Docenti in servizio il 1° settembre per il nuovo anno scolastico

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Finite le vacanze estive, è il momento di pensare alle assunzioni che devono essere perpetrate negli istituti italiani. C’è da chiedersi chi sia a prendere servizio il 1° settembre per il nuovo anno scolastico.

Infatti, sono numerosi i soggetti che hanno la possibilità di iniziare un inedito percorso lavorativo nelle scuole. Bisogna, però, analizzare con cura la situazione.

Cos’è la presa di servizio

Quando si parla del nuovo anno scolastico è bene osservare anche che cosa sia la presa di servizio. Con questa pratica si intende un vero e proprio atto ufficiale. Esso, infatti, si configura nel momento stesso in cui un insegnante entra per la prima volta nella sede assegnatagli.

L’ufficialità si concretizza attraverso la compilazione e la firma di un modulo da parte del futuro professore. In esso sono elencati una serie di dati personali del soggetto in questione:

  • dati anagrafici;
  • contatti telefonici;
  • residenza;
  • assenza di incompatibilità;
  • indirizzo email;
  • residenza;
  • IBAN.

Tutti questi elementi, in ogni caso, saranno presenti sul contratto. Sia la scuola che il docente saranno forniti di una copia dello stesso.

Nuovo anno scolastico. Chi deve prendere servizio

Per il nuovo anno scolastico c’è una data abbastanza importante da ricordare. Cosa accade il 1° settembre? Molti docenti dovranno prendere servizio. Tra coloro che rientrano in tale categoria ci sono:

  • docenti neo immessi in ruolo;
  • vincitori concorso straordinario bis;
  • supplenti assunti dalle GPS sostegno prima fascia;
  • chi ha ottenuto il trasferimento o il passaggio in ruolo per l’anno scolastico 2022/23;
  • chi nel 2021/22 ha ricevuto l’assegnazione provvisoria o l’utilizzazione e che ora rientrano nella scuola di titolarità;
  • supplenti fino alla conclusione dell’anno (31 agosto) o fino al termine delle attività didattiche (30 giugno) nominati entro il 31 agosto 2022.

Naturalmente, non tutti devono prendere servizio in data 1° settembre 2022. In questa fazione, per esempio, ci sono i docenti di ruolo che per il nuovo anno scolastico non hanno cambiato la titolarità rispetto a quello precedente.

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