In una scuola secondaria di primo grado della provincia di Aosta, un gruppo di studenti di una classe terza è riuscito a ottenere le credenziali di accesso al registro elettronico di almeno quattro docenti.
Utilizzando queste informazioni, gli hacker hanno modificato i voti, trasformando insufficienze in valutazioni eccellenti e, in alcuni casi, abbassando i voti delle compagne più diligenti.
L’istituto ha registrato almeno 40 accessi non autorizzati, causando confusione e preoccupazione tra il personale scolastico.
SOMMARIO
ToggleL’episodio
La scoperta dell’intrusione è avvenuta quando un insegnante ha notato un’anomalia: un “2” assegnato a una studentessa che era solita ottenere degli ottimi voti durante le verifiche.
La stranezza ha portato all’avvio di un’indagine interna. Al momento, la scuola non ha ancora preso provvedimenti disciplinari né presentato denunce, rimandando ogni decisione ai consigli di classe previsti per il 23 aprile, al rientro degli studenti dalla gita scolastica.
Un fenomeno diffuso: gli altri casi di accessi illegittimi
Quello di Aosta non è un episodio isolato. Negli ultimi anni, sono emersi diversi casi simili in tutta Italia.
Ad esempio, nel 2015-2016, al liceo Savoia-Benincasa di Ancona, alcuni studenti hanno ottenuto le password dei docenti e modificato assenze e ritardi nel registro elettronico.
Dopo sette anni, quattro ex studenti sono stati condannati per accesso abusivo a sistema informatico e falso ideologico, con pene che vanno dai sei mesi a un anno di reclusione.
In un altro caso, a Grosseto, dieci studenti sono stati indagati per aver introdotto un virus ‘trojan’ nei computer della scuola, ottenendo così le password dei docenti e cancellando assenze non giustificate.
Le accuse includevano accesso abusivo a sistemi informatici e falsità materiale in atti pubblici.
Anche a Bologna, nel 2014, tredici studenti sono stati denunciati per aver hackerato il registro elettronico, aumentando i propri voti per migliorare le medie finali.
La necessità di rafforzare la sicurezza informatica nelle scuole
Gli episodi evidenziano una crescente vulnerabilità dei sistemi informatici scolastici. Molti istituti adottano piattaforme digitali senza implementare adeguate misure di sicurezza, esponendo dati sensibili come voti, assenze e informazioni personali degli studenti.
Per prevenire ulteriori violazioni, è fondamentale che le scuole:
- Implementino sistemi di tracciamento degli accessi per monitorare ogni modifica ai dati.
- Strutturino permessi differenziati, limitando l’accesso solo a chi ne ha effettiva necessità.
- Aggiornino i regolamenti scolastici per includere norme chiare sull’uso delle credenziali e sulle conseguenze di eventuali abusi.
Inoltre, è essenziale sensibilizzare studenti, docenti e personale scolastico sull’importanza della sicurezza informatica e delle responsabilità legate all’uso dei sistemi digitali.