Scuola inclusiva

Scuola inclusiva

La scuola inclusiva è un principio fondamentale dell’educazione moderna. Essa mira a fornire un ambiente di apprendimento accogliente e accessibile per tutti. Una visione che da molto tempo accompagna l’istruzione italiana.

Infatti, gli istituti scolastici devono rappresentare un porto sicuro per tutti gli allievi. In tal senso, devono supportare anche, e soprattutto, gli alunni con BES

Non solo gli allievi con disabilità, quindi, ma anche coloro che presentano qualsiasi forma di svantaggio scolastico.

Questo approccio si basa sulla convinzione che ogni individuo ha il diritto di ricevere un’istruzione di qualità. Tutto ciò fa comprendere perché si debba snocciolare l’argomento della scuola inclusiva.

Che cosa si intende per scuola inclusiva?

Una scuola inclusiva è un ambiente educativo che accoglie tutti gli studenti, indipendentemente delle loro differenze e diversità. Questo acclude gli allievi con disabilità fisiche, sensoriali o cognitive.

Non solo, poiché la didattica inclusiva deve fare la propria parte anche nei confronti dei discenti provenienti da famiglie disagiate. Inoltre, non bisogna dimenticare le minoranze linguistiche, culturali e gli altri gruppi svantaggiati.

In tale ottica, l’istruzione è la base per lo sviluppo della formazione culturale e personale degli allievi presi in esame. Per tale ragione, il governo ha messo in atto una serie di interventi specifici.

Non è un caso che sia stato emanato il TFA Sostegno. Quest’ultimo è un percorso abilitativo universitario volto a formare i docenti di sostegno.

Gli stessi sono formati in ambito psico-pedagogico per supportare gli studenti con BES a raggiungere i loro traguardi. Una scuola inclusiva è una pietra angolare per la costruzione di una società giusta e rispettosa delle diversità.

Ogni studente ha il diritto di ricevere un’istruzione di qualità e di sviluppare il proprio potenziale. Promuovendo l’uguaglianza educativa, le scuole possono plasmare cittadini attivi e consapevoli

Qual è il ruolo dell’insegnante?

Come precedentemente accennato, il ruolo dell’insegnante di sostegno è quello di fornire il giusto supporto agli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES). Questo sostegno, tuttavia, non può essere standardizzato.

Nella scuola inclusiva, il supporto deve essere adattato alle esigenze individuali di ciascuno studente. Tale scelta è dovuta proprio per favorire il raggiungimento degli obiettivi formativi.

Per raggiungere questo scopo, il docente di sostegno deve attuare una serie di strategie mirate. Per fare ciò, è essenziale che acquisisca una profonda conoscenza sulle diverse tipologie di disabilità presenti tra gli studenti.

Solo così potrà comprendere le sfide specifiche associate a ciascuna di esse e adottare le migliori pratiche per gestirle in modo efficace. Questo significa che il docente di sostegno deve avere la capacità di pianificare azioni personalizzate di volta in volta.

La realizzazione di un Piano Educativo Individualizzato (PEI) rappresenta uno strumento fondamentale in tale contesto. Esso deve essere redatto all’inizio dell’anno scolastico.

Inoltre, deve coinvolgere tutto il corpo docente e, possibilmente, i genitori. Solo attraverso un approccio collaborativo si potranno individuare le necessità specifiche di ciascun studente e garantire un’istruzione su misura.

La cooperazione è un altro pilastro essenziale delle competenze dell’insegnante di sostegno. Spesso, questi professionisti lavorano in stretta sinergia con altri docenti, specialisti e famiglie. Solo operando in tale maniera si può attuare la scuola inclusiva.

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