Valdobbiadene, pattuglie contro la violenza giovanile: scuole sotto controllo

carabinieri presidiano l'ingresso di una scuola

A Valdobbiadene, la violenza giovanile preoccupa le autorità: dopo un pestaggio ripreso in video lo scorso gennaio, il sindaco Fregonese ha disposto pattuglie di carabinieri e polizia locale ai cancelli delle scuole. Un intervento drastico per prevenire risse e aggressioni, che coinvolge anche insegnanti e famiglie.

Un pestaggio scatena l’allarme: il caso di gennaio

La tranquillità di Valdobbiadene, comune trevigiano noto per le sue colline e il prosecco, è stata scossa da un grave episodio di violenza giovanile lo scorso gennaio 2025. 

Un pestaggio tra studenti, avvenuto nei pressi di un istituto scolastico, è stato ripreso in video e condiviso sui social network, suscitando indignazione nella comunità locale. Le immagini, crude e inequivocabili, mostravano un gruppo di ragazzi aggredire un coetaneo con calci e pugni, senza che nessuno intervenisse per fermare l’atto. 

Grazie ai filmati, i carabinieri della locale caserma sono riusciti a identificare i responsabili, tutti adolescenti già noti alle forze dell’ordine per precedenti episodi di microcriminalità. 

La denuncia dei colpevoli ha rappresentato solo il primo passo: l’episodio ha, infatti, evidenziato la necessità di interventi più incisivi per prevenire ulteriori atti di violenza, spingendo il sindaco Luciano Fregonese a mettere in campo misure straordinarie per garantire la sicurezza nelle aree scolastiche.

due studenti fanno a botte, trattenuti da alcuni docenti, mentre un gruppo di studenti fa il tifo. Sulla scuola la scrita "No violenza"

Presidi rinforzati e collaborazione istituzionale: una strategia multilivello

Per rispondere all’escalation di violenza, l’amministrazione comunale ha deciso di rafforzare la vigilanza attorno alle scuole di Valdobbiadene, coinvolgendo carabinieri e polizia locale in un’operazione di controllo mirata. 

Le pattuglie sono presenti in modo sistematico durante gli orari di ingresso mattutino e di uscita pomeridiana, con un’attenzione particolare alle zone più frequentate dagli studenti, come il piazzale delle corriere, dove si radunano per prendere i mezzi pubblici, l’area dell’ex Filanda, un punto di passaggio obbligato per chi si dirige verso le fermate, e via Caduti di Nassirya, una strada adiacente agli istituti scolastici. 

Il sindaco Fregonese ha sottolineato l’importanza di un approccio integrato: “Operiamo dentro gli istituti con il personale scolastico, che monitora le dinamiche interne, e fuori con i militari e la polizia locale, che garantiscono un presidio costante”. 

In alcune occasioni, lo stesso Fregonese e l’assessore all’Istruzione, Ilaria Girotto, si recano personalmente davanti alle scuole per verificare la situazione e dialogare con studenti e famiglie. 

Tuttavia, il primo cittadino ha insistito sulla necessità di una collaborazione più ampia: “Servono segnalazioni tempestive da parte delle vittime, dei loro compagni e delle famiglie, sia agli insegnanti che alle forze dell’ordine, per intervenire prima che le situazioni degenerino”.

due studenti litigano davanti alla scuola mentre il dirigente scolastico li osserva deluso dalla finestra

I problemi e i responsabili: una deriva iniziata a settembre

I problemi di violenza giovanile a Valdobbiadene sono emersi con chiarezza all’inizio dell’anno scolastico 2024/2025

Un gruppo di studenti di un istituto superiore del comune si è reso protagonista di una serie di comportamenti antisociali, tra cui furti nei negozi della zona e aggressioni fisiche ai danni di coetanei più vulnerabili. 

Si tratta di episodi, spesso accompagnati da atteggiamenti di sfida verso le autorità scolastiche, che hanno creato un clima di tensione tra gli studenti e preoccupazione tra le famiglie. 

Tra i responsabili figurano anche due ragazze di origine nordafricana, di 14 e 16 anni, che avevano già ricevuto ammonimenti dalla questura di Treviso per episodi precedenti di bullismo e piccoli reati. 

Le due adolescenti, note per il loro atteggiamento intimidatorio, sono diventate il simbolo di una deriva che ha richiesto un intervento deciso. La sperimentazione delle pattuglie anti-risse ha già dato risultati positivi, riducendo gli episodi di violenza nelle aree presidiate. 

Un precedente significativo si ritrova a Treviso, dove nel 2024 una maxi rissa tra studenti dell’istituto tecnico Riccati in piazza della Vittoria aveva portato all’introduzione di un presidio fisso della polizia locale, misura che si era rivelata efficace nel prevenire ulteriori incidenti.

Un appello alla comunità: la necessità di un impegno collettivo

Il sindaco Fregonese ha voluto lanciare un messaggio chiaro alla comunità di Valdobbiadene, sottolineando che la sicurezza scolastica non può essere garantita solo dalle istituzioni, ma richiede il coinvolgimento attivo di tutti i cittadini. 

“Abbiamo la fortuna di avere una caserma dei carabinieri qui a Valdobbiadene, una risorsa preziosa che ci permette di intervenire rapidamente, ma non basta. Dobbiamo costruire una rete di collaborazione che coinvolga famiglie, studenti e personale scolastico”, ha dichiarato. 

L’obiettivo è non solo quello di reprimere gli episodi di violenza, ma anche di prevenirli attraverso il dialogo e la sensibilizzazione. 

Le misure adottate, pur drastiche, mirano a restituire serenità agli studenti e alle loro famiglie, in un contesto in cui gli episodi di bullismo e violenza giovanile sono in aumento, come evidenziato da recenti indagini nazionali. 

A Valdobbiadene, la sfida è trasformare questa crisi in un’opportunità per rafforzare il senso di comunità e promuovere valori di rispetto e solidarietà tra i giovani.

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