Percorsi formativi abilitanti 60 CFU: no al numero chiuso. Grazie all’estensione della percentuale di lezioni online sarà, infatti, possibile scongiurare lo spettro dei test di ingresso.
Intanto, sembra tutto pronto per l’emanazione del decreto attuativo legato alla Riforma della formazione iniziale e continua e del reclutamento dei docenti (legge n. 79 del 29 giugno 2022) voluta dall’ex Ministro Bianchi. Con i relativi corsi di formazione e reclutamento previsti dal PNRR che dovrebbero prendere il via già nei prossimi mesi.
La conferma è arrivata direttamente dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Che ha annunciato: “La Commissione europea ha espresso nei giorni scorsi una valutazione positiva sul testo del DPCM che ora può essere rapidamente adottato per l’avvio dal prossimo anno accademico dei percorsi di formazione iniziale degli insegnanti”.
Ricordiamo che la grande novità della Riforma Bianchi è, appunto, l’addio ai 24 CFU e l’introduzione del percorso di formazione iniziale abilitante dei 60 CFU.
SOMMARIO
TogglePercorsi formativi abilitanti 60 CFU: no al numero chiuso
L’approvazione della Camera del decreto PA bis, che contiene importanti misure per il settore scolastico, è stata accolta con grande soddisfazione da Mario Pittoni, già presidente della commissione Cultura al Senato.
Il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega ha, infatti, commentato: “Tra i provvedimenti più importanti per la scuola c’è l’eliminazione del tetto alle abilitazioni. E, soprattutto, l’estensione delle lezioni online per evitare numero chiuso e selezione in ingresso nei nuovi percorsi formativi abilitanti all’insegnamento. Cosa che agevolerà tutte le categorie interessate, in alcuni casi in attesa della possibilità di abilitarsi anche da un decennio”.
Nello specifico, il decreto PA bis, ora in attesa dell’approvazione definitiva del Senato, prevede che per gli anni accademici 2023/2024 e 2024/2025, i percorsi di formazione iniziale possano essere svolti in modalità telematica sincrona. Seppur solo fino al 50% del totale (rispetto al 20% attuale). Anche se questo non vale per le attività di tirocinio e di laboratorio.
Il che, tradotto, significa che i 60 CFU non saranno a numero chiuso. Una buona notizia, finalmente, per tutti gli aspiranti docenti. Ai quali, a questo punto, non resta che aspettare la pubblicazione del DPCM 60 CFU, prevista a breve.
Cosa prevede il DPCM 60 CFU?
Il DPCM andrà a definire i contenuti e la struttura dei percorsi formativi, con 60 CFU/CFA totali. Di cui almeno 10 dedicati all’area pedagogica e con attività di tirocinio diretto e indiretto di almeno 20 CFU/CFA.
Ogni CFU/CFA di tirocinio richiederà almeno 12 ore di impegno in presenza nelle classi.
Altre tematiche da regolamentare riguardano la formazione inclusiva delle persone con disabilità, la percentuale di presenza alle attività formative e le modalità di svolgimento della prova finale (una prova scritta e una orale).
Percorsi formativi abilitanti 60 CFU, 30 CFU e 36 CFU
Il DPCM 60 CFU dovrà stabilire il contenuto e la struttura dei percorsi di abilitazione per l’insegnamento. Sia quelli completi da 60 CFU che quelli abbreviati da 30 CFU e da 36 CFU.
Il provvedimento, atteso a breve, sarà fondamentale per regolamentare le modalità di formazione degli aspiranti docenti e definire le specifiche per le diverse casistiche.
In particolare, i percorsi da 30 CFU e da 36 CFU sono riferiti esclusivamente alla fase transitoria, valida fino al 31 dicembre 2024.
Il DPCM disciplinerà, pertanto, i seguenti percorsi:
60 CFU
Il percorso formativo abilitante 60 CFU è riservato a laureati, diplomati ITP e a studenti iscritti a corsi universitari che conducono a titoli idonei all’insegnamento, purché abbiano acquisito almeno 180 CFU.
Percorso CFU | Destinatari | Requisiti |
60 CFU | Laureati | – |
Diplomati ITP | – | |
Studenti in corsi di studi per insegnanti | Acquisizione di almeno 180 CFU |
30 CFU
Il percorso da 30 CFU è, invece, dedicato ai vincitori di concorso che abbiano già conseguito 30 CFU.
Nonché ai docenti già abilitati in un’altra classe di concorso o in un altro grado. E ai docenti specializzati e assunti su sostegno che non dispongono dell’abilitazione sulla disciplina in cui insegnano.
Infine, dovranno conseguire 30 CFU anche gli aspiranti docenti con tre anni di servizio e vincitori di concorso.
Percorso CFU | Destinatari | Requisiti |
30 CFU | Vincitori di concorso | In possesso di almeno 30 CFU |
Docenti già abilitati in altra classe di concorso o in altro grado | – | |
Docenti specializzati e assunti su sostegno senza abilitazione sulla disciplina in cui insegnano | – | |
Vincitori dei concorsi con tre annualità di servizio | – |
36 CFU
Infine, il percorso da 36 CFU è destinato ai docenti che hanno conseguito i 24 CFU entro il 31 ottobre 2022. E che, entro il 31 dicembre 2024, accedono e superano il concorso.
Percorso CFU | Destinatari | Requisiti |
36 CFU | Docenti | Laurea e 24 CFU conseguiti entro il 31/10/2022, accesso e superamento del concorso entro il 31/12/2024 |
Percorsi formativi abilitanti: la prova finale
La prova finale del percorso formativo comprende una prova scritta e una lezione simulata, che valutano l’acquisizione delle competenze professionali (Allegato A della bozza del DPCM 60 CFU).
La prova scritta consiste in un’analisi critica sintetica di episodi, casi, situazioni e problematiche verificatesi durante il tirocinio diretto e indiretto svolto nel percorso di formazione iniziale. L’obiettivo è accertare le competenze acquisite dal tirocinante nell’attività svolta in gruppi-classe e nell’ambito della didattica disciplinare. Con particolare enfasi sulle attività di laboratorio e sull’acquisizione delle conoscenze psicopedagogiche.
La lezione simulata, invece, ha una durata massima di 45 minuti e richiede la progettazione, anche mediante l’uso di tecnologie digitali multimediali, di un’attività didattica innovativa. Comprensiva dell’illustrazione delle scelte contenutistiche, didattiche e metodologiche relative al percorso di formazione iniziale specifico per la classe di concorso considerata.
La commissione giudicatrice assegna un massimo di 10 punti sia alla prova scritta che alla lezione simulata. La prova finale è superata se il candidato raggiunge un punteggio di almeno 7/10 nella prova scritta e 7/10 nella lezione simulata.
Una volta superata la prova finale, si acquisisce l’abilitazione all’insegnamento per la relativa classe di concorso.
Il vincolo triennale
Il docente, una volta confermato nel ruolo presso la stessa istituzione scolastica in cui ha svolto il periodo di prova, è obbligato a rimanervi per almeno tre anni. Mantenendo lo stesso tipo di posto e classe di concorso.
Percorsi formativi abilitanti: i costi
Secondo quanto stabilito nella bozza del DPCM, i costi dei percorsi di formazione oscilleranno tra i 2.000 e i 2.500 euro.
Nello specifico:
Tipologia di percorso | Costo massimo |
Percorsi da 60 CFU/CFA | 2.500 euro |
Percorsi abbreviati per coloro che hanno già conseguito i 24 CFU | 2.000 euro |
Percorsi abbreviati per coloro che sono regolarmente iscritti ai corsi di laurea magistrali a ciclo unico che costituiscono titolo di accesso alla classe di concorso | 2.000 euro |
Svolgimento della prova finale | 150 euro |