Vincolo quinquennale per i docenti di sostegno: regole, eccezioni e novità 2025

Rosalia Cimino

3 Giugno 2025

Mano con scritta 5 anni

Vincolo quinquennale per i docenti di sostegno: regole, eccezioni e novità 2025

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Il vincolo quinquennale rappresenta un elemento centrale nella gestione della mobilità dei docenti di sostegno, in quanto può influenzare significativamente le scelte professionali e le opportunità di trasferimento. 

Con l’entrata in vigore del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) 2025/28, sono state introdotte rilevanti modifiche: le vediamo.

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Comprendere il vincolo quinquennale: applicazione e computo

Il vincolo quinquennale impone ai docenti assunti o trasferiti su posto di sostegno l’obbligo di permanere in tale tipologia di posto per almeno cinque anni scolastici. Il periodo si calcola a partire dall’anno scolastico di immissione in ruolo o di trasferimento su sostegno.

Nel computo dei cinque anni rientrano:

  • l’anno scolastico in corso;
  • se previsto, l’anno di servizio a tempo determinato su sostegno con periodo di prova;
  • l’anno – eventuale – di decorrenza giuridica della nomina;
  • l’anno di supplenza su posto di sostegno ai sensi dell’art. 47 del CCNL.

È importante notare che il vincolo si applica anche ai docenti che ottengono il passaggio di ruolo su sostegno, con il quinquennio che riparte daccapo nel nuovo ordine o grado di titolarità.

Mobilità durante il vincolo: possibilità e limitazioni

Durante il periodo di vincolo quinquennale, i docenti di sostegno possono partecipare alle operazioni di mobilità, con alcune restrizioni. È consentito:

  • richiedere trasferimenti su altri posti di sostegno, senza che il vincolo riparta da capo;
  • presentare domanda di passaggio di ruolo su sostegno, con il vincolo che si rinnova per altri cinque anni.

Non è invece possibile, durante il quinquennio, richiedere trasferimenti su posto comune o materia, a meno che non si rientri in specifiche deroghe previste dal contratto.

Eccezioni e deroghe al vincolo quinquennale

Esistono situazioni in cui il vincolo quinquennale non si applica. 

Ad esempio, i docenti trasferiti a domanda condizionata in quanto soprannumerari da posto comune a sostegno non sono soggetti al vincolo e mantengono il diritto alle precedenze previste dall’art. 13 del CCNI.

Inoltre, recenti orientamenti giurisprudenziali hanno riconosciuto la possibilità di considerare gli anni di servizio pre-ruolo su sostegno ai fini del computo del quinquennio, equiparando l’esperienza maturata con contratto a tempo determinato a quella di ruolo.

Dunque, il vincolo quinquennale per i docenti di sostegno rappresenta una misura volta a garantire la continuità didattica e la stabilità del personale in un ambito educativo particolarmente delicato. 

Tuttavia, le modifiche introdotte con il CCNI 2025/28 e le interpretazioni giurisprudenziali emergenti offrono nuove prospettive e flessibilità, consentendo ai docenti di pianificare con maggiore consapevolezza il proprio percorso professionale.