La nuova ordinanza relativa al titolo estero GPS ribalta l’OM 112/2022: la FLC CGIL denuncia il rischio per gli abilitati e specializzati italiani di essere scavalcati da chi ha titoli non ancora riconosciuti.
Un nuovo scontro sembra profilarsi all’orizzonte nel complesso mondo dell’istruzione italiana. Secondo le ultime notizie, la FLC CGIL, il principale sindacato del settore, avrebbe rivelato l’imminente arrivo di una nuova ordinanza che ribalterebbe la precedente previsione dell’OM 112/2022. Quella, per intenderci, che ha disciplinato l’ultimo aggiornamento delle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS).
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ToggleTitolo estero GPS: inseriti con riserva potranno stipulare contratto
Per coloro che non hanno ben chiara la situazione, vale la pena ricordare che tale ordinanza, rispetto alla precedente 60/2020, aveva introdotto un cambiamento fondamentale nella gestione delle GPS.
In particolare, l’OM 112/2022 aveva stabilito che l’inserimento con riserva in prima fascia non dava titolo all’individuazione in qualità di avente titolo alla stipula di contratto. In attesa dello scioglimento della riserva, l’aspirante era inserito in graduatoria nella fascia eventualmente spettante sulla base dei titoli posseduti pleno iure.
Una decisione che aveva creato molte polemiche, poiché impediva ai candidati che avevano ottenuto il titolo estero senza averlo ancora riconosciuto, di concorrere al conferimento delle supplenze.
Tuttavia, adesso sembra che la situazione stia per subire un’ulteriore inversione di rotta. Secondo la FLC CGIL, infatti, la nuova ordinanza consentirebbe il conferimento degli incarichi anche in assenza del riconoscimento formale del titolo di accesso alla graduatoria.
In altre parole, chi è inserito con riserva nella prima fascia delle GPS in quanto ha acquisito il titolo all’estero potrebbe stipulare i contratti, nonostante manchi il riconoscimento formale del titolo stesso.
Inseriti con riserva potranno stipulare contratto. La protesta della FLC CGIL
L’ipotesi di una nuova ordinanza ministeriale per garantire agli aspiranti docenti in possesso di abilitazioni o specializzazioni estere ancora in attesa di riconoscimento di stipulare contratti di supplenza sta già scatenando aspre polemiche.
La decisione relativa al titolo estero GPS ha, infatti, già sollevato molte critiche da parte del sindacato FLC CGIL, il quale denuncia il rischio per gli abilitati e specializzati italiani di essere scavalcati da chi ha titoli ancora non riconosciuti.
Un’eventualità che sarebbe, peraltro, in netto contrasto con la volontà di garantire un’equa distribuzione dei posti, basata esclusivamente sulle competenze dei candidati.
In attesa di ulteriori sviluppi, appare evidente che la situazione resterà tesa e che il dibattito sulle graduatorie provinciali continuerà a tenere banco. Resta da vedere se il governo e le autorità competenti saranno in grado di trovare una soluzione in grado di accontentare tutte le parti coinvolte, o se la polemica continuerà ad alimentarsi, rischiando di minare sempre più la credibilità del nostro sistema scolastico.