Sciopero 31 Ottobre 2024: docenti in piazza per dire no ai tagli al personale

Rosalia Cimino

29 Ottobre 2024

Lavagna con scritto docenti in sciopero

Sciopero 31 Ottobre 2024: docenti in piazza per dire no ai tagli al personale

Quiz GPS

Il settore dell’istruzione si prepara a una giornata di sciopero il 31 ottobre 2024. La manifestazione, che avrà luogo a Roma, nasce dall’opposizione al nuovo concorso PNRR e alla riduzione degli organici prevista nella legge di bilancio. 

L'offerta scade tra
2 3
Ore
:
5 9
Minuti
:
5 9
Secondi

La protesta contro i tagli e il nuovo concorso

Lo sciopero 31 ottobre 2024 rappresenta un momento cruciale di contestazione contro le recenti scelte governative in ambito scolastico.

Nel dettaglio, il mondo della scuola si oppone fermamente alla riduzione di oltre 7.800 posizioni, che colpirà sia il corpo docente (5.660 cattedre) sia il personale ausiliario, tecnico e amministrativo – ATA – (2.174 posti). 

Le organizzazioni dei lavoratori della scuola criticano l’approccio ministeriale, evidenziando come le decisioni vengano prese senza un reale confronto con chi vive quotidianamente la realtà scolastica.

La mobilitazione, poi, punta i riflettori sulla questione del precariato, resa ancora più critica dal deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia Europea per l’eccessivo ricorso ai contratti a termine e le condizioni discriminatorie per i precari. 

I rappresentanti dei precari sostengono che la soluzione sia già disponibile attraverso l’implementazione del doppio canale di reclutamento, ritenuto più efficace del nuovo concorso PNRR per garantire continuità didattica e stabilizzazione del personale.

Le contraddizioni tra obiettivi europei e scelte nazionali

Emerge un evidente contrasto tra gli obiettivi di sviluppo e occupazione previsti dal PNRR – Piano Nazionale di RIpresa e Resilienza – e le attuali politiche di gestione del personale scolastico. 

Il movimento dei precari sottolinea come le direttive europee sulla stabilizzazione del lavoro vengano disattese, mentre si procede con misure che rischiano di aggravare la precarietà nel sistema educativo italiano.

Per tutte queste ragioni, dunque, il prossimo 31 Ottobre sarà sciopero del comparto Istruzione e Ricerca. Ad incrociare le braccia saranno le lavoratrici e i lavoratori della scuola, dell’Università, degli Enti di ricerca, delle Accademie, dei Conservatori e delle scuole non statali con contratto Aninsei.