiuso a cui si accede per titoli ed esami. Ecco perché per gli aspiranti concorrenti può risultare prezioso prepararsi anche tramite i quiz TFA Sostegno 2022.

Inoltre, gli interessati a intraprendere tale strada possono soffermarsi anche sul Webinar TFA Sostegno 2023 VIII ciclo. Lo stesso può servire per reperire le informazioni necessarie al caso.

Il ruolo del docente di sostegno

L’argomento dei quiz TFA Sostegno 2022 è strettamente legato alla figura del professore di sostegno. Il ruolo del docente di sostegno, infatti, è uno dei più importanti nella scuola.

Si tratta di una figura professionale che si occupa di fornire supporto a studenti con Bisogni Educativi Speciali. Egli, dunque, ha a che fare con alunni con disabilità fisiche e/o mentali, disturbi dell’apprendimento o altre difficoltà.

La sua presenza e il suo lavoro garantiscono a tali discenti l’opportunità di godere di un’offerta formativa di qualità. L’impatto di uno specializzato nel settore è evidente anche sulla continuità della didattica.

Il professionista del sostegno, infatti, non si limita a fornire servizi solo agli alunni che ne hanno bisogno. La sua esistenza è un beneficio anche per gli altri insegnanti, che possono trarre vantaggio dalla sua competenza.

Egli, inoltre, mette in atto la didattica personalizzata utile per gli alunni con BES. Ecco perché, parlando di insegnante di sostegno e normativa, non si possono non nominare anche PEI e PDP.

La prima sigla indica il Piano Educativo Individualizzato. La sua redazione è obbligatoria all’inizio dell’anno scolastico nei confronti degli allievi con disabilità. Così si individuano gli obiettivi scolastici da raggiungere.

La seconda sigla, invece, si riferisce al Piano Didattico Personalizzato. Il Consiglio di Classe è responsabile della compilazione del PDP.

Lo stesso deve essere attuato per gli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), come la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia.

Gli stessi rientrano nella categoria dei Bisogni Educativi Speciali. Tuttavia, è consigliabile coinvolgere anche la famiglia dello studente.

Il PDP è anche utile per gli studenti con altre difficoltà. Tra di essi si possono annoverare problemi comportamentali, emotivi, sociali, culturali ed economici. Infine, è indispensabile anche per i discenti con ADHD presenti nella scuola.

Criteri di accesso TFA Sostegno

Essendo un percorso universitario a numero chiuso, è evidente che non tutti possano prendere parte al TFA Sostegno. Come si è visto, i concorrenti devono avere i giusti titoli che gli permettano di aderire alla fase selettiva.

I criteri di accesso al TFA, però, non solo uguali per tutti. Per la scuola dell’infanzia e primaria, per esempio, i candidati devono avere uno di questi titoli:

  • l’abilitazione all’insegnamento conseguita attraverso la laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria. In alternativa, un titolo conforme acquisito all’estero e riconosciuto nel nostro Paese;
  • il diploma magistrale abilitante, compreso il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico, o un diploma sperimentale a indirizzo linguistico. In alternativa, va bene anche un titolo analogo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia. Però, c’è un dettaglio da tenere in considerazione. Infatti, devono essere stati acquisiti entro l’anno scolastico 2001/2002.

Nella scuola secondaria di I e II grado, invece, si necessita di una delle seguenti qualifiche:

  • l’abilitazione su una specifica classe di concorso;
  • la laurea magistrale o magistrale a ciclo unico, che dia accesso ad almeno una specifica classe di concorso, in aggiunta ai 24 CFU per l’insegnamento.

Infine, gli ITP, ovvero gli insegnanti tecnico-pratici, possono aderire con il solo diploma. Ciò, però, non sarà valido per sempre, ma solo fino a dicembre 2024.

Dopo questa data, tali soggetti per aderire al Tirocinio Formativo Attivo dovranno avere altri titoli da esibire, ovvero:

  • la laurea di primo livello, oppure titolo equipollente o equiparato;
  • i 24 CFU/60 CFU acquisiti in forma curriculare aggiuntiva o extra-curricolare nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.

Tutte queste categorie, però, hanno in comune una cosa. Hanno la necessità di superare in maniera brillante le prove preselettive del Tirocinio Formativo Attivo.

I quiz TFA Sostegno 2022, quindi, possono essere indispensabili per concretizzare il loro sogno di diventare docenti di sostegno nella scuola italiana.

Cosa studiare per superare il TFA sostegno

I detentori dei requisiti TFA, quindi, possono prendere parte alle prove preliminari. Il loro superamento delinea l’opportunità o meno di aderire all’anno formativo che porta all’abilitazione sul sostegno. I test in questione sono:

  • la prova preselettiva;
  • la prova scritta;
  • la prova orale.

Tutti coloro che ne risultano vincitori, quindi, possono aderire al concorso TFA Sostegno 2023. Un’opportunità unica per tutti quei soggetti che desiderano conquistare il loro posto in cattedra. La fase selettiva, quindi, deve essere preparata al meglio dai diversi concorrenti.

Inoltre, nel Decreto Ministeriale 30 settembre 2011 vengono esplicitati gli argomenti trattati durante la fase selettiva. Essi, come i quiz TFA Sostegno 2022, si concentrano sulle:

  • competenze didattiche diversificate in funzione del grado di scuola;
  • competenze su empatia e intelligenza emotiva;
  • competenze su creatività e pensiero divergente;
  • competenze organizzative e giuridiche correlate al regime di autonomia delle istituzioni scolastiche.

I quiz TFA Sostegno 2022

I quiz TFA Sostegno 2022, quindi, servono per esercitarsi in vista del superamento delle prove preliminari. Ognuna di esse ha le proprie caratteristiche.

La prova preselettiva è costituita da 60 domande a risposta multipla che devono essere completate in 2 ore. Almeno 20 di queste valutano le competenze linguistiche, mentre le altre misurano la comprensione dei testi in italiano.

La prova scritta consiste in domande a risposta aperta che coprono le tematiche esaminate durante la preselettiva. La prova orale mira anche a valutare le motivazioni alla base della candidatura del partecipante.

Da quanto detto fino a questo momento, quindi, è ovvio che quanti vogliano aspirare a diventare docenti di sostegno debbano puntare sulla propria formazione. Solo così, potranno concretizzare un progetto tanto importante.

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