Graduatorie ATA: La Guida Completa per Inserimento, Punteggio e Aggiornamento

Giuseppe Montone

1 Luglio 2025

Foto divisa in 5 parti, con cinque diverse figure ATA e la scritta "Graduatorie ATA: la Guida completa"

Graduatorie ATA: La Guida Completa per Inserimento, Punteggio e Aggiornamento

Le Graduatorie ATA rappresentano lo strumento fondamentale attraverso cui il sistema scolastico italiano gestisce il reclutamento del personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario. La loro corretta gestione è essenziale per garantire il funzionamento quotidiano e l’efficienza di ogni istituto, dalla segreteria ai laboratori, fino alla sorveglianza. Comprendere i meccanismi di inserimento e aggiornamento di queste liste è, pertanto, il primo passo indispensabile per chiunque aspiri a ricoprire un ruolo in questo settore decisivo.

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SOMMARIO

Cosa sono le Graduatorie ATA e come funzionano

Le Graduatorie ATA costituiscono l’elenco ufficiale utilizzato per l’assunzione del personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario all’interno delle scuole statali italiane. 

Si tratta di un sistema di reclutamento fondamentale che regola l’assegnazione sia degli incarichi a tempo determinato (supplenze) sia di quelli a tempo indeterminato (immissioni in ruolo), garantendo il corretto funzionamento dei servizi scolastici. 

Il meccanismo si basa su un sistema di punteggio attraverso il quale i candidati vengono inseriti in una classifica basata sui titoli di studio, sulle qualifiche professionali e sul servizio prestato. 

Quando una scuola necessita di coprire un posto vacante, attinge a queste graduatorie secondo l’ordine di posizionamento. 

Questo processo, disciplinato da specifici decreti ministeriali, assicura trasparenza e uniformità nelle procedure di assunzione su tutto il territorio nazionale, e rende le graduatorie il canale di accesso primario per lavorare nella scuola con ruoli non di insegnamento.

Assistente amministrativo al lavoro al pc

Il ruolo del Personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario nella scuola italiana

Il Personale ATA svolge un insieme di funzioni vitali che sostengono l’intera struttura organizzativa della scuola italiana e ne permettono l’ordinato svolgimento delle attività quotidiane. 

Il personale Amministrativo, operante nelle segreterie, si occupa della gestione burocratica, contabile e documentale dell’istituto, curando le pratiche degli studenti, i rapporti con le famiglie e l’amministrazione generale. 

Il personale Tecnico, invece, è indispensabile negli istituti secondari di secondo grado, dove fornisce supporto qualificato nella gestione e manutenzione dei laboratori e delle attrezzature specifiche per le materie di indirizzo. 

Infine, il personale Ausiliario, comunemente noto come Collaboratori scolastici, ha il compito di garantire la pulizia, la sorveglianza e l’accoglienza all’interno degli edifici, contribuendo a creare un ambiente sicuro, funzionale e idoneo per studenti e docenti. 

Tutte insieme, queste figure professionali costituiscono la spina dorsale invisibile ma essenziale di ogni istituto scolastico.

Il meccanismo delle graduatorie per le supplenze e i ruoli a tempo indeterminato

Il meccanismo delle Graduatorie ATA è il perno attorno al quale ruota l’assegnazione degli incarichi al personale non docente, sia per le supplenze a tempo determinato sia per le immissioni in ruolo. 

Per le necessità temporanee, come la sostituzione di personale assente, i dirigenti scolastici attingono direttamente dalle graduatorie d’istituto, scorrendo la lista in ordine di punteggio per conferire contratti di breve o lunga durata. 

Questo sistema garantisce una copertura rapida e trasparente delle posizioni vacanti. 

Per i ruoli a tempo indeterminato, la procedura è più strutturata e avviene su base annuale. 

Una quota dei posti disponibili a livello provinciale viene destinata alle immissioni in ruolo, in modo da offrire una stabilizzazione ai candidati che occupano le posizioni più alte nelle graduatorie provinciali permanenti (Prima Fascia). 

In entrambi i casi, le graduatorie funzionano come un sistema meritocratico che regola l’accesso e la progressione di carriera nel comparto ATA.

Personale ATA e Dirigente scolastico in corile

Differenza tra graduatorie di circolo e d’istituto e graduatorie provinciali

Nel sistema di reclutamento del Personale ATA, è essenziale comprendere la differenza tra le graduatorie provinciali e quelle di circolo e d’istituto, poiché rispondono a scopi diversi. 

Le Graduatorie Provinciali, in particolare la Graduatoria Permanente dei 24 mesi (Prima Fascia), sono utilizzate per l’assegnazione dei ruoli a tempo indeterminato e delle supplenze annuali (fino al 31 agosto o 30 giugno). 

Queste liste, gestite a livello provinciale, determinano la stabilizzazione del personale. 

Le Graduatorie di Circolo e d’Istituto di Terza fascia, invece, sono gli elenchi in possesso di ogni singola scuola e vengono utilizzate dai dirigenti scolastici per coprire le supplenze brevi e temporanee, come le assenze per malattia o altri permessi. 

Queste liste derivano dalle graduatorie provinciali di Terza Fascia, dove gli aspiranti scelgono un massimo di 30 istituti in cui essere inseriti. 

In sintesi, la graduatoria provinciale definisce l’accesso ai contratti annuali e di ruolo, mentre quella di Terza fascia risponde alle esigenze operative immediate delle singole scuole.

Le Tipologie di Graduatorie ATA: Prima, Seconda e Terza Fascia

Il sistema di reclutamento del Personale ATA è articolato in diverse fasce, ciascuna con requisiti e finalità specifiche che determinano la priorità nell’assegnazione degli incarichi.

La Prima Fascia, nota anche come Graduatoria Permanente dei 24 mesi o più semplicemente Graduatoria ATA 24 mesi, è riservata al personale con almeno due anni di servizio e rappresenta il canale principale per le immissioni in ruolo e le supplenze annuali.

Segue la Seconda Fascia, una graduatoria provinciale ad esaurimento in cui sono inseriti candidati che, pur non avendo i 24 mesi di servizio, erano inclusi in precedenti elenchi specifici ormai chiusi.

Infine, la Terza Fascia è la porta d’accesso per i nuovi aspiranti; si tratta di una graduatoria, aggiornata periodicamente, aperta a chi possiede i titoli di studio richiesti ma non ha ancora maturato l’esperienza necessaria per la Prima Fascia. Da questa lista le scuole attingono per le supplenze brevi e temporanee. 

aspiranti personale ATA consultano graduatorie in bacheca

Graduatorie di Prima Fascia (Graduatorie ATA 24 mesi)

Le Graduatorie di Prima Fascia, conosciute anche come Graduatorie ATA 24 mesi, rappresentano il vertice del sistema di reclutamento per il Personale ATA e costituiscono il canale prioritario per la stabilizzazione lavorativa. 

L’accesso a questa graduatoria è riservato esclusivamente a coloro che hanno già maturato un’esperienza significativa, ovvero almeno 24 mesi di servizio (anche non continuativi) presso le scuole statali, nello stesso profilo professionale per cui si concorre. 

Questi elenchi vengono aggiornati annualmente attraverso una procedura specifica, spesso definita “Concorso ATA 24 mesi“, che consente sia nuovi inserimenti sia l’aggiornamento del punteggio per chi è già presente. 

Essere inseriti in Prima Fascia è l’obiettivo principale per molti lavoratori del comparto, poiché da questa graduatoria si attinge con priorità assoluta per le immissioni in ruolo e per l’assegnazione delle supplenze annuali con scadenza al 31 agosto o al 30 giugno.

Requisiti di accesso: l’importanza dei 24 mesi di servizio

Il requisito fondamentale e imprescindibile per l’accesso alla Graduatoria Permanente di Prima Fascia è l’aver maturato almeno 24 mesi di servizio. 

Questo criterio selettivo è il vero e proprio spartiacque che distingue il personale con una consolidata esperienza da quello di nuovo ingresso. 

Nello specifico, il servizio deve essere stato prestato in scuole statali, per il medesimo profilo professionale per il quale si richiede l’inserimento, e può essere stato accumulato anche in modo non continuativo nel corso di più anni scolastici. 

È importante precisare che, ai fini del calcolo, i 24 mesi corrispondono a un totale di 23 mesi e 16 giorni di servizio effettivo

Il possesso di questo requisito non solo abilita alla presentazione della domanda per la Prima Fascia, ma testimonia anche una conoscenza diretta del contesto scolastico e giustifica, di conseguenza, la priorità accordata a questi candidati per la copertura dei posti a tempo indeterminato e delle supplenze più lunghe.

Da precisare, infine, che il servizio prestato in scuole paritarie, invece, non è valido ai fini del raggiungimento dei 24 mesi necessari per l’inserimento in queste graduatorie, ma può comunque essere valutato ai fini del punteggio.

assistente tecnico in laboratorio con alunni

Graduatorie ATA 24 mesi: Come e quando avviene l’aggiornamento annuale

L’aggiornamento delle Graduatorie Permanenti di Prima Fascia è un appuntamento annuale di grande importanza per il Personale ATA che ambisce alla stabilità. 

La procedura si apre solitamente in primavera, quando il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) pubblica il bando del cosiddetto “Concorso ATA 24 mesi” e apre una finestra temporale precisa per la presentazione delle domande

Durante questo periodo, gli aspiranti hanno una duplice possibilità: chi ha raggiunto il requisito dei 24 mesi di servizio può chiedere il primo inserimento in graduatoria, mentre chi è già inserito ha l’opportunità di aggiornare il proprio punteggio, dichiarando il servizio maturato nell’ultimo anno e gli eventuali nuovi titoli conseguiti. 

La domanda deve essere presentata esclusivamente in modalità telematica, attraverso la piattaforma ministeriale Istanze OnLine (POLIS)

Rispettare le scadenze e compilare correttamente l’istanza è fondamentale per non perdere l’opportunità di migliorare la propria posizione in vista delle future assunzioni.

Validità per le immissioni in ruolo e le supplenze annuali

L’inserimento nella Graduatoria ATA 24 mesi di Prima Fascia assume un’importanza strategica poiché questo elenco è lo strumento esclusivo per l’accesso a contratti di lavoro stabili. 

La sua validità si esplica principalmente in due ambiti

In primo luogo, le immissioni in ruolo: ogni anno, il Ministero autorizza la copertura a tempo indeterminato di una quota dei posti disponibili, attingendo candidati direttamente dalla Graduatoria ATA 24 mesi in base all’ordine di punteggio. 

E questo rappresenta il percorso principale per la stabilizzazione del Personale ATA. 

In secondo luogo, una volta concluse le operazioni di ruolo, la stessa graduatoria viene utilizzata per l’assegnazione delle supplenze annuali, ovvero i contratti a tempo determinato con scadenza al 31 agosto o al 30 giugno. 

Essere posizionati utilmente in Prima Fascia garantisce, quindi, le maggiori opportunità di ottenere incarichi di lunga durata, in modo da consolidare la propria carriera all’interno del sistema scolastico nazionale.

edificio scolastico visto dall'alto

Graduatorie di Seconda Fascia: una panoramica

Le Graduatorie di Seconda Fascia rappresentano una categoria particolare e residuale all’interno del sistema di reclutamento del Personale ATA. 

Si tratta di una graduatoria provinciale a esaurimento, il che significa che non è più possibile effettuare nuovi inserimenti. 

In questi elenchi sono presenti candidati che, in base a normative precedenti, erano stati inclusi per il possesso di specifici titoli o per l’inserimento in precedenti graduatorie, ma che non possedevano il requisito dei 24 mesi di servizio per l’accesso alla Prima Fascia. 

La sua funzione è subordinata sia alla Prima che alla Terza Fascia: viene utilizzata per l’assegnazione di supplenze, principalmente annuali o fino al termine delle attività didattiche, solo dopo l’esaurimento della Prima Fascia e con priorità rispetto alla Terza. 

Con il progressivo assorbimento del personale in essa incluso, questa graduatoria è destinata a scomparire, rendendola di fatto una componente transitoria del sistema.

Chi ne fa parte e perché sono ad esaurimento

In questa fascia sono inseriti candidati che hanno ottenuto l’accesso in virtù di normative ormai superate, rendendola un elenco chiuso e non più aggiornabile con nuovi ingressi. 

Ne fanno parte, ad esempio, gli aspiranti inclusi negli elenchi provinciali per le supplenze compilati prima del 2000 o coloro che possedevano specifici titoli di studio, come diplomi di qualifica, che in passato consentivano l’inserimento. 

La ragione per cui queste graduatorie sono “ad esaurimento” risiede proprio nel cambiamento dei requisiti di accesso al sistema scolastico. 

Le riforme successive hanno, infatti, abrogato le condizioni che permettevano l’inclusione in questa fascia, senza prevedere nuove aperture. 

Di conseguenza, il numero di iscritti può solo diminuire, man mano che i presenti vengono assunti a tempo indeterminato (se acquisiscono i titoli per la Prima Fascia), raggiungono l’età pensionabile o decidono di non essere più parte del sistema.

DSGA in ufficio

Graduatorie ATA di Terza Fascia: il primo passo nel mondo della scuola

Le Graduatorie di Terza Fascia rappresentano il principale canale d’accesso per gli aspiranti che desiderano entrare nel mondo della scuola come Personale ATA senza avere esperienza pregressa. 

Questa graduatoria, aggiornata con un bando su base triennale, è aperta a tutti coloro che sono in possesso dei requisiti richiesti per il profilo professionale desiderato.

Con la firma del CCNL Istruzione e Ricerca 20219-2021, si è aggiunto come requisito per tutti i profili professionali (ad eccezione del Collaboratore scolastico) anche il possesso della Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale (CIAD), un titolo ormai obbligatorio anche per figure apicali come il DSGA. 

Gli elenchi di Terza Fascia vengono utilizzati dai dirigenti scolastici per l’assegnazione di supplenze brevi e temporanee

Accumulare servizio attraverso questi incarichi è, tra l’altro, l’unica via per maturare i 24 mesi necessari a ottenere, in futuro, l’accesso alla Prima Fascia e ambire alla stabilizzazione.

Requisiti per il primo inserimento: titoli di studio e certificazioni

Per effettuare il primo inserimento nelle Graduatorie ATA di Terza Fascia, gli aspiranti devono possedere requisiti specifici, che includono sia titoli di studio sia certificazioni digitali. 

Il titolo di accesso principale varia in base al profilo professionale: ad esempio, per il Collaboratore Scolastico è sufficiente un diploma di qualifica triennale, mentre per l’Assistente Amministrativo è richiesto il diploma di scuola secondaria di secondo grado. 

Una novità di rilievo, in linea con la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, è , invece, rappresentata dall’introduzione dell’obbligo della Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale (CIAD) come requisito di accesso per tutti i profili professionali (ad eccezione del Collaboratore scolastico). 

Si tratta, nello specifico, di una certificazione che attesta il possesso di competenze digitali di base conformi ai quadri normativi europei, come il DigComp 2.2. 

Affinché sia valida, la CIAD deve essere rilasciata da un ente accreditato presso Accredia. 

Collaboratore scolastico in corridoio

La scelta delle 30 scuole e della provincia

Un passaggio fondamentale e strategico nella compilazione della domanda per le Graduatorie di Terza Fascia del Personale ATA è la scelta della provincia e delle scuole. 

L’aspirante, infatti, deve scegliere un’unica provincia sul territorio nazionale in cui desidera essere inserito e lavorare. 

Questa decisione è vincolante per l’intero triennio di validità delle graduatorie e determina l’ambito territoriale da cui potranno pervenire le proposte di supplenza. 

All’interno della provincia selezionata, il candidato è poi chiamato a indicare un massimo di 30 istituzioni scolastiche

L’elenco di queste scuole prescelte andrà a costituire la sua graduatoria d’istituto, ovvero la lista specifica da cui i singoli dirigenti scolastici attingeranno per la copertura delle supplenze brevi e temporanee. 

Validità triennale e l’importanza dell’aggiornamento

Le Graduatorie ATA di Terza Fascia non sono permanenti, ma hanno una validità triennale

Questo significa che, una volta pubblicate, le posizioni e i punteggi rimangono invariati per tre anni scolastici. 

Al termine di questo periodo, il Ministero dell’Istruzione e del Merito indice un nuovo bando che avvia la procedura di aggiornamento, un momento di fondamentale importanza per tutti gli aspiranti. 

Durante questa finestra temporale, i candidati già inseriti hanno la possibilità di aggiornare il proprio punteggio, dichiarando il servizio svolto nel triennio e i nuovi titoli conseguiti, al fine di migliorare la propria posizione. 

Chi non effettua l’aggiornamento, rischia l’esclusione dalle nuove liste

L’aggiornamento rappresenta, inoltre, la porta d’accesso per i nuovi inserimenti

alunni in segreteria scolastica

Come Inserirsi e Aggiornare la Propria Posizione nelle Graduatorie ATA

L’inserimento e l’aggiornamento della propria posizione nelle Graduatorie ATA sono processi regolati da specifiche procedure ministeriali che richiedono attenzione a scadenze e modalità telematiche. 

Per chi si affaccia per la prima volta a questo mondo, il primo inserimento avviene tramite la partecipazione al bando di aggiornamento della Terza Fascia, che ha validità triennale. 

Per chi è già inserito, invece, l’aggiornamento periodico della propria posizione è un passo cruciale per progredire in graduatoria, attraverso la valutazione di nuovo servizio e titoli aggiuntivi. 

Entrambe le procedure, sia per la Prima Fascia (con aggiornamento annuale) che per la Terza, si svolgono ormai in modalità esclusivamente telematica

Le istanze devono essere inoltrate attraverso il Portale Unico del Reclutamento (inPA) o la piattaforma ministeriale Istanze OnLine (POLIS), rispettando rigorosamente i termini previsti dai relativi bandi.

La procedura di primo inserimento in Terza Fascia

La procedura per il primo inserimento nelle Graduatorie di Terza Fascia del Personale ATA è un processo interamente digitalizzato, che si avvia con la pubblicazione di un apposito bando da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito. 

Gli aspiranti devono, innanzitutto, attendere l’uscita del decreto, che definisce i requisiti e la finestra temporale per la presentazione delle candidature, che ha solitamente una durata di circa un mese. 

Per accedere alla procedura, è indispensabile essere in possesso di credenziali di identità digitale, come SPID o CIE. 

La domanda deve essere compilata e inoltrata esclusivamente in modalità telematica, attraverso il portale unico del reclutamento InPA o la piattaforma ministeriale Istanze OnLine. 

All’interno dell’istanza, il candidato dovrà dichiarare i propri titoli di studio e di servizio, eventuali certificazioni e scegliere la provincia e le 30 scuole in cui desidera essere inserito, prestando la massima attenzione a rispettare la data di scadenza.

docente in segreteria scolastica

I bandi di concorso: dove trovarli e come leggerli

Il reperimento e la corretta interpretazione dei bandi di concorso sono il primo passo operativo per partecipare alle selezioni del Personale ATA. 

I decreti ufficiali vengono pubblicati su canali istituzionali e la loro consultazione è fondamentale. 

I luoghi principali dove trovarli sono il sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), il Portale Unico del Reclutamento (inPA) e i siti web degli Uffici Scolastici Regionali (USR), nonché il sito de “La Scuola Oggi”.  

Per leggere un bando in modo efficace, è essenziale concentrarsi su alcuni punti chiave

  • i requisiti di accesso, per verificare di possedere tutti i titoli richiesti; 
  • le modalità di presentazione della domanda, che descrivono la procedura telematica da seguire; 
  • le scadenze per l’invio dell’istanza, che sono perentorie e non ammettono deroghe; 
  • infine, le tabelle di valutazione dei titoli allegate, che specificano in dettaglio i punteggi assegnati per ogni qualifica e servizio e sono cruciali per calcolare la propria posizione.

La compilazione della domanda passo dopo passo

La compilazione della domanda di inserimento o aggiornamento per il Personale ATA segue una procedura standardizzata e interamente telematica.

Il primo passo consiste nell’accedere alla piattaforma indicata dal bando, come il portale InPA o Istanze OnLine, utilizzando le proprie credenziali digitali SPID o CIE.

Una volta dentro, l’aspirante deve selezionare l’istanza corretta e procedere con l’inserimento dei dati richiesti, che solitamente sono suddivisi in diverse sezioni: dati anagrafici, titoli di accesso e altri titoli culturali e di servizio. 

È di fondamentale importanza dichiarare con la massima precisione ogni titolo posseduto e ogni periodo di servizio svolto, poiché errori o omissioni possono compromettere la valutazione del punteggio o persino portare all’esclusione. 

Successivamente, si procede con la scelta della provincia e delle 30 istituzioni scolastiche. 

Prima di inoltrare definitivamente la domanda, è consigliabile scaricare la bozza in formato PDF per un controllo finale. 

L’ultimo click finalizza l’invio, che va effettuato tassativamente entro i termini di scadenza.

edificio scolastico

L’aggiornamento delle Graduatorie di Prima e Terza Fascia

L’aggiornamento delle graduatorie rappresenta un momento fondamentale per il Personale ATA, ma segue tempistiche e logiche differenti a seconda della fascia di appartenenza. 

Per la Prima Fascia, l’aggiornamento ha una cadenza annuale e permette ai candidati già inseriti di incrementare il proprio punteggio con il servizio e i titoli conseguiti nell’ultimo anno, oltre a consentire il primo inserimento a chi ha appena raggiunto i 24 mesi di servizio. 

Ben diversa è la procedura per la Terza Fascia, il cui aggiornamento avviene su base triennale

Questo evento coinvolge una platea molto più vasta di aspiranti, poiché non solo permette a chi è già in lista di aggiornare il punteggio maturato nel triennio, ma riapre le porte a migliaia di nuovi inserimenti. 

In entrambi i casi, l’obiettivo è permettere una ricalibrazione delle posizioni basata sull’esperienza e la formazione acquisite, un passo essenziale per migliorare le proprie opportunità di impiego.

Scadenze e finestre temporali da non perdere

Il rispetto delle scadenze è un elemento non negoziabile nelle procedure di inserimento e aggiornamento delle Graduatorie ATA. 

Ogni bando ministeriale stabilisce una precisa finestra temporale, solitamente di circa 30 giorni, entro la quale gli aspiranti devono inoltrare la propria domanda in modalità telematica. 

Perdere questa scadenza, anche solo per un’ora, significa perdere l’opportunità di partecipare per l’intero periodo di validità delle graduatorie (annuale per la Prima Fascia, triennale per la Terza). 

Per non mancare questi appuntamenti, è indispensabile monitorare costantemente i canali ufficiali, come il sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) e il portale InPA, nonché le riviste di informazione scolastica specializzate come la nostra. 

La mancata presentazione della domanda di aggiornamento comporta la permanenza in graduatoria con il punteggio precedente, senza poter valorizzare nuovi titoli o servizi, mentre per un nuovo inserimento significa dover attendere il bando successivo e ritardare ulteriormente le proprie opportunità lavorative.

Personale ATA davanti all'ingresso della scuola

Dichiarare nuovi titoli e servizi per aumentare il punteggio

L’aggiornamento delle graduatorie è l’occasione strategica per migliorare la propria posizione attraverso la dichiarazione di nuovi titoli e servizi, con l’obiettivo di aumentare il punteggio

Durante la finestra temporale definita dal bando, i candidati devono inserire nell’istanza online tutto il servizio accumulato dal precedente aggiornamento. 

È fondamentale non omettere alcun periodo, poiché anche frazioni di giorni contribuiscono al calcolo finale; la mancata dichiarazione di tutti gli anni di servizio valutabili è, infatti, un errore comune da evitare. 

Oltre al servizio, è possibile dichiarare nuovi titoli culturali e professionali conseguiti entro la data di scadenza della domanda. 

Tra questi rientrano, ad esempio, ulteriori titoli accademici, qualifiche professionali e certificazioni informatiche o linguistiche, che le tabelle di valutazione dei titoli riconoscono con un punteggio specifico. 

Una dichiarazione accurata e completa è, pertanto, essenziale per massimizzare le proprie possibilità di ottenere un incarico.

La scelta delle sedi: Cos’è e come si compila l’Allegato G

La procedura di scelta delle sedi, storicamente associata alla compilazione del cosiddetto Allegato G, è un passaggio distinto e successivo rispetto all’inserimento in graduatoria, che riguarda principalmente i candidati inseriti in Prima Fascia (ATA 24 mesi). 

Questa fase si svolge solitamente durante l’estate e ha lo scopo di raccogliere le preferenze degli aspiranti per l’assegnazione delle supplenze annuali (con scadenza al 30 giugno o 31 agosto) che vengono gestite a livello centralizzato dall’Ufficio Scolastico Provinciale. 

Attraverso un’apposita istanza online sulla piattaforma ministeriale, i candidati esprimono un ordine di preferenza tra le istituzioni scolastiche disponibili nella propria provincia. 

È importante non confondere questa procedura con la scelta delle 30 scuole effettuata all’atto dell’aggiornamento della Terza Fascia, che serve invece ai singoli istituti per il conferimento delle supplenze brevi e temporanee.

Calcolo del Punteggio nelle Graduatorie ATA: Una Guida Pratica

Il calcolo del punteggio è un’operazione determinante per definire la propria posizione nelle Graduatorie ATA, poiché da esso dipende la probabilità di ottenere un incarico. 

Il punteggio finale è il risultato della somma di diverse componenti, regolamentate in maniera dettagliata dalle apposite tabelle di valutazione dei titoli, allegate a ogni bando di concorso. 

Queste tabelle, simili a quelle previste per altre procedure concorsuali come il Concorso PNRR2, assegnano un valore specifico a ogni elemento valutabile. 

Le principali macro-aree che contribuiscono al punteggio complessivo sono tre

  • il titolo di accesso richiesto per il profilo specifico; 
  • gli altri titoli culturali e professionali, che includono ulteriori lauree, master e certificazioni; 
  • il servizio prestato presso le istituzioni scolastiche. 

Comprendere come viene calcolato ogni punto è fondamentale per ogni aspirante, sia per verificare la correttezza della propria valutazione sia per pianificare strategicamente quali titoli conseguire al fine di migliorare il proprio posizionamento.

edificio scolastico

La valutazione dei titoli di studio: diplomi e lauree

Il punteggio derivante dai titoli di studio è una componente essenziale nel calcolo della propria posizione nelle Graduatorie ATA e si basa principalmente sulla valutazione del titolo di accesso e di eventuali titoli aggiuntivi. 

Per il titolo di accesso, ovvero il diploma o la laurea richiesti per un determinato profilo, il punteggio è generalmente calcolato in base al voto finale

Oltre al titolo di accesso, anche il possesso di ulteriori lauree o diplomi rispetto a quello utilizzato per l’ammissione contribuisce ad aumentare il punteggio. 

Ogni titolo aggiuntivo viene valutato con un punteggio fisso, come stabilito dalle tabelle di valutazione ministeriali. 

È, pertanto, fondamentale consultare gli allegati specifici del bando ATA per conoscere l’esatto valore attribuito a ogni titolo di studio.

Il peso del servizio: come si calcolano i mesi di supplenza

Il servizio prestato nelle scuole rappresenta la componente che più di ogni altra contribuisce ad incrementare il punteggio nelle Graduatorie ATA. 

Il calcolo si basa su una valutazione precisa dei giorni di supplenza maturati che segue criteri specifici che variano in base alla natura dell’istituto e al tipo di impiego. 

Per il servizio svolto presso le scuole statali, viene attribuito un punteggio di 0,50 punti per ogni mese di lavoro o per una frazione superiore a 15 giorni, fino a un tetto massimo di 6 punti per ciascun anno scolastico. 

Una distinzione fondamentale riguarda il servizio prestato nelle scuole paritarie, il cui valore è esattamente la metà: 0,25 punti al mese, per un massimo di 3 punti annuali. 

Esistono, inoltre, valutazioni specifiche per altre tipologie di servizi, come quelli resi presso enti locali o in altre amministrazioni statali, ai quali le tabelle ministeriali assegnano punteggi inferiori e differenziati: 

CATEGORIA DI SERVIZIOPUNTEGGIO
Scuole statali dell’Infanzia, Primarie e Secondarie (punteggio intero)0,50 punti per ogni mese o frazione di mese superiore a 15 giorni, fino ad un massimo di 6 punti per ogni anno scolastico
Scuole paritarie dell’Infanzia, Primarie e Secondarie (punteggio dimezzato)0,25 punti per ogni mese o frazione di mese superiore a 15 giorni, fino ad un massimo di 3 punti per ogni anno scolastico
Altri servizi in scuole statali inclusi insegnamenti nei corsi C.R.A.C.I.S., servizi con enti locali e servizio come modello vivente (Assistente Amministrativo, Assistente tecnico, Cuoco, Infermiere)0,10 punti per ogni mese o frazione superiore a 15 giorni (massimo 1,20 punti per anno scolastico)
Altri servizi in scuole statali inclusi insegnamenti nei corsi C.R.A.C.I.S., servizi con enti locali e servizio come modello vivente (Guardarobiere, Operatore dei servizi agrari, Collaboratore scolastico, Operatore scolastico)0,15 punti per ogni mese o frazione superiore a 15 giorni (massimo 1,80 punti per anno scolastico)
Altri servizi in scuole paritariePunteggio dimezzato rispetto alle scuole statali
Servizi presso amministrazioni statali e enti locali0,05 punti per ogni mese o frazione superiore a 15 giorni (massimo 0,60 punti per anno scolastico)
Servizio per il profilo di infermiere nei convitti annessi a istituti tecnici e professionali, convitti nazionali e educandati femminili0,50 punti per ogni mese o frazione superiore a 15 giorni, fino ad un massimo di 6 punti per ogni anno scolastico

Titoli aggiuntivi che aumentano il punteggio

Oltre al servizio e al titolo di accesso, il punteggio nelle Graduatorie ATA di terza fascia può essere incrementato attraverso il conseguimento di specifici titoli culturali e professionali, le cui valutazioni sono definite nelle tabelle ministeriali allegate al bando. 

Tra i più rilevanti figurano le Certificazioni informatiche e digitali, che attestano le competenze nell’uso delle nuove tecnologie e che garantisco 0,25 punti nell’ambito delle Graduatorie ATA di terza fascia.  

Un altro titolo significativo, in particolare per il profilo di Assistente Amministrativo, è l’attestato di addestramento professionale per la dattilografia

Inoltre, il possesso di un diploma di laurea (in aggiunta al diploma di accesso) garantisce un punteggio ulteriore. 

Anche l’idoneità conseguita in precedenti concorsi pubblici per esami, specifici per il profilo per cui si concorre, contribuisce ad aumentare la propria valutazione. 

È, pertanto, fondamentale valutare strategicamente quali titoli conseguire per migliorare la propria posizione in graduatoria.

CERTIFICAZIONE/CORSOPROFILIPUNTEGGIO
Pekit ExpertAssistente Amministrativo, Assistente tecnico, Cuoco, Infermiere, Operatore dei servizi agrari, Collaboratore scolastico, Operatore scolastico0,25 punti
Eipass 7 Moduli UserAssistente Amministrativo, Assistente tecnico, Cuoco, Infermiere, Operatore dei servizi agrari, Collaboratore scolastico, Operatore scolastico0,25 punti
Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale (CIAD)N/A (Titolo di accesso)Non incide sul punteggio
Corso di DattilografiaAssistente amministrativo1 punto
Corsi socio-assistenziali, socio-sanitari e qualifiche di operatore assistenza educativa ai disabiliCollaboratore scolastico, Operatore scolastico1 punto

Certificazioni informatiche e digitali 

In un contesto scolastico sempre più orientato alla transizione digitale, come delineato dal PNRR con il progetto “Scuola Futura”, le Certificazioni informatiche e digitali hanno assunto un ruolo imprescindibile per il Personale ATA, evolvendo da semplice titolo valutabile a vero e proprio requisito di accesso. 

L’esempio più significativo è l’introduzione della CIAD (Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale), divenuta obbligatoria per l’accesso a diverse procedure, come l’aggiornamento delle Graduatorie ATA e il concorso per DSGA. 

Si tratta, più nel dettaglio, di una certificazione attestante il possesso di competenze digitali di base in linea con i quadri europei come il DigComp 2.2 e che, per essere valida, deve essere rilasciata da un organismo accreditato presso Accredia

Oltre alla CIAD come titolo di accesso, altre Certificazioni informatiche possono essere comunque valutate per aumentare il punteggio, a condizione che siano state rilasciate da enti accreditati.

Il loro possesso, al di là del valore formale, è garanzia di una maggiore competenza e di un’efficienza operativa indispensabile per affrontare le mansioni quotidiane in un’amministrazione moderna.

Qualifiche professionali (Corso Segretario Coordinatore Amministrativo)

Nel sistema di valutazione delle Graduatorie ATA, le qualifiche professionali rappresentano un’importante opportunità per acquisire un punteggio aggiuntivo. 

Si tratta di attestati che certificano il possesso di competenze tecnico-pratiche specifiche, pertinenti alle mansioni previste per i diversi profili professionali. 

Un esempio tipico è l’Attestato di Qualifica Professionale conseguito al termine di corsi regionali autorizzati, che deve essere coerente con le aree di competenza del profilo ATA per cui si concorre. 

In particolare, l’attestato di qualifica professionale Segretario Coordinatore Amministrativo, rilasciato ai sensi del D.lgs 13/2013 già articolo 14 della legge n. 845 del 1978, relativo alla trattazione di testi e/o alla gestione dell’amministrazione tramite strumenti di videoscrittura o informatici, vale 1,5 punti per il profilo di Assistente amministrativo. 

Corso OSA (Operatore Socio Assistenziale)

Il corso per Operatore Socio Assistenziale (OSA) è un percorso formativo che rilascia una qualifica nel campo dell’assistenza alla persona

Nell’ambito delle Graduatorie ATA di terza fascia, questo titolo assume una valenza specifica e non universale. 

La qualifica OSA, infatti, viene valutata e attribuisce un punteggio aggiuntivo esclusivamente per il profilo di Collaboratore Scolastico (1 punto)

La ragione di questa specificità risiede nella coerenza tra le competenze attestate dal corso e le mansioni che il collaboratore scolastico può essere chiamato a svolgere, in particolare nell’assistenza di base e nella vigilanza degli alunni con disabilità. 

Per tutti gli altri profili, come l’Assistente Amministrativo o l’Assistente Tecnico, il possesso della qualifica OSA non è, invece, riconosciuto ai fini del punteggio, poiché le competenze certificate non sono considerate pertinenti alle funzioni previste da tali ruoli.

Corso Opi (Operatore dell’Infanzia)

Il corso per OPI (Operatore per l’Infanzia) è un percorso formativo che qualifica professionisti specializzati nella cura, nell’educazione e nell’animazione di bambini nella fascia d’età prescolare. 

All’interno delle Graduatorie ATA di terza fascia, l’utilità di questo titolo ai fini del punteggio è, tuttavia, molto specifica. La qualifica di Operatore per l’Infanzia viene, infatti, riconosciuta e valutata esclusivamente per il profilo di Collaboratore Scolastico (1 punto)

Questa valutazione positiva deriva dalla pertinenza delle competenze acquisite con le mansioni di assistenza e sorveglianza degli alunni, specialmente nei contesti della scuola dell’Infanzia e Primaria. 

Per gli altri profili professionali del personale ATA, come l’Assistente Amministrativo, l’Assistente Tecnico o il Cuoco, il titolo OPI non attribuisce alcun punteggio, in quanto le abilità che certifica non sono considerate attinenti alle funzioni previste da tali ruoli.

Corso ASACOM

Il corso per ASACOM (Assistente all’Autonomia e alla Comunicazione) forma una figura professionale altamente specializzata, il cui compito è facilitare l’integrazione e la comunicazione degli alunni con disabilità sensoriali, psicofisiche o che presentano disturbi dello spettro autistico. 

Nell’ambito delle Graduatorie ATA di terza fascia, il valore di questo titolo è strettamente circoscritto. 

La qualifica ASACOM, infatti, viene riconosciuta e attribuisce un punteggio aggiuntivo esclusivamente per il profilo di Collaboratore Scolastico (1 punto)

La pertinenza di questa valutazione risiede nella natura stessa delle mansioni del Collaboratore scolastico, che può essere chiamato a fornire supporto diretto agli studenti con bisogni speciali. 

Le competenze acquisite nel corso ASACOM sono, quindi, considerate un arricchimento qualificante per tale ruolo. Per gli altri profili professionali ATA, la cui attività non prevede l’assistenza diretta alla persona, il titolo non conferisce alcun punteggio.

Idoneità in precedenti concorsi

Il superamento di un precedente concorso pubblico rappresenta un titolo di merito che viene riconosciuto e valutato ai fini del punteggio nelle Graduatorie ATA. 

Per essere considerato valido, tuttavia, devono essere rispettate alcune condizioni precise. Il candidato deve aver conseguito l’idoneità in un concorso pubblico per esami specifico per il medesimo profilo professionale per il quale si presenta ora in graduatoria. 

Inoltre, è fondamentale che la relativa graduatoria di merito sia stata ufficialmente pubblicata e approvata prima della data di scadenza per la presentazione della domanda di aggiornamento. 

Il completamento di tutte le prove di un concorso ordinario per lo stesso profilo assegna, infatti, un punteggio aggiuntivo. 

Questo titolo premia l’esperienza e la competenza dimostrate attraverso il superamento di una selezione formale e valorizza il profilo del candidato.

Strumenti e tabelle ministeriali per un calcolo preciso

Per un calcolo preciso del proprio punteggio nelle Graduatorie ATA, è indispensabile fare riferimento esclusivo agli strumenti ufficiali emanati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. 

Il documento fondamentale è la tabella di valutazione dei titoli, che costituisce sempre un allegato parte integrante del bando di concorso che disciplina l’aggiornamento delle graduatorie. 

Queste tabelle, simili a quelle previste per altre procedure selettive del comparto scuola, elencano in modo analitico ogni singolo titolo valutabile (di studio, professionale, di servizio) e il punteggio esatto ad esso associato. 

È essenziale consultare sempre la versione più recente di questi allegati, poiché i criteri di valutazione possono subire modifiche a ogni nuovo bando. 

Gli aspiranti possono reperire i decreti e le relative tabelle sul sito istituzionale del Ministero e sul portale InPA. 

L’utilizzo di questi documenti ufficiali è l’unico modo per garantire una corretta e attendibile autovalutazione del proprio punteggio.

Profili Professionali del Personale ATA: Quali sono e cosa fanno

Con l’acronimo “Personale ATA” si identifica un insieme eterogeneo di figure non docenti, i cui profili professionali sono indispensabili per il corretto funzionamento di ogni istituto scolastico. 

Queste figure si suddividono in diverse aree, ciascuna con mansioni e responsabilità specifiche

Nello specifico, con la firma definitiva del CCNL del comparto Istruzione e Ricerca 2019-2021, la classificazione dei profili professionali del Personale ATA è stata profondamente riorganizzata. 

La nuova struttura abbandona la precedente suddivisione e introduce un sistema basato su quattro aree di competenza principali

La prima è l’Area dei Collaboratori, che include la figura del collaboratore scolastico. 

Segue la nuova Area degli Operatori, creata per valorizzare figure con mansioni aggiuntive. 

Vi è poi l’Area degli Assistenti, che comprende i ruoli tradizionali dell’Assistente Amministrativo e dell’Assistente Tecnico.

Infine, è stata istituita l’Area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione, destinata a ruoli di maggiore responsabilità e che include, ad esempio, la figura del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA). 

Nel dettaglio:

AREARUOLI
CollaboratoriCollaboratore scolastico
OperatoriOperatore scolastico Operatore dei servizi agrari
AssistentiAssistente amministrativoAssistente tecnico Cuoco Guardarobiere Infermiere
Funzionari ed Elevata qualificazioneDirettore dei servizi generali ed amministrativi (DSGA)

Alcune modifiche hanno, tuttavia, interessato anche i requisiti di accesso:

RUOLOREQUISITI
Assistente amministrativoDiploma di scuola secondaria di secondo grado; Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale.
Assistente tecnicoDiploma di scuola secondaria di secondo grado, rispetto allo specifico settore professionale; Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale.
Collaboratore scolasticoDiploma di qualifica triennale, rilasciato da un istituto professionale oppure “Certificato di competenze” relativo al primo triennio di studio di cui al d.lgs.61 del 2017.
CuocoDiploma di scuola secondaria di secondo grado, con qualifica di tecnico dei servizi di ristorazione, settore cucina; Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale.
GuardarobiereDiploma di qualifica professionale di operatore di moda; o Diploma di scuola secondaria di secondo grado “Sistema Moda”; Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale.
InfermiereLaurea in Scienze infermieristiche o titolo equivalente; Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale.
Operatore scolasticoAttestato di qualifica professionale di operatore dei servizi sociali; diploma di qualifica triennale, rilasciato da un istituto o “Certificato di competenze” relativo al primo triennio di studio di cui al d.lgs.61 del 2017; Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale.  
Operatore dei servizi agrariAttestato di qualifica professionale di operatore agrituristico o agro industriale o agro ambientale o agroalimentare o equipollenti; Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale.

Area dei Collaboratori:

Collaboratore Scolastico 

Il Collaboratore Scolastico (CS) è la figura professionale che costituisce la base dell’Area dei Collaboratori ed è la più numerosa all’interno del Personale ATA. 

Le sue mansioni sono polifunzionali e di grande importanza per la vita quotidiana di ogni istituto. 

Il suo ruolo principale riguarda l’accoglienza e la sorveglianza degli alunni, il controllo degli ingressi e delle uscite, e la vigilanza nei corridoi e nelle aree comuni per garantire un ambiente sicuro. 

A questo si affianca la responsabilità della pulizia e del decoro degli ambienti scolastici, dalle aule ai servizi igienici, e la piccola manutenzione ordinaria. 

Inoltre, il Collaboratore scolastico fornisce supporto operativo alla didattica e al personale docente ed è, a tutti gli effetti, una figura di riferimento essenziale per la comunità scolastica.

Area degli Operatori:

Operatore Scolastico 

L’Operatore Scolastico è una nuova figura professionale introdotta dal CCNL 2019-2021, collocata nell’Area degli Operatori, un livello intermedio tra i collaboratori e gli assistenti. 

Questo profilo svolge tutte le mansioni di base del Collaboratore Scolastico, come la pulizia, la vigilanza e l’accoglienza, ma se ne differenzia per l’aggiunta di compiti che richiedono maggiori competenze e autonomia

La differenza principale risiede, infatti, nell’assistenza agli alunni con disabilità: l’Operatore scolastico non si limita al supporto materiale, ma è chiamato a fornire un’assistenza più qualificata per favorirne l’autonomia e la comunicazione. 

Inoltre, è incaricato di collaborare con i servizi tecnici e amministrativi, occupandosi di attività come la custodia e la gestione del materiale didattico, tecnico e informatico.

Operatore dei Servizi Agrari

L’Operatore dei Servizi Agrari è una figura professionale specifica del Personale ATA, collocata nella nuova Area degli Operatori, la cui presenza è esclusiva degli istituti tecnici e professionali con indirizzo agrario e delle scuole dotate di un’azienda agraria annessa. 

Questo ruolo è eminentemente pratico e richiede competenze specifiche nella gestione delle attività agricole

Le sue mansioni principali includono la preparazione dei terreni, la semina, la coltivazione e la raccolta dei prodotti agricoli, nonché la cura del bestiame, qualora presente. 

L’Operatore si occupa, inoltre, della manutenzione ordinaria delle attrezzature e dei macchinari agricoli in dotazione all’istituto. 

Fondamentale è anche il suo ruolo di supporto alle attività didattiche, poiché collabora attivamente con i docenti e gli assistenti tecnici durante le esercitazioni pratiche degli studenti nei campi, nelle serre e nei laboratori.

Area degli Assistenti:

Assistente Amministrativo 

L’Assistente Amministrativo (AA) è la figura cardine della segreteria scolastica e appartiene all’Area degli Assistenti secondo la nuova classificazione del Personale ATA. 

Le sue mansioni sono cruciali per il corretto funzionamento burocratico e gestionale di ogni istituto. 

L’AA si occupa della gestione delle pratiche relative agli alunni, come le iscrizioni e il rilascio di certificati, e di quelle inerenti al personale docente e ATA, quali contratti e assenze. 

Svolge, inoltre, compiti di natura contabile, collaborando con il DSGA nella preparazione del bilancio, nella gestione degli ordini e nell’inventario dei beni. 

Essendo il primo punto di contatto con l’utenza, gestisce le comunicazioni con le famiglie e con i fornitori. 

Per questo ruolo sono richieste precisione, conoscenza della normativa scolastica e, oggi più che mai, elevate competenze digitali.

Assistente Tecnico

L’Assistente Tecnico (AT) è una figura professionale specializzata, inquadrata nell’Area degli Assistenti, la cui presenza è fondamentale nelle scuole secondarie di secondo grado, in particolare negli istituti tecnici e professionali. 

Il suo ruolo è interamente dedicato alla gestione e al funzionamento dei laboratori scolastici

Le sue mansioni principali includono la preparazione e la manutenzione delle attrezzature e del materiale necessari per le esercitazioni pratiche, al fine di garantire che tutto sia pronto e sicuro per l’uso da parte di docenti e studenti. 

Durante le attività didattiche laboratoriali, l’Assistente Tecnico fornisce un supporto diretto al docente, assistendo gli alunni nell’utilizzo corretto degli strumenti e delle macchine. 

Si occupa, inoltre, della gestione del magazzino, tenendo l’inventario dei materiali di consumo e segnalando la necessità di nuovi approvvigionamenti. 

Altre figure professionali: Cuoco, Guardarobiere, Infermiere

Oltre ai profili più diffusi, il Personale ATA comprende figure professionali con competenze settoriali, la cui presenza è legata a specifiche tipologie di istituti come i convitti, gli educandati e le scuole con servizi residenziali. 

Tra queste rientra il Cuoco, che è responsabile della preparazione dei pasti per gli studenti e il personale, della gestione della cucina e del rispetto delle norme igienico-sanitarie. 

Un’altra figura è il Guardarobiere, che si occupa della gestione del guardaroba e della lavanderia, provvedendo al lavaggio, alla stiratura e alla custodia della biancheria e delle divise. 

Infine, l’Infermiere presta servizio di primo soccorso, gestisce l’infermeria dell’istituto e somministra farmaci secondo le prescrizioni mediche. 

Si tratta, a ben vedere, di ruoli essenziali per garantire il benessere e la cura degli studenti in contesti educativi residenziali e semi-residenziali.

Area dei Funzionari ed Elevata qualificazione:

Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA)

Al vertice del Personale ATA, nella nuova Area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione, si colloca la figura del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA). 

Si tratta del responsabile della gestione di tutti i servizi amministrativo-contabili, dei beni e delle risorse della scuola, e del coordinamento dell’intero personale ATA. 

Le sue competenze spaziano dalla contabilità pubblica, poiché gestisce il bilancio scolastico e le spese, al diritto amministrativo e alla legislazione scolastica. 

Lavora in stretta sinergia con il Dirigente Scolastico, assicurando la legittimità e la correttezza di tutti gli atti amministrativi. 

L’accesso a questo ruolo avviene tramite un concorso pubblico molto selettivo, per il quale sono richiesti requisiti specifici, tra cui il possesso di una laurea in ambito giuridico-economico e della Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale (CIAD).

Consultare le Graduatorie ATA: Dalle Provvisorie alle Definitive

Una volta concluse le procedure di presentazione delle domande, il processo di valutazione dei titoli e dei servizi da parte delle autorità scolastiche culmina con la pubblicazione delle graduatorie

Questo avviene in due momenti distinti e successivi: la fase provvisoria e quella definitiva. 

Inizialmente, vengono rese pubbliche le graduatorie provvisorie, che permettono a ogni aspirante di verificare la correttezza del punteggio attribuito e dei dati inseriti. 

Durante un breve periodo di tempo, solitamente dieci giorni, i candidati hanno la possibilità di presentare un reclamo scritto per richiedere la correzione di eventuali errori materiali. 

Esaminati i reclami, le amministrazioni procedono alla pubblicazione delle graduatorie definitive

Queste ultime sono gli elenchi ufficiali e non più modificabili che verranno utilizzati per tutta la loro durata di validità per l’assegnazione delle supplenze e dei ruoli.

Dove trovare le graduatorie pubblicate: i siti degli Uffici Scolastici Provinciali (USP)

Per consultare le Graduatorie ATA, sia provvisorie che definitive, gli aspiranti devono fare riferimento ai canali di comunicazione ufficiali delle amministrazioni scolastiche territoriali. 

Il luogo primario di pubblicazione sono i siti web istituzionali degli Uffici Scolastici di ambito territoriale, noti come Uffici Scolastici Provinciali (USP o AT)

All’interno di questi portali, è solitamente presente una sezione dedicata al personale ATA o un “Albo Pretorio online” dove vengono resi pubblici tutti gli atti, incluse le graduatorie. 

Per quanto riguarda, invece, le Graduatorie di Circolo e d’Istituto (Terza fascia), utilizzate per le supplenze brevi, la pubblicazione avviene sui siti web delle singole istituzioni scolastiche scelte dal candidato in fase di domanda. 

Mentre i decreti e gli avvisi di carattere nazionale sono pubblicati sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito, spetta agli uffici provinciali e alle singole scuole la gestione e la pubblicazione degli elenchi di propria competenza.

Come leggere e interpretare la propria posizione in graduatoria

Una volta individuata la graduatoria di proprio interesse, la sua lettura richiede attenzione a diversi elementi per interpretare correttamente la propria posizione. 

Il primo dato da verificare è, ovviamente, la posizione numerica in elenco, che indica il proprio posto nella classifica. 

Accanto ai dati anagrafici, l’elemento più importante è il punteggio totale, che si consiglia di confrontare con quello calcolato autonomamente per individuare eventuali discrepanze. 

In molte graduatorie, il punteggio è ulteriormente dettagliato per titoli e per servizio, in modo da permettere una verifica più analitica. 

È, inoltre, fondamentale prestare attenzione alle colonne relative ai titoli di preferenza (come il numero di figli a carico) e alle riserve di posti, previste per legge a favore di specifiche categorie. 

A parità di punteggio, infatti, i titoli di preferenza determinano chi precede in graduatoria, mentre le riserve garantiscono una quota di assunzioni dedicate e influenzano in modo significativo le reali possibilità di convocazione.

La differenza tra graduatorie provvisorie e definitive e come fare reclamo

La pubblicazione delle Graduatorie del Personale ATA segue un iter procedurale che tutela il diritto del candidato alla corretta valutazione, basato sulla distinzione tra elenchi provvisori e definitivi. 

La graduatoria provvisoria è il primo elenco ad essere pubblicato e ha lo scopo di permettere a ogni aspirante di controllare la propria posizione e il punteggio assegnato. 

Se un candidato riscontra un errore materiale commesso dall’amministrazione nella valutazione dei titoli o del servizio, ha la facoltà di fare reclamo

Questo deve essere presentato in forma scritta, solitamente entro 10 giorni dalla pubblicazione, all’istituzione scolastica che ha gestito la domanda. 

Una volta esaminati tutti i reclami pervenuti e apportate le dovute rettifiche, l’amministrazione pubblica la graduatoria definitiva

Quest’ultima è l’atto finale e non più appellabile con la procedura del reclamo, ed è quella che verrà utilizzata per le convocazioni.

Domande Frequenti (FAQ) sulle Graduatorie ATA

Cosa fare se non si è in possesso dei 24 mesi per la Prima Fascia?

Chi non è in possesso dei 24 mesi di servizio necessari non può accedere alla Prima Fascia, ma ha come unica e fondamentale alternativa l’inserimento nelle Graduatorie di Terza Fascia, che rappresenta la porta d’accesso al mondo del lavoro per il Personale ATA. La strategia consiste nell’iscriversi in Terza Fascia durante la prima finestra utile, ovvero all’apertura del bando triennale, sulla base dei propri titoli di studio e delle certificazioni. Una volta inseriti, è possibile iniziare ad accettare gli incarichi di supplenza, anche di breve durata, che vengono offerti dalle scuole. Attraverso questi contratti, l’aspirante può progressivamente accumulare il servizio necessario. Una volta raggiunta la soglia dei 24 mesi, potrà finalmente presentare la domanda per l’inserimento in Prima Fascia e concorrere per i ruoli a tempo indeterminato.

È possibile inserirsi in graduatoria senza esperienza lavorativa nella scuola?

Sì, è assolutamente possibile e rappresenta la modalità di accesso più comune per chi si affaccia per la prima volta al mondo della scuola. Le Graduatorie di Terza Fascia del Personale ATA sono state create appositamente per permettere il primo inserimento anche a chi non ha mai prestato servizio. L’accesso a questi elenchi, infatti, non si basa sull’esperienza lavorativa pregressa, ma esclusivamente sul possesso dei titoli richiesti dal bando. I requisiti fondamentali sono il titolo di studio adeguato al profilo per cui si concorre e, ad eccezione del Collaboratore scolastico, la Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale (CIAD). Presentando la domanda durante la finestra temporale dell’aggiornamento triennale, si verrà inseriti in graduatoria con un punteggio calcolato sulla base dei propri titoli, iniziando così il percorso per ottenere incarichi di supplenza.

Cos’è la Messa a Disposizione (MAD) e quando si può inviare per il personale ATA?

La Messa a Disposizione (MAD) per il Personale ATA è una candidatura spontanea e informale che un aspirante può inviare direttamente alle istituzioni scolastiche per dichiarare la propria disponibilità a ricoprire incarichi di supplenza a tempo determinato. Si tratta di uno strumento utile per chiunque possieda i titoli di studio richiesti per i vari profili ATA e desideri proporsi per un impiego. Il momento in cui le scuole ricorrono alle MAD è ben preciso: ciò avviene solo in via residuale, ovvero quando le graduatorie d’istituto ufficiali, sia della scuola stessa sia quelle degli istituti vicini, sono state completamente esaurite e vi è ancora la necessità di coprire un posto vacante. Non essendoci scadenze fisse, la domanda può essere inviata in qualsiasi momento dell’anno, tramite email, PEC o raccomandata, allegando il proprio curriculum vitae.

Quali sono le prossime scadenze per l’aggiornamento delle graduatorie ATA?

Considerata la data attuale, è fondamentale distinguere le scadenze per le diverse fasce delle graduatorie del Personale ATA, poiché seguono tempistiche differenti:
Graduatoria di Prima Fascia (24 mesi): l’aggiornamento di questa graduatoria avviene con cadenza annuale, solitamente in primavera. Poiché la finestra temporale per l’anno scolastico 2025/2026 si è conclusa, la prossima scadenza utile per l’aggiornamento o il nuovo inserimento in questa fascia è prevista per la primavera del 2026;
Graduatoria di Terza Fascia: questa graduatoria ha una validità triennale. L’ultimo aggiornamento si è tenuto nel 2024. Di conseguenza, la prossima grande riapertura per i nuovi inserimenti e per l’aggiornamento di tutti i profili è attesa per il 2027.

Si raccomanda agli aspiranti di monitorare costantemente il sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) e il portale InPA per la pubblicazione ufficiale dei bandi, che definiranno con esattezza le date e le procedure.

Ho sbagliato a compilare la domanda, cosa posso fare?

La possibilità di correggere un errore nella compilazione della domanda dipende dal momento in cui ci si accorge dell’imprecisione. È fondamentale distinguere due scenari.
Se la scadenza per la presentazione non è ancora passata, l’aspirante ha la possibilità di intervenire. La procedura corretta consiste nell’accedere nuovamente alla piattaforma telematica, annullare la domanda già inoltrata, correggere l’errore e procedere con un nuovo invio. Solo l’ultima domanda presentata entro i termini verrà presa in considerazione dall’amministrazione. È cruciale ricordare che, una volta chiusa la finestra temporale, non sarà più possibile integrare o modificare i dati inseriti.
Se la scadenza è già trascorsa, la domanda non può più essere modificata dal candidato. L’unica opportunità per segnalare un’anomalia si presenta dopo la pubblicazione delle graduatorie provvisorie. In questa fase è possibile presentare un reclamo, ma esclusivamente per contestare eventuali errori materiali commessi dall’amministrazione nella valutazione dei titoli e dei servizi. Non è possibile, invece, sanare proprie omissioni o errori di dichiarazione, i quali, come la mancata dichiarazione di tutti gli anni di servizio o l’inserimento di un titolo errato, possono talvolta comportare l’esclusione dalla procedura.

La CIAD è obbligatoria anche per chi è già inserito in graduatoria?

Sì, la Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale (CIAD) – introdotta  dal CCNL Istruzione e Ricerca 2019-2021 – è ormai un requisito obbligatorio per tutto il Personale ATA (ad eccezione del solo Collaboratore scolastico), sia per i nuovi inserimenti sia per il personale già inserito. I nuovi requisiti sono entrati in vigore dal 1° maggio 2024. Tuttavia, per l’aggiornamento delle Graduatorie di terza fascia del 2024, una proroga ha consentito l’iscrizione “con riserva”. Tale riserva doveva essere sciolta conseguendo la CIAD entro la scadenza perentoria del 30 aprile 2025. Di conseguenza, alla data odierna, i candidati che non hanno provveduto a ottenere e convalidare la certificazione entro tale termine sono destinati al depennamento dalle graduatorie. Per il futuro, il possesso della CIAD è da considerarsi un prerequisito indispensabile per l’inserimento e la permanenza nel sistema.

Come avvengono le immissioni in ruolo del Personale ATA?

Le immissioni in ruolo, ovvero le assunzioni a tempo indeterminato, per il Personale ATA avvengono attingendo esclusivamente dalla Graduatoria Permanente di Prima Fascia (24 mesi). La procedura si avvia ogni anno, solitamente durante l’estate, dopo che il Ministero autorizza un contingente di posti da destinare alla stabilizzazione, sulla base delle carenze di organico. Gli Uffici Scolastici Provinciali (USP) convocano i candidati presenti in Prima Fascia, seguendo rigorosamente l’ordine di graduatoria, per offrire loro la scelta di una sede per il ruolo. Questo processo rappresenta il punto di arrivo del percorso di precariato per il Personale ATA e la conquista della stabilità lavorativa nel sistema scolastico statale.

Quali corsi e certificazioni danno punteggio aggiuntivo nelle Graduatorie ATA?

Oltre al titolo di accesso e al servizio, esistono numerosi titoli e qualifiche che permettono di aumentare il proprio punteggio nelle Graduatorie ATA. È fondamentale, tuttavia, sapere che la validità di molti di questi titoli è strettamente legata allo specifico profilo professionale per cui si concorre. Di seguito, i principali.
Certificazioni Informatiche e Digitali: Titoli come EIPASS, Pekit Expert o equivalenti sono valutati per tutti i profili e attribuiscono un punteggio specifico, secondo le tabelle ministeriali (0,25 punti).
Attestato di Dattilografia: Questo attestato, che certifica la capacità di digitazione veloce, attribuisce 1 punto aggiuntivo esclusivamente al profilo di Assistente Amministrativo.
Qualifiche Professionali per l’Assistenza: Corsi come OSA (Operatore Socio Assistenziale), OPI (Operatore per l’Infanzia) e ASACOM (Assistente all’Autonomia e alla Comunicazione) sono riconosciuti e valutati esclusivamente per il profilo di Collaboratore Scolastico (1 punto), data la pertinenza con le mansioni di assistenza agli alunni.
Qualifiche Amministrative: Il corso per Segretario Coordinatore Amministrativo è un titolo specifico che attribuisce punteggio esclusivamente al profilo di Assistente Amministrativo (1,5 punti).
Si raccomanda di verificare sempre le tabelle di valutazione allegate al bando ministeriale più recente per conoscere l’esatto punteggio attribuito a ogni singolo titolo.