Il Ministro dell’Istruzione – Giuseppe Valditara – ha recentemente rilasciato delle dichiarazioni sui percorsi di specializzazione sul Sostegno (affidati all’INDIRE, Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa, nel 2025) provocando la contrarietà di molte organizzazioni sindacali, tra cui FLC CGIL.
La questione riguarda il ruolo degli enti pubblici di ricerca che, come ricorda il sindacato sulla base del decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 218, deve essere di autonomia e non di dipendenza.
SOMMARIO
ToggleLe Dichiarazioni di Valditara sulla stabilizzazione dei docenti
Durante un’intervista con Massimo Gramellini, Valditara ha annunciato un intervento senza precedenti per affrontare la cronica precarietà nel settore dell’istruzione, in particolare in quello del Sostegno alle persone con disabilità.
In merito, il Ministro ha fatto presente che dal 2025 i percorsi di specializzazione sul Sostegno saranno affidati – oltre che alle Università con il tradizionale TFA – anche a INDIRE, l’ente di ricerca legato al Ministero, per superare le carenze del nostro sistema di formazione.
Secondo Valditara, infatti, le Università non hanno mostrato nel tempo sufficiente interesse nel fornire le specializzazioni necessarie, aggravando il problema della precarietà. Con il nuovo approccio, secondo il Ministro, il governo punta a una soluzione strutturale che darà stabilità a molti insegnanti.
Le parole di Valditara
Nel corso dell’intervista con Gramellini, domenica scorsa, le parole del Ministro Valditara sono state le seguenti: “Per la prima volta, noi andiamo a stabilizzare in modo significativo docenti che non potevano essere assunti perché non avevano la specializzazione.
La gran parte dei docenti precari sono docenti di sostegno. E perché non potevano essere stabilizzati? Perché mancavano le specializzazioni, perché le università non avevano interesse più di tanto a specializzarli e quindi non specializzavano questi docenti”.
“Noi abbiamo, per la prima volta, affidato a INDIRE, che è un ente di ricerca dipendente dal Ministero, il compito di specializzare questi docenti”.
La Risposta di FLC-CGIL
Dopo le dichiarazioni rilasciate da Valditara, il sindacato FLC-CGIL ha evidenziato che INDIRE non è un ente subordinato al Ministero, ma gode di autonomia decisionale, come previsto dal decreto legislativo n. 218 del 2016.
Ne consegue che il rapporto tra il Ministero e INDIRE debba basarsi su una vigilanza con limiti ben definiti, non su un controllo diretto.
Il decreto stabilisce, infatti, che gli enti di ricerca hanno facoltà di non conformarsi ai rilievi ministeriali, a condizione che le decisioni siano prese con specifiche maggioranze. Solo in casi di irregolarità di legittimità, il Ministero può ricorrere alle vie legali per contestare gli atti deliberati dagli organi dell’ente.
La questione, dunque, mette in luce due temi cruciali:
- La necessità di stabilizzare i docenti precari, soprattutto nel settore del sostegno, per garantire una migliore qualità dell’istruzione.
- Il rispetto dell’autonomia degli enti pubblici di ricerca, che svolgono un ruolo strategico ma indipendente nel sistema educativo.