Il governo italiano ha recentemente approvato un disegno di legge mirato a sostenere le scuole situate nelle zone montane, introducendo una serie di agevolazioni per il personale scolastico che opera in questi territori.
Le iniziative puntano a garantire un’istruzione di qualità anche nelle aree più isolate del Paese.
SOMMARIO
ToggleAgevolazioni fiscali per i docenti
Una delle principali novità riguarda l’introduzione di un credito d’imposta destinato agli insegnanti che scelgono di lavorare nelle scuole di montagna.
Questo contributo, che può arrivare fino a 2.500 euro annui, coprirà parte delle spese di locazione sostenute dal personale scolastico.
L’obiettivo è rendere più accessibile e meno oneroso il trasferimento in queste aree, spesso caratterizzate da una carenza di docenti.
Punteggio aggiuntivo nelle graduatorie
Oltre al supporto economico, il disegno di legge prevede l’assegnazione di un punteggio aggiuntivo nelle GPS (Graduatorie provinciali per le supplenze) agli insegnanti che prestano servizio nelle scuole montane.
L’incentivo mira a valorizzare l’impegno dei docenti in contesti caratterizzati da particolari difficoltà socio-economiche, favorendo al contempo una maggiore stabilità del corpo docente in queste zone.
Ulteriori incentivi per Comuni con minoranze linguistiche
Il provvedimento riserva ulteriori agevolazioni fiscali per i comuni montani con meno di 5.000 abitanti che ospitano minoranze linguistiche storiche.
In questi casi, il credito d’imposta può raggiungere il 75% del canone di locazione, con un massimo di 3.500 euro, rendendo ancora più vantaggioso per i docenti trasferirsi in queste realtà.
Le misure rappresentano un passo significativo verso il rafforzamento del sistema educativo nelle aree montane, garantendo pari opportunità di accesso all’istruzione per tutti gli studenti, indipendentemente dalla loro posizione geografica.