Le supplenze GPS sono un fattore imprescindibile per chiunque ambisca a diventare insegnante di ruolo. In un certo senso rappresentano la gavetta che bisogna necessariamente affrontare per “farsi le ossa” prima di ottenere l’ambita cattedra.
Ma non è tutto. Perché le supplenze permettono anche di accumulare punti preziosi ai fini delle graduatorie. E le graduatorie – GaE, GPS e GI – sono la vera “anima” delle supplenze scuola.
Del resto le graduatorie, come vedremo, sono tutte basate sui punteggi legati ai titoli, alla formazione e, appunto, al servizio prestato.
In particolare, sono le Graduatorie provinciali per supplenze (GPS) a costituire uno strumento fondamentale per quanto concerne l’assegnazione delle supplenze scolastiche.
SOMMARIO
Toggle- Le supplenze a scuola: come funzionano?
- Le Graduatorie per le supplenze: quali e quante sono
- Supplenze GPS: come si calcola il punteggio?
- Le Certificazioni Informatiche utili per accumulare punteggio
- Le Certificazioni Linguistiche migliori per aumentare il punteggio docenti
- Il punteggio delle supplenze svolte: come si calcola?
- Supplenze a scuola: come ottenerle tramite MAD
- Supplenze GPS e sistema informatico
- La procedura per le supplenze in GPS
- Ritardare la presa di servizio di una supplenza: come funziona?
- Supplenze a scuola: le sanzioni in caso di rinuncia, abbandono o rifiuto
- Supplenze scuola: altri casi per rinuncia, abbandono o rifiuto
Le supplenze a scuola: come funzionano?
Le supplenze scolastiche vengono assegnate attraverso le graduatorie per coprire le cattedre momentaneamente “libere” a causa dell’assenza o della mancanza del docente titolare. Le stesse possono essere annuali (31 agosto) o fino al termine delle attività didattiche (30 giugno).
Nello specifico:
- le supplenze annuali fino al 31 agosto vengono utilizzate per coprire le cattedre costituite in organico di diritto, ma prive di titolare, ovvero vacanti;
- le supplenze fino al termine delle attività didattiche (30 giugno), invece, vengono utilizzate per le cattedre non vacanti, ma tuttavia non coperte da titolari (in servizio altrove o in aspettativa), e per le cattedre costituite in organico di fatto.
Le Graduatorie per le supplenze: quali e quante sono
Come abbiamo già avuto modo di osservare, l’assegnazione delle supplenze avviene attraverso lo scorrimento delle graduatorie. Le stesse vengono stilate e aggiornate sulla base dei punteggi indicati nelle tabelle di valutazione dei titoli.
Oltre alla laurea e al servizio prestato, è possibile incrementare il proprio punteggio attraverso corsi di perfezionamento, Master, certificazioni informatiche e certificazioni linguistiche.
Inutile dire che maggiore sarà il punteggio accumulato e migliore sarà il piazzamento all’interno delle graduatorie stesse. Inoltre, collocarsi nelle zone alte delle graduatorie garantisce maggiori possibilità di ricevere incarichi di supplenza.
Più nel dettaglio, il reclutamento dei docenti avviene tramite l’utilizzo di tre diversi tipi di graduatorie: Graduatorie ad esaurimento (GaE), Graduatorie provinciali per supplenze (GPS) e Graduatorie d’Istituto (GI).
|
Le Graduatorie ad esaurimento (GaE)
Le GaE, chiuse a nuovi inserimenti dal 2008 – e, quindi, destinate ad esaurirsi -, sono strutturate su base provinciale e riservate agli insegnanti in possesso dell’abilitazione. Gli iscritti hanno la possibilità di aggiornare la loro posizione ogni tre anni con eventuali nuovi titoli.
Le stesse sono divise in tre fasce:
- Prima fascia: comprende i docenti che all’atto della costituzione delle graduatorie risultavano iscritti nelle Graduatorie Permanenti
- Seconda fascia: comprende i docenti che all’atto della costituzione delle graduatorie, oltre ad essere in possesso dell’abilitazione, avevano maturato anche un anno di insegnamento;
- Terza fascia: comprende i docenti che nel corso degli anni hanno conseguito l’abilitazione all’insegnamento.
Le Graduatorie provinciali per supplenze (GPS)
Istituite con l’ordinanza n. 60 del 10 luglio 2020 dall’allora Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, rappresentano uno strumento fondamentale nell’ambito delle assegnazioni delle supplenze scolastiche.
Sono delle graduatorie su base provinciale utilizzate dagli uffici scolastici territorialmente competenti per assegnare le supplenze nelle scuole Primarie e Secondarie di I e II grado.
Hanno validità biennale e sono divise per classi di concorso, ovvero per le varie materie d’insegnamento. Ma la precedenza assoluta spetta, ad ogni modo, agli aspiranti docenti presenti nelle GaE.
Nell’assegnazione degli incarichi di supplenza, infatti, si fa ricorso alle GPS solo dopo lo scorrimento delle GaE.
Le GPS sono divise in due fasce:
- Prima fascia: aspiranti docenti in possesso di abilitazione per le graduatorie dell’Infanzia, Primaria, I grado e II grado e personale educativo oppure con specializzazione per le graduatorie di sostegno.
- Seconda fascia: aspiranti non abilitati e non specializzati che non rientrano nella categoria precedente.
Le Graduatorie d’Istituto (GI)
Gli aspiranti docenti possono iscriversi nelle GI contestualmente all’istanza di inclusione nelle GPS e indicare fino a 20 istituti scolastici all’interno di una stessa provincia Si tratta di graduatorie riservate alle supplenze annuali e a quelle brevi (malattia, maternità, ecc.) che vengono assegnate fino all’ultimo giorno di effettiva permanenza delle esigenze di servizio.
In particolare, il dirigente scolastico ricorre alle GI per:
- supplenze annuali e temporanee fino al termine delle attività didattiche per posti che non sia stato possibile coprire con il personale incluso nelle graduatorie a esaurimento e nelle graduatorie provinciali di supplenza;
- supplenze temporanee per la sostituzione di personale temporaneamente assente;
- supplenze per la copertura di posti divenuti disponibili dopo il 31 dicembre.
Per quanto riguarda, invece, la loro struttura, le GI sono divise in tre fasce:
- Prima fascia: docenti iscritti nelle GaE;
- Seconda fascia: docenti in possesso di abilitazione iscritti nelle GPS di prima fascia;
- Terza fascia:docenti di scuola secondaria non abilitati, in possesso del titolo di studio valido per l’accesso all’insegnamento, iscritti nelle GPS di seconda fascia.
Supplenze GPS: come si calcola il punteggio?
Abbiamo già detto dell’importanza del punteggio ai fini di un buon piazzamento all’interno delle GPS. Che, in altri termini, equivale a maggiori possibilità di vedersi conferire un incarico di supplenza.
E, nello specifico, sono diversi i fattori che compongono il punteggio degli aspiranti docenti ai fini delle Graduatorie provinciali per le supplenze. A partire dalla valutazione del titolo di studio di accesso.
Quest’ultimo viene, infatti, calcolato sulla base del voto di laurea. La valutazione parte da 12 punti per un voto di 76/110. Per i voti pari o superiori a 77/110 si aggiungono ulteriori 0,50 punti, fino ad un massimo di 29 punti. In caso di 110 e lode vengono aggiunti ulteriori 4 punti.
- 76/110 o inferiore: punti 12;
- per ogni voto in più rispetto a 76, vengono assegnati 0,50 punti;
- 110/110: punti 29;
- 110/110 + lode: punti 33
Le Certificazioni Informatiche utili per accumulare punteggio
Le certificazioni informatiche rappresentano un percorso fondamentale per gli aspiranti docenti, in quanto permettono loro di acquisire le competenze necessarie per adeguarsi ai nuovi processi didattici.
Inoltre, ogni certificazione informatica garantisce 0,5 punti per le GPS. Ma è bene ricordare che è possibile inserirne solo quattro, per un massimo di 2 punti.
Ma vediamo quali sono, nel dettaglio, i Corsi riconosciuti dal Miur:
- LIM: un imprescindibile percorso di formazione sull’uso didattico della Lavagna Interattiva Multimediale;
- Tablet: si propone di migliorare l’apprendimento degli alunni sfruttando le potenzialità di questo formidabile strumento tecnologico;
- Coding: permette di apprendere ed insegnare un pensiero computazionale e tecnologico;
- Strumenti informatici innovativi per la didattica: assicura agli aspiranti docenti le adeguate competenze digitali nell’ottica di una didattica innovativa e consapevole;
- Pekit Expert: va nella direzione di accrescere quelle che sono le conoscenze e le competenze digitali e tecnologiche degli utenti;
- Eipass 7 Moduli User: attesta in modo oggettivo il possesso delle competenze intermedie nell’utilizzo degli strumenti dell’ICT.
Le Certificazioni Linguistiche migliori per aumentare il punteggio docenti
Riconosciute a livello internazionale, le Certificazioni linguistiche servono, a loro volta, ad attestare, in maniera oggettiva ed affidabile, il livello di preparazione e di apprendimento di una lingua straniera.
E, come ben sappiamo, la conoscenza di una lingua straniera – soprattutto dell’inglese – è ormai imprescindibile per la maggior parte delle tipologie di lavoro e, comunque, per la partecipazione a qualsiasi concorso pubblico.
In particolare, i relativi corsi, che è possibile seguire anche online, puntano ad assicurare ai candidati le quattro skills (abilità) fondamentali:
- listening (comprensione orale)
- reading (lettura)
- speaking (produzione e interazione orale)
- writing (produzione e interazione scritta)
Per quanto riguarda, invece, i livelli, gli stessi sono stati stabiliti dal Quadro Europeo di riferimento per lingue (QCER, Common European Framework of Reference for Languages).
Ovvero:
A – Base
- A1 – Livello principiante
- A2 – Livello elementare
B – Autonomia
- B1 – Livello intermedio
- B2 – Livello intermedio superiore
C – Padronanza
- C1 – Livello avanzato
- C2 – Livello di padronanza
Ecco, invece, i punti che è possibile acquisire in ottica GPS grazie alle certificazioni linguistiche:
- livello B2: 3 punti;
- livello C1: 4 punti;
- livello C2: 6 punti.
Il punteggio delle supplenze svolte: come si calcola?
Ma non ci sono soltanto corsi di perfezionamento, Master, Certificazioni informatiche e Certificazioni linguistiche. Un ruolo fondamentale per scalare le graduatorie GPS è, infatti, occupato anche dai servizi svolti.
Ma vediamo, nel dettaglio, i vantaggi derivanti dalle supplenze:
- da 16 a 45 giorni: 2 punti;
- da 46 a 75 giorni: 4 punti;
- da 76 a 105 giorni: 6 punti;
- da 106 a 135 giorni: 8 punti;
- da 136 a 165 giorni: 10 punti;
- da 166 giorni in avanti: 12 punti.
Supplenze a scuola: come ottenerle tramite MAD
Un’altra valida opzione per accedere al mondo scuola – oltre alle GaE, alle GPS e alle GI – è la Messa a disposizione (MAD). Si tratta, molto più semplicemente, di una candidatura spontanea ed informale che prevede la possibilità di ottenere incarichi di supplenza a tempo determinato.
E’ sufficiente presentare un’istanza direttamente al dirigente scolastico il quale, una volta esaurite le GI, ricorre appunto alle MAD. Possono fare domanda solo gli aspiranti docenti non presenti in nessun altra graduatoria. E, comunque, per una sola provincia.
La relativa istanza, da redigere in linguaggio formale, deve, inoltre, contenere tutte le informazioni per consentire ai dirigenti scolastici la verifica dei requisiti necessari. I quali sono, di fatto, uguali a quelli richiesti per le GPS e le GI.
Ad ogni modo, il dirigente scolastico può far ricorso alle MAD solo quando risultino esaurite le GI, comprese quelle delle istituzioni scolastiche vicine.
Supplenze GPS e sistema informatico
É importante tenere presente che il sistema informatico è programmato in modo tale da tenere conto delle cattedre effettivamente disponibili fino al termine del 31 dicembre, sulla base dei vari turni di nomina.
La precedenza spetta, ovviamente, alle Graduatorie ad esaurimento (GaE). Solo una volta esaurite queste ultime si passa alle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) di prima e, poi, di seconda fascia.
Tuttavia, gli aspiranti docenti con specializzazione sul Sostegno inseriti nella prima fascia delle GPS precedono le graduatorie incrociate delle GaE. Ma questa eccezione vale unicamente per i posti di sostegno.
La procedura per le supplenze in GPS
La procedura di assegnazione degli incarichi di supplenza è interamente informatizzata. E, come da disposizioni del Miur, tale processo è articolato in quattro fasi ben definite:
- Gli aspiranti presentano l’istanza indicando le sedi desiderate indipendentemente dalla presenza o meno di disponibilità.
- Gli Uffici, attraverso il sistema informativo, indicano il numero di posti disponibili in ogni istituzione scolastica, distinto per tipologia di posto e classe di concorso.
- Gli Uffici verificano le istanze presentate e con la procedura automatizzata, assegnano gli aspiranti alle singole istituzioni scolastiche sulla base della posizione rivestita in graduatoria, tenendo conto dell’ordine delle preferenze espresse. In caso di preferenze sintetiche (comuni o distretti), l’ordine di preferenza delle istituzioni scolastiche all’interno del comune o del distretto è effettuato sulla base dell’ordinamento alfanumerico crescente del codice meccanografico.
- Gli Uffici comunicano ai docenti e alle scuole interessate gli esiti dell’individuazione.
Sempre come da disposizioni ministeriali, gli Uffici scolastici territoriali si occupano anche della pubblicazione sui rispettivi siti istituzionali degli esiti relativi all’assegnazione della supplenza. Dandone contestuale comunicazione via e-mail agli aspiranti docenti e alle scuole interessate.
Ritardare la presa di servizio di una supplenza: come funziona?
Gli aspiranti docenti ai quali sia stato conferito un incarico di supplenza – sia da GaE che da GPS – hanno la possibilità di ritardare la presa di servizio. Ma soltanto per comprovate motivazioni.
Tra i motivi validi elencati dalla circolare ministeriale relativa alle supplenze, a titolo semplicemente esemplificativo e non esaustivo, troviamo:
- maternità
- interdizione per gravi complicanze della gestazione
- malattia
- infortunio
Ovviamente, insieme alla presa di servizio viene differito anche il riconoscimento della retribuzione spettante.
Supplenze a scuola: le sanzioni in caso di rinuncia, abbandono o rifiuto
Rinunciare, abbandonare o, addirittura, rifiutare una supplenza comporta inevitabilmente delle conseguenze.
L’ordinanza ministeriale n. 112 del 6 maggio 2022, che ha disciplinato l’ultimo aggiornamento delle GPS per il biennio 2022/2024, prevede, infatti, tutta una serie di sanzioni. Tra l’altro inasprite rispetto a quelle precedentemente in vigore.
Le sanzioni sono diverse a seconda della graduatoria di appartenenza.
GaE e GPS
La rinuncia o la mancata assunzione di servizio comporta per l’aspirante docente la perdita della possibilità di conseguire ulteriori supplenze. Sia dalle Graduatorie ad esaurimento che dalle Graduatorie provinciali per le supplenze, nonché – in caso di esaurimento o incapienza delle medesime – anche dalle Graduatorie d’istituto.
La sanzione è valida per tutte le classi di concorso e posti di insegnamento di ogni grado d’istruzione cui l’aspirante abbia titolo per l’anno scolastico di riferimento.
In caso di abbandono del servizio, invece, il docente non avrà la possibilità di conseguire altre supplenze sia dalle GaE che dalle GPS, nonché – in caso di esaurimento o incapienza delle medesime – anche dalle GI.
La sanzione, anche in questo caso, vale per tutte le classi di concorso e tipologie di posto di ogni grado di istruzione per l’intero periodo di vigenza delle graduatorie medesime.
GI
L’eventuale rinuncia a una proposta contrattuale (o alla sua proroga o conferma anche a titolo di completamento) comporta per l’aspirante docente la perdita della possibilità di conseguire supplenze per tutto l’anno scolastico in corso. Tanto per posto comune che per posto di Sostegno.
La mancata assunzione in servizio dopo l’accettazione o la mancata risposta, nei termini previsti, equivale ad una rinuncia esplicita.
Infine, l’abbandono del servizio è punito con la perdita della possibilità di conseguire supplenze per tutte le classi di concorso e tipologie di posto di ogni grado di istruzione, per l’intero periodo di vigenza delle graduatorie medesime.
Supplenze scuola: altri casi per rinuncia, abbandono o rifiuto
Oltre alle sanzioni di cui abbiamo parlato nei paragrafi precedenti, l’ordinanza ministeriale n. 112/2022 prevede anche altri casi particolari.
L’O.M. contempla, infatti, la possibilità per gli aspiranti docenti assunti per una supplenza da GI di lasciare l’incarico per accettare un’altra supplenza annuale o temporanea fino al termine delle attività didattiche (30 giugno). In questo caso, senza incorrere in nessuna sanzione.
Per coloro che sono stati eventualmente licenziati, destituiti o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento, è prevista, invece, la cancellazione da tutte le graduatorie (Gae, GPS e GI).
La stessa sanzione si applica anche nel caso in cui gli aspiranti docenti siano stati dichiarati decaduti da un impiego statale per aver documenti falsi o comunque viziati da invalidità non sanabile.
Sono, inoltre, esclusi dalle GAE, dalle GPS e dalle GI anche gli aspiranti insegnanti dispensati dal servizio per il mancato superamento del periodo di prova, oppure per incapacità didattica. Ma solo con relativamente alla stessa classe di concorso o tipologia di posto per cui è stata disposta la dispensa dal servizio.
Infine, come precisato dal Miur con la circolare del 29 luglio 2022, le supplenze assegnate tramite MAD (Messa a disposizione) sono soggette – in caso di rinuncia, abbandono o rifiuto – alle stesse sanzioni applicate per le GaE, le GPS e le GI.