FLC CGIL sul rinnovo del CCNL: le richieste avanzate dal sindacato

Tempo di rinnovo

Nel corso dell’incontro del 27 febbraio 2025 tra i sindacati e l’ARAN per avviare la trattativa sul rinnovo del CCNL 2022-2024 del comparto “Istruzione e ricerca”, la FLC CGIL ha avanzato una serie di richieste a tutela del personale docente

Le proposte del sindacato mirano a riformare in modo sostanziale il sistema retributivo e organizzativo dei docenti, garantendo equità, valorizzazione professionale e una maggiore autonomia nell’ambito della formazione e dell’attività collegiale. Le vediamo.

Inquadramento retributivo unico dei docenti

La FLC CGIL chiede l’introduzione di un inquadramento retributivo unico per tutti i docenti, indipendentemente dal grado di scuola in cui operano. 

Secondo l’organizzazione sindacale, le attuali differenze salariali non sono giustificate, poiché i percorsi di studio, le modalità di reclutamento e le responsabilità didattiche sono ormai omogenei e equivalenti in ogni ordine di scuola. 

L’obiettivo è creare un sistema che valorizzi il lavoro docente in maniera uniforme, mantenendo comunque la progressione per fasce di anzianità.

Accelerazione della progressione di carriera

Un’altra richiesta fondamentale riguarda la revisione degli scatti di anzianità

La CGIL sostiene che la progressione salariale debba essere accelerata per allinearsi ai parametri europei, permettendo ai docenti di raggiungere il livello retributivo massimo già al 25° anno di servizio, anziché al 35° come attualmente previsto. 

La modifica, secondo i sindacati, rappresenterebbe un passo essenziale per valorizzare l’esperienza e la professionalità maturata nel corso della carriera.

Funzioni e attività a supporto dell’attività collegiale

I sindacati avanzano la necessità di riconoscere e retribuire formalmente tutti gli incarichi extra che i docenti assumono in sede collegiale. 

Tra questi rientrano ruoli come coordinatori di classe, di dipartimento o di progetto, nonché le ore aggiuntive impiegate in attività che supportano l’offerta educativa – dalle uscite didattiche agli eventi territoriali. 

L’obiettivo è premiare l’impegno e il contributo in più che ogni docente offre per migliorare la qualità complessiva dell’istruzione.

Riduzione dell’orario di lezione per i docenti esperti

Un’ulteriore proposta riguarda la riduzione dell’orario di attività frontale per i docenti con consolidata esperienza. 

La FLC CGIL suggerisce che, liberando alcune ore, questi professionisti possano dedicarsi a supportare i colleghi e a potenziare le attività collegiali, favorendo così un ambiente scolastico più collaborativo e meno oneroso dal punto di vista didattico.

Sburocratizzazione del lavoro docente

I sindacati denunciano l’eccessiva burocrazia che grava sul lavoro dei docenti, sottraendo loro tempo ed energie che potrebbero essere investiti in attività didattiche e progettuali. 

La FLC CGIL propone di eliminare gli adempimenti ripetitivi e non strettamente legati alla funzione educativa, restituendo ai docenti la piena competenza nella programmazione e nella gestione delle attività scolastiche, con un conseguente miglioramento della qualità dell’insegnamento.

Procedure disciplinari e libertà di insegnamento

Un tema caldo è rappresentato dalla necessità di riformare il sistema sanzionatorio nei confronti dei docenti. 

Il sindacato propone l’istituzione di un organismo terzo, indipendente, che garantisca la libertà di insegnamento e l’autonomia professionale, rendendo omogeneo il sistema disciplinare con quello degli altri settori pubblici. 

In questo modo, le sanzioni, come la sospensione fino a 10 giorni, verrebbero affidate a un ufficio apposito e non al dirigente scolastico, proteggendo così il diritto alla libera espressione didattica.

Formazione in servizio: un sistema partecipativo e permanente

La FLC CGIL esige un sistema di formazione in servizio che sia veramente aperto a tutto il personale docente e che sia costruito a partire dalle esigenze e dalle proposte dei docenti stessi, piuttosto che essere imposto da enti esterni. 

In particolare, si richiede che i 5 giorni di formazione individuale vengano garantiti senza discrezionalità e che sia possibile accumularli negli anni successivi, oltre all’introduzione di periodi sabbatici che favoriscano l’aggiornamento professionale. 

Tali misure dovrebbero essere regolate in sede di contrattazione collettiva nazionale, garantendo un approccio inclusivo e condiviso.

Valorizzazione professionale dei docenti

Infine, la FLC CGIL sollecita la creazione di un sistema di valorizzazione che riconosca tutte le dimensioni della professionalità docente, dalla ricerca all’innovazione didattica, passando per l’impegno sociale. 

Il sistema dovrebbe essere definito contrattualmente e prevedere risorse aggiuntive, evitando ogni forma di gerarchizzazione che possa creare divisioni interne alla categoria. 

In particolare, i sindacati si oppongono a proposte governative come quella del “docente stabilmente incentivato” o del “tutor per l’orientamento”, ritenute in contrasto con i principi di equità e con la necessità di valorizzare l’intera categoria docente.

Con queste proposte, la FLC CGIL intende promuovere un cambiamento radicale nel sistema retributivo e organizzativo dei docenti, garantendo un riconoscimento equo e una valorizzazione che tenga conto del contributo complessivo di ogni insegnante. 

Resta ora da vedere come si evolverà la trattativa con l’ARAN e se queste istanze saranno recepite per costruire un contratto che rispecchi realmente le esigenze del comparto “Istruzione e ricerca”.

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