Torino, docente dello Zerboni aggredito due volte in un mese: la Scuola in trincea e studenti denunciati

La Scuola Oggi

26 Maggio 2025

Istituto di Istruzione Superiore “Romolo Zerboni” di Torino

Torino, docente dello Zerboni aggredito due volte in un mese: la Scuola in trincea e studenti denunciati

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Un docente di 30 anni dell’Istituto di Istruzione Superiore “Romolo Zerboni” di Torino è stato aggredito due volte in meno di un mese da studenti minorenni, come riportato da La Repubblica. L’ultimo episodio è avvenuto in palestra: dopo aver chiesto a due studenti di uscire dallo spogliatoio per iniziare le interrogazioni di Diritto, uno lo ha colpito al volto, mentre l’altro lo ha minacciato verbalmente con frasi come «Nessuno può dirci cosa fare». L’insegnante, già aggredito a fine aprile, era appena rientrato dalla malattia. Ora, sconfortato, non vuole più tornare in aula né partecipare agli scrutini.

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Gli episodi e le indagini: studenti indagati

I due studenti coinvolti nell’aggressione in palestra sono stati identificati e indagati dalla polizia per lesioni e minacce. 

Il docente è stato trasportato in ospedale in codice verde. 

Nello stesso istituto si sono verificati altri episodi gravi: uno studente ha causato una fiammata con deodorante spray e accendino al primo piano, ed è stato denunciato; un altro ha minacciato una professoressa in un’aula vicina. 

I docenti, sentendosi “in trincea”, denunciano un’escalation di violenza, spesso filmata e condivisa su Telegram o WhatsApp per ottenere visualizzazioni.

due studenti affrontano a muso duro un docente con cerotto in fronte e mano fasciata

La reazione del sistema: nuove misure del Governo

Così come riportato da ItaliaOggi, il Consiglio dei Ministri del 30 aprile 2025 ha esaminato un disegno di legge per tutelare il personale scolastico.

Da parte sua, infatti, il Ministro Valditara ha annunciato l’arresto obbligatorio in flagranza per lesioni a docenti e dirigenti da parte di adulti, con pene aggravate (da 6 mesi-3 anni a 2-5 anni per lesioni lievi). 

La misura non si applica ai minori, ma risponde all’aumento di aggressioni, spesso da parte di genitori. 

Intanto i docenti chiedono la qualifica di polizia amministrativa per interventi immediati e lamentano che l’impunità percepita incoraggi ulteriori violenze.

Istituto di Istruzione Superiore “Romolo Zerboni” di Torino

Prospettive: una Scuola da proteggere

Gli episodi di Torino riflettono un problema sistemico: la scuola non è più un luogo sicuro per chi educa. 

Le nuove norme sono un passo avanti, ma non affrontano il comportamento dei minori, responsabili di molti atti. 

La diffusione virale dei video di violenza sui social amplifica il fenomeno e richiede interventi educativi e tecnologici urgenti. Senza una strategia che combini prevenzione, sanzioni e supporto psicologico per studenti e docenti, il rischio è che la “trincea” diventi la norma, minando il ruolo educativo della scuola.