Il panorama delle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) del personale docente di seconda fascia è destinato a subire importanti modifiche.
L’attenzione è ora rivolta ai requisiti per l’inserimento e l’aggiornamento nel 2024, dopo il congedo dei 24 CFU (crediti formativi universitari nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie didattiche).
La Riforma della formazione iniziale e continua e del reclutamento dei docenti, fortemente voluta dall’ex Ministro dell’Istruzione Bianchi, prevede infatti l’introduzione dei 60 CFU e l’addio ai 24 CFU.
Questo requisito, che ha caratterizzato le assunzioni dei docenti a tempo determinato e indeterminato negli ultimi anni, sia per l’accesso alle graduatorie che per i concorsi, è pertanto destinato a essere abbandonato.
Tuttavia, i 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022, prima dell’avvio della nuova fase di reclutamento, rimangono validi.
SOMMARIO
ToggleI 24 CFU e il Concorso Straordinario ter 2023
Secondo le attuali disposizioni normative, i 24 CFU saranno ancora validi come requisito di accesso al Concorso Straordinario ter 2023. Ad annunciarlo è stato direttamente il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
Pertanto, i docenti che hanno conseguito i 24 CFU entro il 31 ottobre 2022 potranno ancora avvalersi di tale titolo, in alternativa al possesso di 36 mesi di servizio, per partecipare al concorso.
24 CFU, GPS 2024: come cambieranno i requisiti della seconda fascia?
Nel 2024 è previsto l’aggiornamento delle GPS, ai fini del conferimento degli incarichi di supplenza fino al 31 agosto o al 30 giugno.
E negli ultimi anni i 24 CFU – come previsto dal Decreto Ministeriale n. 616/2017 – hanno rappresentato un requisito fondamentale per l’inserimento degli aspiranti docenti in seconda fascia.
Tuttavia, con l’entrata in vigore del Decreto Legge n. 36/2022, successivamente trasformato nella Legge n. 79/2022 del 29 giugno 2022, i 24 CFU sono stati sostituiti dai 60 CFU.
Il termine ultimo per acquisire i 24 CFU era il 31 ottobre 2022. Ma sarà possibile utilizzarli fino al 31 dicembre 2024. Al termine di questa fase transitoria, invece, saranno validi solo i 60 CFU.
Resta il fatto, però, che i corsi abilitanti da 30 e 60 CFU, che dovrebbero consentire l’accesso ai concorsi solo al personale in possesso dell’abilitazione, sono finora rimasti fermi. E se i corsi dei 30 CFU dovrebbero partire a breve, per i 60 CFU siamo ancora in attesa del DPCM (decreto attuativo).
Cosa ne sarà, quindi, dei requisiti della seconda fascia delle GPS?
24 CFU, GPS 2024: ecco i nuovi requisiti della seconda fascia
Senza i 24 CFU – e con i 30 e i 60 CFU ancora in altomare – cosa ne sarà dei requisiti per l’inserimento nella seconda fascia delle GPS?
Proprio nei giorni scorsi la responsabile nazionale dei precari del sindacato Gilda-Unams, Patrizia Giovannini, ha chiesto la riattivazione dei corsi per il conseguimento dei 24 CFU. Quantomeno per i neolaureati, in modo da non penalizzarli in vista del prossimo aggiornamento GPS.
Da parte sua, invece, l’esponente della FLC-CGIL, Manuela Pascarella, ha dichiarato: “Se l’iter delle norme e dei provvedimenti attuativi, tra cui il DPCM che dà l’avvio ai corsi abilitanti, seguirà il suo corso con tempistiche celeri, teoricamente nel prossimo aggiornamento delle graduatorie per la seconda fascia non è detto siano richiesti i 24 CFU”.
La stessa ha, quindi, aggiunto: “Si potrebbe tornare a un sistema più tradizionale: chi è abilitato o specializzato entra in prima fascia, chi non ha abilitazione va in seconda fascia con titolo di accesso. Un quadro di semplificazione. Se questa parentesi dei 24 CFU verrà chiusa definitivamente non la rimpiangeremo”.
“Fino al 2024 – ha concluso Pascarella – chi li ha conseguiti conserva questo titolo che dà accesso alle procedure concorsuali. E poi si dovrebbe transitare verso un sistema dove la formazione in ingresso diventa abilitante”.