Guida Completa al Personale ATA: Chi è, Cosa Fa e Come Diventarlo

Rosalia Cimino

4 Luglio 2025

personale scolastico ATA

Ogni scuola funziona come un organismo complesso con aule, uffici, laboratori e spazi comuni. Affinché tutto scorra senza intoppi, non bastano solo docenti e/o dirigenti: dietro le quinte, c’è una forza imprescindibile, ovvero il personale ATA, senza il quale la scuola non sarebbe in grado di garantire sicurezza, ordine, supporto amministrativo e assistenza tecnica. 

L’acronimo ATA sta per Amministrativo, Tecnico e Ausiliario: si tratta di una macro-categoria del personale scolastico non docente, che include diverse figure professionali con compiti specifici, suddivisi tra la gestione amministrativa, il supporto tecnico alle attività didattiche e la cura degli ambienti scolastici.

In questa guida completa ci addentreremo nel mondo del personale ATA, esplorando nel dettaglio i profili professionali, le mansioni e i compiti previsti per ciascun ruolo, i requisiti richiesti per accedere ai concorsi, le modalità di inserimento nelle graduatorie e le opportunità per lavorare a tempo determinato o indeterminato, nonché gli stipendi, le prospettive di crescita e le opportunità di carriera.

SOMMARIO

Cosa Cambia con il Nuovo CCNL: La Nuova Classificazione dei Profili ATA

Negli ultimi anni, il ruolo del personale ATA è stato oggetto di importanti riflessioni e aggiornamenti normativi. 

Il nuovo CCNL Istruzione e Ricerca 2019-2021, firmato definitivamente il 7 Agosto 2024, ha introdotto significative novità per quanto riguarda la classificazione dei profili professionali ATA, segnando un passo avanti nel riconoscimento delle competenze e delle responsabilità di queste figure all’interno della scuola.

Il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro ha ridefinito il sistema di inquadramento, aggiornando titoli di accesso, mansioni e percorsi di crescita professionale. 

Il cambiamento principale riguarda la transizione da un modello per aree a un modello per “famiglie professionali”, con una maggiore attenzione alle competenze effettivamente richieste e una più chiara distinzione dei ruoli.

La riorganizzazione effettuata mira non solo a valorizzare il personale già in servizio, ma anche a rendere più accessibili e trasparenti le opportunità per chi desidera entrare nel mondo scolastico attraverso i profili ATA.

Nuovi requisiti per il personale ATA

In passato, la classificazione del Personale ATA risultava strutturata nel seguente modo:

AreaRuoli
ACollaboratore scolastico, CS;
ASCollaboratore scolastico addetto all’azienda agraria, CR;
BAssistente Amministrativo, AA;
DDirettore dei servizi generali e amministrativi, DSGA.

Attraverso la firma del nuovo CCNL Istruzione e Ricerca 2019-2021, invece, la nuova classificazione del Personale ATA è la seguente: 

AreaRuoli
CollaboratoriCollaboratore scolastico
OperatoriOperatore scolastico; Operatore dei servizi agrari.
AssistentiAssistente amministrativo; Assistente tecnico; Cuoco; Guardarobiere; Infermiere.
Funzionari ed Elevata qualificazioneDirettore dei servizi generali ed amministrativi, DSGA.

Il requisito chiave: Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale (CIAD)

La novità più importante introdotta dal CCNL 2019/21 è l’obbligo, per tutte le figure professionali ATA ad eccezione del collaboratore scolastico, di conseguire la Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale.

La Certificazione è un attestato informatico volto a confermare il possesso di competenze digitali a livello internazionale. Essa è redatta in conformità ai quadri normativi stabiliti per le competenze digitali. 

Chi possiede la CIAD è capace di utilizzare in modo efficace e responsabile gli strumenti digitali. Sa, inoltre, dimostrare competenze in aree chiave come navigazione online, la gestione dei dati e la sicurezza informatica. Il Quadro di riferimento più utilizzato per la CIAD è il DigComp.

Il Quadro di Competenza Digitale per i Cittadini, conosciuto come DigComp, è stato sviluppato da JCR a partire dal 2013. Si tratta di un framework strutturato e approvato che fornisce una guida fondamentale per coloro che desiderano ampliare e valorizzare le proprie abilità nel campo digitale.

Per essere valida, la CIAD deve essere rilasciata da un organismo accreditato presso Accredia, l’Ente Unico Nazionale di Accreditamento, ed essere registrata allo stesso. 

Con l’ultimo aggiornamento delle graduatorie ATA (28 Maggio – 28 Giugno 2024), chi si era già iscritto nelle liste ma ancora non aveva ottenuto la Certificazione ha avuto tempo fino al 30 aprile 2025 per conseguirla, pena la decadenza dalla relativa graduatoria. La regola è valsa sia per i nuovi inserimenti che per gli aspiranti già presenti nelle liste.

Analisi dei Profili Professionali ATA: Mansioni e Requisiti

Con la sottoscrizione del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro 2019/21, sono cambiati anche i requisiti di accesso alle diverse figure professionali che caratterizzano il personale ATA e le relative mansioni. Ecco una tabella riassuntiva:

RuoloRequisiti
Assistente amministrativoDiploma di scuola secondaria di secondo grado; Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale.
Assistente tecnicoDiploma di scuola secondaria di secondo grado, rispetto allo specifico settore professionale; Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale.
Collaboratore scolasticoDiploma di qualifica triennale, rilasciato da un istituto professionale oppure “Certificato di competenze” relativo al primo triennio di studio di cui al d.lgs.61 del 2017.
CuocoDiploma di scuola secondaria di secondo grado, con qualifica di tecnico dei servizi di ristorazione, settore cucina; Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale.
GuardarobiereDiploma di qualifica professionale di operatore di moda; o Diploma di scuola secondaria di secondo grado “Sistema Moda”; Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale.
InfermiereLaurea in Scienze infermieristiche o titolo equivalente; Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale.
Operatore scolasticoAttestato di qualifica professionale di operatore dei servizi sociali; diploma di qualifica triennale, rilasciato da un istituto o “Certificato di competenze” relativo al primo triennio di studio di cui al d.lgs.61 del 2017; Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale.  
Operatore dei servizi agrariAttestato di qualifica professionale di operatore agrituristico o agro industriale o agro ambientale o agroalimentare o equipollenti; Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale.

Come si evince dalla tabella, per la figura del Cuoco, per cui finora era sufficiente aver conseguito la qualifica professionale, sarà richiesto il possesso di un diploma di scuola secondaria.

Il Collaboratore Scolastico

Tra le figure più visibili — e spesso tra le prime ad accogliere alunni, famiglie e personale — il collaboratore scolastico ATA svolge un ruolo chiave nel garantire ordine, sicurezza e supporto umano all’interno degli istituti scolastici.

Il collaboratore scolastico è presente in ogni plesso dell’istituto scolastico all’ingresso principale, nei corridoi, presso aule, laboratori e palestre, nelle mense scolastiche, in spazi esterni come cortili e giardini.

La sua presenza è capillare e continua, soprattutto nei momenti più delicati della giornata scolastica: ingresso, uscita, ricreazione e pausa pranzo.

Le mansioni del collaboratore scolastico

Secondo quanto stabilito dal CCNL e dalle disposizioni interne delle scuole, i compiti del collaboratore scolastico includono:

  • Accoglienza e sorveglianza degli alunni, in particolare durante i periodi immediatamente precedenti e successivi alle lezioni, ma anche durante le pause e i pasti nelle mense;
  • Vigilanza attiva negli spazi comuni, come corridoi, ingressi, palestre, cortili e bagni, per prevenire episodi di violenza, vandalismo o comportamenti a rischio;
  • Supporto logistico e operativo per i docenti e il personale scolastico (apertura/chiusura locali, predisposizione ambienti, piccoli interventi di assistenza);
  • Pulizia e igiene degli ambienti scolastici, secondo i turni e i protocolli stabiliti dal dirigente scolastico.

Uno degli aspetti più delicati e umanamente rilevanti del lavoro del collaboratore scolastico riguarda l’assistenza agli alunni con disabilità. Il CCNL riconosce questa come una mansione ordinaria, specificando che il collaboratore:

  • presta ausilio nell’accesso e nell’uscita dagli edifici scolastici;
  • accompagna gli studenti negli spostamenti interni tra aule, laboratori e servizi igienici;
  • garantisce supporto nell’igiene personale, anche in situazioni complesse, secondo quanto previsto dall’articolo 47 del contratto.

Questo compito richiede empatia, sensibilità, formazione di base e spesso una profonda conoscenza delle dinamiche inclusive che caratterizzano la scuola di oggi.

L’Operatore Scolastico

Fra le novità maggiormente rilevanti apportate dal CCNL 2019/21, troviamo l’introduzione di una nuova figura professionale: l’Operatore scolastico che svolge la sua attività in più aree dell’edificio scolastico.

Lo troviamo, infatti, all’ingresso dell’istituto, per l’accoglienza di alunni e pubblico; nei corridoi e negli spazi comuni, per la vigilanza ordinaria; nelle mense scolastiche, per l’assistenza durante il pasto.

Ancora, l’operatore scolastico è presente all’interno dei servizi igienici, soprattutto nella scuola dell’infanzia e primaria; negli uffici amministrativi, in supporto al personale di segreteria; nei laboratori e nei locali tecnici, come supporto logistico e organizzativo.

Una presenza polivalente, dunque, che consente alla scuola di garantire maggiore continuità, efficacia operativa e attenzione alle fragilità degli alunni. 

Le mansioni dell’operatore scolastico

Il profilo dell’Operatore scolastico è stato strutturato per integrare compiti tradizionali con nuove responsabilità, tra cui:

  • Accoglienza e sorveglianza degli alunni nei momenti di entrata, uscita, cambio ora, ricreazione e utilizzo dei servizi;
  • Pulizia e igienizzazione degli ambienti scolastici, inclusi arredi e pertinenze;
  • Custodia e controllo generico dei locali, con prevenzione di accessi non autorizzati o comportamenti a rischio;
  • Collaborazione attiva con i docenti nella gestione quotidiana delle classi e delle attività scolastiche.

Uno degli aspetti più qualificanti della figura dell’Operatore scolastico riguarda l’assistenza igienico-personale non specialistica agli alunni con disabilità. In particolare, l’operatore:

  • Accompagna gli studenti nell’utilizzo dei servizi igienici, aiutandoli dove necessario;
  • Supporta l’alunno nell’igiene personale ordinaria, secondo le modalità previste dalla scuola e nel rispetto della normativa sulla sicurezza e sulla privacy;
  • Monitora costantemente le esigenze igienico-sanitarie, segnalando tempestivamente situazioni critiche;
  • Agevola l’inclusione e l’autonomia, operando in sinergia con docenti, educatori e figure specialistiche.

Queste attività si svolgono soprattutto nella scuola dell’infanzia e primaria, ma possono estendersi anche alla secondaria di primo grado, in base ai bisogni specifici e all’organizzazione interna dell’istituto.

Oltre al presidio educativo e alla cura degli ambienti, l’Operatore scolastico può offrire un supporto operativo agli uffici amministrativi e ai tecnici, svolgendo, ad esempio:

  • Piccole attività di archiviazione documentale;
  • Recapito interno di comunicazioni tra uffici e docenti;
  • Allestimento di ambienti e attrezzature nei laboratori;
  • Aiuto nel trasporto di materiali scolastici, dispositivi, forniture.

Per accedere al ruolo di Operatore scolastico non è richiesta una preparazione specialistica o tecnica specifica

L’Assistente Amministrativo

All’interno dell’allegato A del CCNL, denominato “Declaratoria delle Aree del Sistema di Classificazione del Personale ATA, Settore Scuola,” troviamo informazioni dettagliate sulle competenze richieste agli assistenti amministrativi

  • Conoscenze concrete: l’assistente amministrativo ATA deve possedere conoscenze principalmente basate su fatti e dati concreti, con elementi concettuali utili a creare collegamenti logici. Queste competenze devono essere supportate da un diploma di istruzione secondaria superiore;
  • Capacità di applicare saperi e metodi: questa figura professionale deve essere in grado di applicare una gamma di saperi, metodi, prassi e procedure. Oltre a utilizzare materiali e strumenti, per risolvere i problemi. Deve avere abilità cognitive, relazionali, sociali e propositive per affrontare sfide crescenti;
  • Responsabilità e autonomia: gli assistenti amministrativi sono responsabili di raggiungere i risultati previsti, garantendo la conformità delle attività svolte. Devono essere in grado di esercitare autonomia, individuando le modalità di realizzazione più adeguate, anche in contesti mutevoli;
  • Competenze informatiche avanzate: un aspetto cruciale emerso dal CCNL è l’importanza delle competenze informatiche. L’assistente amministrativo ATA deve essere in grado di utilizzare strumenti informatici e specifiche piattaforme digitali connesse ai processi affidati, come contabilità, gestione documentale e altro;
  • Custodia e gestione di materiali e documenti: gli assistenti amministrativi hanno la responsabilità diretta della custodia e della gestione dell’archivio, del protocollo e del magazzino. Queste attività includono la registrazione delle entrate e delle uscite del materiale e delle derrate in giacenza.

Le mansioni dell’Assistente Amministrativo

L’Assistente Amministrativo svolge funzioni di carattere impiegatizio e contabile negli uffici di segreteria delle scuole. Le sue attività includono:

  • Gestione e aggiornamento di pratiche amministrative, anche con l’uso di software gestionali;
  • Redazione di documenti, lettere, atti e certificati;
  • Gestione delle comunicazioni con enti esterni, docenti, famiglie e studenti;
  • Supporto alla segreteria del personale, didattica e contabile;
  • Archiviazione e protocollazione di atti e corrispondenza;
  • Collaborazione con il DSGA (Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi) per l’organizzazione delle attività dell’ufficio;
  • Assistenza agli utenti, sia in presenza che tramite telefono o email;
  • Compilazione e gestione di fascicoli personali, registri, pagelle elettroniche e documentazione scolastica.

L’Assistente Amministrativo opera, dunque, negli  uffici di segreteria dell’istituto scolastico, che possono essere articolati in più settori, in base alla dimensione della scuola e alla sua struttura organizzativa. Nello specifico, lavora in:

  • Segreteria Alunni: dove si gestiscono le iscrizioni, i fascicoli personali, i registri elettronici, i certificati e i contatti con le famiglie.
  • Segreteria del Personale: dedicata alla gestione dei fascicoli dei docenti e del personale ATA, alle convocazioni, alla tenuta degli organici, ai contratti e alle assenze.
  • Segreteria Amministrativa e Contabile: si occupa della gestione del bilancio, delle forniture, degli ordini, delle gare, dei progetti PNRR, dei fondi europei e della rendicontazione.
  • Segreteria del Dirigente: fornisce supporto diretto al dirigente scolastico per quanto riguarda circolari, documentazione ufficiale, comunicazioni con l’esterno.

L’Assistente Amministrativo ATA è il punto di snodo tra le famiglie, il personale e la dirigenza. Non lavora a contatto con gli alunni, come avviene per altre figure ATA, ma svolge un ruolo strategico all’interno del “cuore burocratico” della scuola, contribuendo al corretto svolgimento di tutte le procedure interne: dalle paghe agli acquisti, dai contratti alle iscrizioni.

L’Assistente Tecnico

L’assistente tecnico ATA è una figura cardine nell’organizzazione scolastica degli istituti secondari di secondo grado, in particolare istituti tecnici e professionali, dove le attività pratiche e laboratoriali rappresentano una parte fondamentale del curricolo formativo.

Questa figura professionale lavora nei laboratori scolastici, che variano in base all’indirizzo dell’istituto. A seconda del settore, l’Assistente Tecnico può essere assegnato a uno o più dei seguenti ambienti:

  • Laboratori scientifici (chimica, fisica, biologia);
  • Laboratori informatici;
  • Laboratori di elettronica, elettrotecnica, meccanica, robotica;
  • Laboratori di grafica, fotografia, audiovisivi;
  • Laboratori di cucina, sartoria, estetica, odontotecnica, e altri ancora nei professionali.

Spesso, l’Assistente Tecnico dispone anche di un magazzino tecnico o di un locale di preparazione, dove conserva materiali, strumentazione e documentazione di laboratorio.

Le mansioni dell’Assistente Tecnico

Il lavoro dell’Assistente tecnico rappresenta il punto d’intersezione tra didattica, sicurezza e manutenzione tecnica. In dettaglio, le sue principali mansioni sono:

  • Preparazione e allestimento del laboratorio prima delle attività didattiche: strumenti, materiali, dispositivi e reagenti devono essere predisposti in base alla lezione prevista.
  • Assistenza durante le esercitazioni pratiche, in supporto diretto ai docenti e agli studenti, vigilando sul corretto utilizzo delle apparecchiature e intervenendo in caso di difficoltà operative.
  • Manutenzione ordinaria e controllo tecnico delle attrezzature, affinché siano sempre sicure, funzionanti e conformi alle normative.
  • Gestione dell’inventario dei beni tecnici e materiali di consumo, inclusa la richiesta di approvvigionamento per i laboratori.
  • Collaborazione alla sicurezza nei laboratori, in applicazione delle norme antinfortunistiche e del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) d’istituto.

La presenza di un Assistente Tecnico competente è un elemento determinante per il  buon esito delle attività pratiche, la sicurezza degli ambienti di apprendimento, la motivazione degli studenti, che possono vivere esperienze più concrete, coinvolgenti e professionalizzanti.

L’assistente tecnico non solo contribuisce alla realizzazione di alcuni tipi di lezioni, ma è anche un punto di riferimento per i docenti nel progettare esperienze pratiche di qualità. In molti casi, la sua esperienza tecnica si rivela preziosa nella risoluzione di problemi imprevisti durante le esercitazioni.

A differenza di altri profili ATA, per diventare Assistente Tecnico è necessario possedere un diploma tecnico o professionale coerente con l’area laboratoriale di assegnazione. 

L’organizzazione delle graduatorie ATA prevede infatti la suddivisione in aree tematiche, ad esempio AR02 per informatica, AR08 per chimica, ciascuna delle quali richiede titoli di studio specifici.

Il cuoco

Tra il personale Ausiliario, Tecnico e Amministrativo, il Cuoco ATA è una figura specializzata che rientra nell’area degli Assistenti (ex Area B). Non si tratta di un profilo presente in tutte le scuole, ma esclusivamente in istituzioni scolastiche particolari, dove è previsto un servizio residenziale o semi-residenziale per gli alunni.

Il Cuoco ATA opera esclusivamente in:

  • Convitti annessi agli istituti scolastici, dove gli studenti risiedono stabilmente per l’intero anno scolastico;
  • Educandati, strutture con una lunga tradizione educativa che accolgono minori anche in regime semiresidenziale;
  • Eventualmente in scuole con mense interne autogestite, ma solo se dotate di una vera cucina di preparazione interna (caso ormai poco frequente, data la prevalenza del servizio di catering esterno).

Nel contesto del convitto o dell’educandato, il Cuoco è responsabile dell’intera filiera del pasto: dall’arrivo delle derrate, alla preparazione e somministrazione, fino al coordinamento della brigata di cucina.

Le mansioni del Cuoco

Il Cuoco svolge un’attività altamente specializzata, che richiede competenza tecnica, responsabilità gestionale e attenzione alle norme igienico-sanitarie. Le sue mansioni includono:

  • Preparazione quotidiana dei pasti, secondo menù predisposti, tenendo conto delle tabelle dietetiche e delle eventuali esigenze specifiche (intolleranze, allergie, diete religiose o terapeutiche);
  • Porzionamento corretto dei pasti e predisposizione per la distribuzione nelle sale mensa;
  • Conservazione e stoccaggio degli alimenti, nel rispetto della normativa HACCP e delle scadenze;
  • Utilizzo, pulizia e manutenzione di macchinari da cucina e utensili, inclusi forni, abbattitori, impastatrici e lavastoviglie;
  • Pulizia e sanificazione degli ambienti di lavoro, per garantire la salubrità degli spazi e delle attrezzature;
  • Trasporto interno degli alimenti, anche con l’ausilio di carrelli e contenitori termici;
  • Gestione del magazzino alimentare, compresi gli ordini e la rotazione delle scorte;
  • Coordinamento di altri addetti di cucina, come aiuto-cuochi o collaboratori scolastici adibiti alla mensa.

Sebbene non abbia un compito didattico diretto, il Cuoco ATA contribuisce al benessere quotidiano degli studenti e al buon funzionamento della vita convittuale. 

La qualità dei pasti, l’igiene, la puntualità e l’attenzione alle esigenze alimentari individuali influenzano il clima educativo della scuola tanto quanto l’attività in aula.

Nei convitti, in particolare, il Cuoco collabora spesso con il coordinatore educativo e con il personale scolastico per programmare menù in linea con le attività previste (sport, gite, periodi di esami) e supporta anche la gestione di eventi interni.

L’Infermiere

Con la riclassificazione del personale ATA introdotta dal CCNL Istruzione e Ricerca 2019/21, la figura dell’Infermiere scolastico è stata formalmente collocata nell’Area degli Assistenti (ex Area B), accanto a profili come l’Assistente amministrativo, tecnico, il Cuoco e il Guardarobiere.

L’Infermiere è una figura specializzata che svolge attività ad elevata responsabilità sanitaria, a garanzia del benessere fisico degli studenti all’interno di specifiche strutture scolastiche.

L’Infermiere scolastico ATA non è presente in tutte le scuole, ma esclusivamente in quelle dotate di servizio convittuale o semi-residenziale, in particolare:

  • Convitti annessi agli istituti tecnici, professionali o liceali;
  • Educandati, storiche istituzioni scolastiche con funzione educativa e residenziale;
  • In alcuni casi, anche in istituti comprensivi o scuole secondarie che ospitano alunni con disabilità gravi e necessitano di assistenza sanitaria continuativa.

In queste strutture, il professionista in questione opera generalmente all’interno di un’infermeria scolastica dedicata, dotata di attrezzature di primo soccorso, armadi farmaceutici e strumenti diagnostici di base.

Le mansioni dell’Infermiere

L’Infermiere scolastico svolge attività tecnico-sanitarie complesse, che richiedono una preparazione professionale qualificata e rientrano nel campo della prevenzione, dell’assistenza e dell’educazione sanitaria. In dettaglio:

  • Gestione dell’infermeria scolastica, compreso l’ordine, la conservazione e il controllo delle scorte farmaceutiche e dei presìdi sanitari;
  • Somministrazione di terapie prescritte, in particolare per alunni con patologie croniche o temporanee (diabete, epilessia, asma, ecc.);
  • Monitoraggio delle condizioni di salute degli alunni residenti (in convitto o educandato), con registrazione degli interventi e comunicazione ai referenti sanitari esterni e alle famiglie;
  • Pronto intervento in caso di malori o infortuni, fino all’arrivo del 118 o di personale medico;
  • Collaborazione con il dirigente scolastico e il personale educativo per predisporre protocolli di emergenza e piani sanitari personalizzati (PEI sanitario, PAI, ecc.);
  • Educazione sanitaria e promozione della salute tra gli studenti: igiene, prevenzione malattie infettive, corretta alimentazione, primo soccorso.

L’Infermiere ATA è l’anello di congiunzione tra scuola, famiglia e servizi sanitari territoriali. Svolge un ruolo silenzioso ma indispensabile per la sicurezza sanitaria di ambienti scolastici ad alta complessità, come:

  • Istituti con studenti minorenni che vivono lontano da casa;
  • Contesti con alunni con gravi disabilità;
  • Situazioni in cui è necessario un presidio sanitario regolare e continuo.

L’Infermiere, pur appartenendo formalmente al personale ATA, interagisce frequentemente con i docenti di sostegno, i coordinatori educativi, il medico scolastico (ove previsto), e i referenti ASL.

In definitiva, l’Infermiere scolastico è una figura ancora poco diffusa ma altamente strategica, in grado di garantire la tutela della salute all’interno della scuola, soprattutto in quelle realtà complesse dove la cura degli studenti non si ferma al solo orario didattico. 

Con la nuova classificazione del CCNL, il suo ruolo è stato valorizzato e riconosciuto in modo più adeguato alle responsabilità esercitate.

Il Guardarobiere

Con la riorganizzazione delle aree di classificazione del personale ATA introdotta dal CCNL 2019/21, il guardarobiere rientra a pieno titolo nell’area degli Assistenti (ex Area B), affiancando profili come l’Assistente amministrativo, l’Assistente tecnico, l’Infermiere e il Cuoco.

Si tratta di una figura professionale specializzata, poco nota ma essenziale all’interno di quegli istituti scolastici che prevedono un’organizzazione interna del vestiario, delle uniformi o dei materiali tessili a uso formativo o funzionale.

Il Guardarobiere è presente solo in alcune tipologie di istituzioni scolastiche, in particolare:

  • Convitti ed educandati, dove gli studenti risiedono e utilizzano divise o biancheria personale fornita dall’istituto;
  • Scuole alberghiere, dove è previsto l’uso quotidiano di divise da cucina, sala o ricevimento, che necessitano di lavaggio e ricambio regolare;
  • Istituti professionali con laboratori di sartoria o moda, dove è richiesto un controllo del materiale tessile didattico (stoffe, abiti da lavoro, kit sartoriali);
  • In rari casi, in scuole con reparti teatrali, coreutici o musicali, che prevedono l’utilizzo e la conservazione di costumi di scena o abiti specifici per spettacoli.

Le mansioni del Guardarobiere

Il Guardarobiere svolge un’attività tecnico-operativa, volta alla gestione, cura e organizzazione del materiale tessile scolastico. Tra i compiti principali rientrano:

  • Ricezione, custodia e distribuzione di indumenti o dotazioni personali, comprese uniformi, biancheria o abiti da lavoro;
  • Etichettatura e assegnazione nominativa del materiale agli studenti o al personale, con tenuta di registri o elenchi di consegna;
  • Manutenzione ordinaria e controllo dello stato d’uso di capi, stoffe, lenzuola, tovagliato;
  • Preparazione e allestimento dei materiali tessili per laboratori, esercitazioni o attività pratiche;
  • Organizzazione dei cicli di lavaggio, asciugatura, stiratura e, ove previsto, piccoli interventi di cucito o riparazione;
  • Ordine e igiene degli ambienti dedicati al guardaroba, come magazzini tessili, armadi, lavanderie scolastiche o depositi;
  • Collaborazione con altri operatori scolastici, in particolare Cuochi, Educatori, Insegnanti tecnico-pratici, per garantire la disponibilità delle dotazioni richieste.

La figura del Guardarobiere si distingue per un ruolo di supporto logistico-gestionale che, pur svolgendosi “dietro le quinte”, ha un impatto diretto sull’efficienza dell’organizzazione scolastica. 

Mantenere in buono stato le uniformi, distribuire correttamente le dotazioni tessili, assicurare igiene e prontezza degli abiti – tutto ciò è fondamentale in ambienti come i convitti o le scuole alberghiere, dove la presentazione, la pulizia e la funzionalità dei materiali sono parte integrante della formazione.

In definitiva, il Guardarobiere scolastico è una figura tecnica, precisa e insostituibile in determinati contesti educativi, dove l’abbigliamento e i materiali tessili fanno parte dell’identità formativa o della vita quotidiana degli alunni.

L’Operatore dei Servizi Agrari

L’operatore dei servizi agrari ATA, figura professionale specifica per gli istituti agrari, appartiene all’Area degli Operatori del personale ATA.

Questa figura lavora all’interno delle aziende agrarie scolastiche, strutture annesse agli istituti tecnici agrari o professionali a indirizzo agrario. Tali aziende simulano vere e proprie imprese agricole, e comprendono:

  • Terreni coltivati (ortaggi, cereali, frutteti, serre);
  • Vigneti, oliveti e coltivazioni sperimentali;
  • Stalle e piccoli allevamenti di animali da reddito;
  • Impianti per la trasformazione alimentare (caseifici didattici, laboratori di trasformazione);
  • Macchinari agricoli come trattori, sistemi di irrigazione, attrezzi per la semina e la raccolta.

L’operatore si muove tra campi, serre, stalle, officine e magazzini, svolgendo attività manuali e tecniche che supportano sia la didattica che la produttività dell’azienda scolastica.

Le mansioni dell’Operatore dei Servizi Agrari

Le funzioni principali dell’operatore dei servizi agrari a scuola comprendono:

  • Manutenzione e cura delle aree coltivate, con operazioni di semina, irrigazione, potatura, concimazione, raccolta e pulizia;
  • Gestione degli allevamenti scolastici, compreso il nutrimento, la pulizia e la sorveglianza degli animali, secondo normative sanitarie e di benessere animale;
  • Conduzione e manutenzione delle attrezzature agricole, comprese riparazioni di base e preparazione dei mezzi per l’uso da parte degli studenti;
  • Collaborazione con i docenti durante le attività pratiche, fornendo supporto operativo durante esercitazioni, dimostrazioni e progetti sperimentali;
  • Controllo del rispetto delle norme di sicurezza nelle attività manuali e nell’uso delle attrezzature da parte degli studenti;
  • Gestione logistica di magazzini agricoli, comprese sementi, fertilizzanti, prodotti fitosanitari e utensili;
  • Eventuale supporto nelle attività di trasformazione dei prodotti agricoli, come la produzione di olio, vino, formaggi o conserve nei laboratori scolastici.

L’Operatore dei Servizi Agrari è molto più di un custode del verde: rappresenta il ponte pratico tra formazione teorica e applicazione reale, aiutando gli studenti a sviluppare competenze professionali con strumenti, ambienti e ritmi di lavoro tipici del settore agricolo.

Grazie alla sua esperienza sul campo, può anche fornire indicazioni tecniche e suggerimenti pratici durante le esercitazioni, fungendo da figura di riferimento per gli allievi e da collaboratore operativo per i docenti di indirizzo.

Funzionari ed Elevata Qualificazione

Nel complesso sistema scolastico italiano, accanto alla figura del dirigente scolastico, opera un’altra figura chiave per il funzionamento quotidiano e strategico dell’istituto: il DSGA, ovvero il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, noto ora come Funzionario ed Elevata Qualificazione.

Il DSGA è il responsabile della gestione amministrativo-contabile e organizzativa della scuola, nonché della supervisione di tutto il personale ATA. In quanto figura dirigenziale (pur non essendo formalmente un dirigente pubblico), ricopre un ruolo di coordinamento gestionale e di raccordo tra la componente amministrativa, tecnica e il vertice scolastico.

È presente in tutte le scuole statali di ogni ordine e grado, e la sua figura è normata dal profilo professionale previsto dal CCNL del comparto Istruzione e Ricerca, aggiornato con il contratto 2019–2021.

Le Mansioni del DSGA

Le responsabilità del DSGA sono molteplici e richiedono una preparazione elevata in ambito amministrativo, contabile, gestionale e organizzativo. Tra le sue principali mansioni troviamo:

  • Organizzazione e coordinamento dei servizi generali della scuola, con funzioni di supervisione sul personale ATA (assistenti amministrativi, tecnici, collaboratori scolastici);
  • Responsabilità diretta della gestione finanziaria e contabile, inclusa la predisposizione del Programma Annuale, il bilancio, la rendicontazione e i rapporti con il revisore dei conti;
  • Gestione degli acquisti, degli appalti e delle procedure di gara, secondo le normative vigenti (Codice degli Appalti, MEPA, ecc.);
  • Supporto tecnico-amministrativo al dirigente scolastico, nella realizzazione delle attività progettuali e nella gestione delle risorse finanziarie;
  • Redazione e cura degli atti amministrativi e contrattuali, con validità giuridica ed economica;
  • Gestione delle pratiche relative al personale ATA, incluse ferie, permessi, assenze, turnazioni e formazione;
  • Presidio dei rapporti con le famiglie, gli enti territoriali, il Ministero dell’Istruzione e altri stakeholder esterni;
  • Controllo di legalità, trasparenza e correttezza procedurale nell’ambito delle attività amministrative della scuola.

Il DSGA è, di fatto, il braccio operativo del dirigente scolastico per la gestione non didattica dell’istituto. La sua competenza, autonomia organizzativa e conoscenza tecnica sono indispensabili per garantire che la scuola funzioni correttamente anche sul piano burocratico, contabile, logistico e giuridico.

In un’epoca in cui le scuole sono chiamate a gestire fondi PNRR, progetti europei, digitalizzazione e innovazione, il ruolo del DSGA diventa sempre più centrale e strategico.

Come si Diventa Personale ATA: Graduatorie, Punteggio e Domanda

Per lavorare come personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario nelle scuole statali italiane, è necessario iscriversi alle graduatorie ATA, ovvero liste ufficiali in cui vengono inseriti i candidati abilitati a presentare domanda di assunzione o supplenza. Le graduatorie principali sono due: quelle di prima e quelle di terza fascia.

Le Graduatorie di Prima Fascia (24 mesi) sono liste utilizzate per l’attribuzione dei ruoli a tempo indeterminato e delle supplenze annuali, cioè quelle con scadenza al 31 agosto o al 30 giugno. 

Si tratta di graduatorie gestite direttamente dagli Uffici Scolastici Provinciali (USP) e rappresentano il canale principale attraverso cui avviene la stabilizzazione del personale ATA, una volta maturati i requisiti di servizio richiesti.

Diverso è il funzionamento delle graduatorie di circolo e d’istituto, conosciute anche come Graduatorie di Terza Fascia che rappresentano la porta d’ingresso per chi non ha mai lavorato nella scuola

Le liste di circolo e d’istituto hanno validità triennale e sono provinciali, ovvero ogni candidato sceglie una provincia di inserimento e può essere chiamato solo nelle scuole di quella provincia. 

Ogni scuola statale ne possiede una, redatta sulla base degli elenchi provinciali, e utilizzata per coprire supplenze brevi e temporanee, come quelle legate ad assenze per malattia, permessi brevi o congedi. 

L’aspirante, all’atto della domanda, può scegliere un massimo di trenta istituti scolastici in cui comparire e da cui potrà essere chiamato per incarichi di breve durata.

In sintesi, mentre le graduatorie provinciali sono la base per ottenere contratti lunghi o a tempo indeterminato, quelle di circolo e d’istituto servono a garantire la continuità del servizio scolastico nei casi di assenze momentanee del personale titolare.

Le Tre Fasce delle Graduatorie ATA

Il sistema di reclutamento del personale ATA si articola in tre fasce, ciascuna con caratteristiche, requisiti e finalità ben precise.

La Prima Fascia, anche nota come Graduatoria ATA 24 mesi, è riservata a chi ha già maturato almeno 24 mesi di servizio effettivo, anche non continuativo, nello stesso profilo professionale per cui si intende concorrere. 

L’accesso avviene attraverso una procedura annuale, definita comunemente Concorso ATA 24 mesi, e consente sia l’inserimento di nuovi candidati sia l’aggiornamento del punteggio per chi è già presente. 

Chi è inserito in questa fascia ha priorità assoluta nelle assunzioni a tempo indeterminato e per le supplenze annuali.

La Seconda Fascia è una graduatoria ad esaurimento. Non è più accessibile ai nuovi aspiranti, ma continua a esistere per quei candidati che, in passato, erano inseriti in specifici elenchi provinciali oggi non più aggiornabili. 

Queste liste rimangono valide fino all’esaurimento degli iscritti e sono ancora utilizzate in alcuni contesti.

La Terza Fascia, infine, rappresenta la principale porta d’ingresso per chi desidera iniziare a lavorare nella scuola come personale ATA. 

È aperta a tutti coloro che possiedono i titoli di studio richiesti per il profilo scelto, ma che non hanno ancora maturato i 24 mesi di servizio utili per accedere alla Prima Fascia. 

Questa graduatoria viene aggiornata generalmente ogni tre anni attraverso un bando ministeriale. 

Da qui le scuole attingono per assegnare supplenze brevi o temporanee, offrendo agli aspiranti l’opportunità di accumulare esperienza utile per passare in seguito alla fascia superiore.

In conclusione, conoscere la struttura delle graduatorie ATA è fondamentale per orientarsi nel percorso di accesso al lavoro scolastico. Dalla Terza Fascia si inizia, dalla Prima Fascia si stabilizza la propria carriera.

Il Punteggio: Come si Calcola?

Il punteggio finale che determina la posizione nelle graduatorie è il risultato della somma di più elementi, ciascuno regolamentato in modo preciso dalle tabelle di valutazione dei titoli pubblicate insieme ai bandi. 

Queste tabelle sono strutturate in maniera analoga a quelle usate per altri concorsi pubblici e distinguono tre macro-aree principali: il titolo di accesso, gli altri titoli culturali e professionali, e il servizio prestato.

Conoscere con precisione quanto valgono i singoli titoli e periodi di servizio permette non solo di verificare la correttezza del punteggio assegnato, ma anche di pianificare strategicamente quali certificazioni o qualifiche ottenere per migliorare la propria posizione in futuro.

Una dichiarazione accurata e completa è, infine, un elemento cruciale: ogni titolo non dichiarato o servizio omesso rappresenta un’occasione persa.

Il titolo di studio d’accesso

Il punto di partenza per la valutazione nelle Graduatorie ATA è il titolo di studio richiesto per accedere al profilo prescelto. 

Ogni profilo prevede un titolo specifico: ad esempio, per il Collaboratore Scolastico è sufficiente il diploma di qualifica triennale, mentre per l’Assistente Amministrativo è richiesto almeno un diploma di scuola secondaria di secondo grado. 

Il punteggio base derivante da questo titolo dipende dal voto finale: più è alto il voto, maggiore sarà il punteggio riconosciuto. A questo si possono sommare eventuali titoli di studio ulteriori, purché coerenti e dichiarati secondo le indicazioni previste dal bando.

Altri titoli e certificazioni

Accanto al titolo di accesso, è possibile incrementare il proprio punteggio grazie al possesso di altri titoli culturali e professionali. Tra i più rilevanti figurano le certificazioni informatiche, linguistiche e le qualifiche professionali.

Le certificazioni informatiche e digitali – come Pekit Expert o EIPASS 7 Moduli User – danno diritto a 0,25 punti e sono valide per tutti i profili ATA. 

A queste si affianca la Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale (CIAD), che non contribuisce al punteggio ma è oggi obbligatoria per l’accesso alla graduatoria, rappresentando un requisito minimo. Deve essere rilasciata da un ente accreditato presso Accredia e conforme al quadro europeo DigComp 2.2.

Particolarmente rilevante per il profilo di Assistente Amministrativo è il corso di dattilografia, che conferisce 1 punto aggiuntivo. Sempre per lo stesso profilo, è valutato con 1,5 punti l’attestato di qualifica professionale Segretario Coordinatore Amministrativo, rilasciato ai sensi del D.lgs 13/2013 (ex art. 14 legge n. 845/1978).

Alcune qualifiche professionali sono valutate esclusivamente per il profilo di Collaboratore Scolastico. Tra queste, il corso OSA (Operatore Socio Assistenziale), il corso OPI (Operatore per l’Infanzia) e il corso ASACOM (Assistente all’Autonomia e alla Comunicazione), ciascuno dei quali attribuisce 1 punto

Tali titoli sono riconosciuti unicamente per questo profilo, poiché ritenuti pertinenti con le mansioni di assistenza e sorveglianza degli alunni, in particolare in presenza di disabilità.

Infine, anche il possesso di ulteriori titoli accademici – come una laurea o un secondo diploma – può contribuire al punteggio, così come l’idoneità in concorsi pubblici precedentemente sostenuti per il medesimo profilo. 

Ogni titolo ha un valore preciso, definito dalle tabelle di valutazione ministeriali allegate al bando, ed è quindi fondamentale consultarne le versioni aggiornate prima di presentare domanda.

Il servizio

Il servizio svolto nelle scuole è il principale fattore di incremento del punteggio nelle Graduatorie ATA. Il calcolo si basa su una valutazione mensile, tenendo conto anche delle frazioni di mese superiori a 15 giorni.

Per il servizio prestato nelle scuole statali (dell’Infanzia, Primarie, Secondarie), si ottiene 0,50 punti per ogni mese o frazione superiore a 15 giorni, fino a un massimo di 6 punti per anno scolastico.

Nel caso delle scuole paritarie, il punteggio è dimezzato: 0,25 punti al mese, con un tetto massimo di 3 punti annui. Per altre tipologie di servizio, come quelle svolte presso enti locali o amministrazioni statali, i punteggi sono più contenuti. 

Il servizio svolto in scuole statali con profili specifici come Assistente Amministrativo, Cuoco, Infermiere, Operatore dei servizi agrari, è valutato 0,10 punti al mese (massimo 1,20 annui). 

Per profili come Collaboratore scolastico o Operatore scolastico, il valore sale a 0,15 punti al mese, fino a un massimo di 1,80 punti annui.

In particolare, per il profilo di Infermiere nei convitti annessi agli istituti tecnici e professionali, il punteggio è pienamente equiparato a quello delle scuole statali: 0,50 punti al mese, massimo 6 punti annui.

Durante l’aggiornamento delle graduatorie, è indispensabile dichiarare accuratamente tutto il servizio prestato dal precedente aggiornamento. Anche frazioni di servizio possono influire sulla valutazione complessiva, pertanto non omettere alcun periodo è essenziale per evitare errori e penalizzazioni.

Questa finestra temporale rappresenta inoltre un’occasione strategica per migliorare la propria posizione, inserendo nuovi titoli acquisiti nel frattempo: lauree, attestati, qualifiche e certificazioni, purché conseguiti entro la data di scadenza della domanda.

La scelta delle sedi: Cos’è e come si compila l’Allegato G

Un passaggio successivo e distinto rispetto all’inserimento in graduatoria è rappresentato dalla scelta delle sedi scolastiche, una procedura conosciuta con il nome di Allegato G

Questo modulo, da compilare tramite apposita istanza online, è riservato ai candidati inseriti nella Prima Fascia (Graduatoria ATA 24 mesi) e consente di indicare le proprie preferenze per l’assegnazione delle supplenze annuali, ossia quelle con scadenza al 30 giugno o al 31 agosto.

La procedura si svolge solitamente durante i mesi estivi, ed è gestita in forma centralizzata dall’Ufficio Scolastico Provinciale. Gli aspiranti indicano le scuole della provincia in ordine di preferenza: questa scelta può influire concretamente sulle possibilità di ottenere un incarico annuale.

È importante non confondere questa fase con la scelta delle 30 scuole effettuata al momento dell’iscrizione o aggiornamento della Terza Fascia. In quel caso, le preferenze vengono espresse direttamente per l’attribuzione delle supplenze brevi e temporanee, gestite autonomamente dai singoli istituti scolastici.

L’Iter di Candidatura

Presentare correttamente la propria candidatura per le Graduatorie ATA è il primo e fondamentale passo per aspirare a un incarico nel personale amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola pubblica. 

L’intera procedura è regolamentata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito attraverso bandi ufficiali che definiscono tempi, modalità e requisiti. Comprendere a fondo l’iter di candidatura è essenziale per evitare errori formali, omissioni o ritardi che potrebbero compromettere la propria posizione in graduatoria.

Quando: l’importanza di monitorare i bandi del Ministero

Il primo aspetto cruciale è la tempistica. Le Graduatorie ATA vengono aggiornate periodicamente, ma solo durante finestre temporali ben definite e pubblicate attraverso i bandi ufficiali del Ministero

Per la Terza Fascia ATA l’aggiornamento avviene ogni tre anni, mentre per la Prima Fascia (24 mesi) l’aggiornamento ha cadenza annuale. È quindi indispensabile monitorare costantemente il sito del Ministero dell’Istruzione e i portali degli Uffici Scolastici Regionali e Provinciali per non perdere l’apertura delle procedure.

Il rischio di perdere la finestra utile per l’invio della domanda comporta l’esclusione dalle graduatorie per l’intero periodo di validità successivo. Un’attenzione tempestiva e informata garantisce invece di partecipare attivamente a ogni fase e aggiornamento.

Come: compilare correttamente la domanda su Istanze Online (POLIS)

L’invio della domanda avviene esclusivamente in modalità telematica, attraverso la piattaforma POLIS – Istanze Online, accessibile dal portale del Ministero dell’Istruzione. L’utente deve essere preventivamente registrato e abilitato al sistema per poter accedere alle funzioni di compilazione.

Una volta effettuato l’accesso con SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), il candidato potrà selezionare la funzione dedicata alla presentazione della domanda ATA, che varia a seconda della fascia (prima, seconda o terza). 

L’interfaccia guida l’utente nella compilazione passo dopo passo, con sezioni dedicate all’inserimento dei dati anagrafici, titolo di studio d’accesso, altri titoli culturali o professionali, periodi di servizio, e infine la scelta delle scuole di preferenza (fino a 30 istituti per la Terza Fascia).

Durante la procedura è fondamentale prestare attenzione alla correttezza dei dati inseriti, alla completezza della documentazione allegata (ove richiesta) e alla coerenza tra i titoli dichiarati e i profili per cui si presenta domanda. Anche piccole incongruenze possono comportare l’esclusione o la decurtazione del punteggio.

Una volta conclusa la compilazione, la domanda deve essere inviata telematicamente attraverso il sistema, che ne rilascia ricevuta ufficiale. Solo in seguito sarà possibile accedere nuovamente all’istanza per eventuali rettifiche, nei limiti consentiti dal bando.

Cosa serve: documenti e informazioni necessari per la candidatura

Per affrontare l’iter di candidatura in modo completo e senza intoppi, è necessario avere a disposizione una serie di documenti e dati da inserire nella piattaforma o da allegare all’istanza. Tra questi:

  • Credenziali SPID attive, necessarie per accedere alla piattaforma Istanze Online;
  • Codice fiscale e documento di identità in corso di validità;
  • Titolo di studio d’accesso richiesto per il profilo ATA prescelto, con indicazione del voto finale e dell’anno di conseguimento;
  • Altri titoli culturali o professionali, come certificazioni informatiche, attestati di qualifica professionale (OSA, OPI, ASACOM), corsi di dattilografia, lauree aggiuntive, ecc.;
  • Certificazioni linguistiche, se possedute e se valutabili per il profilo scelto;
  • Periodo di servizio svolto, con indicazione precisa delle date e dell’istituto presso cui è stato prestato;
  • Scelta delle sedi (in caso di aggiornamento della Terza Fascia o in fase successiva per la Prima Fascia);
  • Eventuale dichiarazione di titoli di preferenza e riserva (ai sensi della normativa vigente).

È consigliabile preparare anticipatamente una scansione digitale dei principali titoli e certificati, anche se per molte procedure la documentazione viene richiesta solo in fase successiva alla valutazione o all’eventuale nomina. 

Contratto e Stipendio del Personale ATA

Comprendere la struttura del contratto e della retribuzione del personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) è fondamentale per chi opera o intende operare all’interno del sistema scolastico italiano. 

L’intero impianto normativo e salariale è regolato da un unico, onnicomprensivo strumento: il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del Comparto Istruzione e Ricerca, Sezione Scuola. 

Questo contratto, frutto di negoziazioni tra le rappresentanze sindacali e l’ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni), definisce in maniera capillare i diritti, i doveri, le mansioni e, naturalmente, gli aspetti economici relativi a tutto il personale della scuola, inclusi gli ATA.

Il Contratto di Lavoro

Il CCNL Scuola rappresenta la pietra angolare per il rapporto di lavoro del personale ATA. Al suo interno vengono dettagliate le diverse aree professionali (ad esempio, Area A per i collaboratori scolastici, Area B per gli assistenti amministrativi e tecnici, ecc.) e le relative mansioni, garantendo uniformità di trattamento su tutto il territorio nazionale. La natura del rapporto di lavoro può assumere principalmente due forme:

  • Contratto a tempo indeterminato: Questa è la forma contrattuale stabile e di riferimento per il personale ATA. Si acquisisce attraverso procedure concorsuali pubbliche e garantisce una continuità lavorativa, con tutti i diritti e le tutele previste dalla normativa vigente, inclusa la progressione di carriera e il trattamento pensionistico.
  • Contratto a tempo determinato: Utilizzato per coprire fabbisogni temporanei di personale, come supplenze per assenze, incarichi annuali o incarichi fino al termine delle attività didattiche. Questi contratti sono soggetti a scadenze prefissate e non danno diritto alla progressione automatica di carriera, sebbene riconoscano l’anzianità di servizio maturata ai fini di future progressioni economiche una volta assunti a tempo indeterminato e per la partecipazione a bandi di mobilità o concorsi. Le condizioni economiche e normative sono le medesime del personale a tempo indeterminato per la durata del contratto.

Le tabelle retributive

Lo stipendio del personale ATA è suddiviso per aree di appartenenza, che variano in base al profilo professionale (ad es. Collaboratore Scolastico, Assistente Amministrativo, Assistente Tecnico, DSGA) e all’anzianità di servizio maturata. 

Gli importi sono lordi mensili e includono il trattamento economico fondamentale (stipendio base, indennità integrative, tredicesima mensilità calcolata su base mensile).

Di seguito, una tabella riassuntiva indicativa delle retribuzioni lorde mensili (riferite al CCNL 2019–2021 aggiornato nel 2024):

Profilo ATAFino a 8 anni9-14 anni15-20 anni21-27 anniOltre 28 anni


Collaboratore Scolastico
1300 euro


1.400 euro1.480 euro1.550 euro1.600 euro
Assistente Amministrativo1.450 euro1.560 euro1.640 euro1.720 euro1.800 euro
Assistente Tecnico1.450 euro1.560 euro1.640 euro1.720 euro1.800 euro
Cuoco, Infermiere, Guardarobiere1.500 euro1.620 euro1.700 euro1.780 euro1.860 euro
DSGA (Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi)1.900 euro2.050 euro2.200 euro2.300 euro2.400 euro

Voci Accessorie

Oltre allo stipendio base, il personale ATA può beneficiare di voci accessorie legate alle specifiche funzioni svolte o a incarichi aggiuntivi. Tra queste, figurano:

  • Indennità di turno (per il personale impiegato su turnazioni).
  • Compensi per incarichi specifici (per esempio gestione laboratori, responsabilità amministrative aggiuntive, attività complementari).
  • Indennità per DSGA facenti funzione.
  • Bonus per particolari condizioni lavorative, come lavoro in plessi disagiati o con utenza speciale.

Tali compensi sono spesso stabiliti a livello di contrattazione integrativa di istituto e possono variare in base al budget disponibile e alle esigenze dell’organico scolastico.

Risorse Utili e Link Ufficiali

Per orientarti con sicurezza nel mondo del personale ATA e affrontare con consapevolezza ogni fase del percorso — dalla candidatura alla gestione della carriera — è fondamentale che tu sappia saper accedere alle fonti ufficiali e agli strumenti pratici messi a disposizione da istituzioni e organizzazioni di settore. In questa sezione raccogliamo i principali riferimenti digitali utili, aggiornati e affidabili.

Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) – Sezione Personale ATA

Il sito ufficiale del Ministero rappresenta la fonte primaria per conoscere bandi, aggiornamenti normativi e novità contrattuali riguardanti il personale ATA. All’interno della sezione dedicata si trovano informazioni dettagliate sui profili professionali, le modalità di accesso, le graduatorie, le supplenze e i riferimenti ai contratti collettivi.

🔗 Ministero dell’Istruzione – Sezione ATA

Istanze Online (POLIS) – Domande e Procedure Telematiche

La piattaforma Istanze Online (POLIS) è il canale ufficiale attraverso cui presentare le domande di inserimento o aggiornamento in graduatoria, partecipare a concorsi o selezioni e gestire diverse procedure amministrative legate al proprio profilo ATA. È necessario accedere con credenziali SPID (o CIE), e mantenere aggiornati i propri dati anagrafici e di servizio.

🔗 Istanze Online – Accesso al portale POLIS

Siti dei principali sindacati del comparto Scuola

I sindacati di categoria offrono un supporto prezioso, sia informativo che operativo. Spesso mettono a disposizione guide pratiche alla compilazione delle domande, chiarimenti normativi, aggiornamenti sui contratti, consulenza personalizzata e modelli da utilizzare. 

Sono inoltre tra i primi a pubblicare notizie sulle tempistiche dei bandi e sulle modifiche legislative. Ecco i principali riferimenti:

Queste pagine sono costantemente aggiornate e spesso includono anche webinar, FAQ, comunicazioni sindacali e moduli per assistenza.

Domande Frequenti (FAQ) sul Personale ATA

Chi si avvicina per la prima volta al mondo del personale ATA o intende aggiornare la propria posizione in graduatoria si trova spesso a confrontarsi con dubbi ricorrenti. Di seguito, rispondiamo alle domande più frequenti per chiarire alcuni aspetti pratici legati all’accesso, alla gestione della candidatura e alle supplenze.

Eccoti una panoramica dettagliata sulle tue domande relative al personale ATA, con informazioni aggiornate per fornirti un quadro chiaro.

La Laurea vale di più del Diploma per l’accesso alle graduatorie ATA?

Sì, in generale, la laurea può dare un punteggio aggiuntivo rispetto al solo diploma per l’accesso e l’inserimento nelle graduatorie del personale ATA, ma dipende dal profilo professionale a cui si aspira: il possesso di un diploma di laurea è considerato un titolo culturale aggiuntivo e viene valutato con un punteggio specifico. Ad esempio, per profili come l’Assistente Amministrativo, l’Assistente Tecnico, il Cuoco e l’Infermiere, un diploma di laurea (triennale, specialistica o magistrale) può attribuire 2 punti in graduatoria. È importante notare che, di solito, viene valutato un solo titolo di laurea (quello più favorevole, se ne possiedi più di uno) e il punteggio è fisso (es. 2 punti) indipendentemente dal voto di laurea. Per il profilo di Collaboratore Scolastico, generalmente, non sono previsti titoli culturali valutabili oltre al titolo di studio richiesto per l’accesso al ruolo.

Ogni quanto si aggiornano le graduatorie di terza fascia?

Le graduatorie di III fascia ATA si aggiornano ogni tre anni, salvo proroghe ministeriali. L’ultimo aggiornamento è avvenuto nel 2024, quindi il prossimo è previsto nel 2027, salvo modifiche normative. Durante il triennio è possibile essere convocati per supplenze, ma non è possibile modificare i dati inseriti nella domanda fino all’apertura del successivo aggiornamento.

Posso presentare domanda in più province?

No. Al momento della compilazione della domanda per l’inserimento o aggiornamento in graduatoria di terza fascia ATA, si può scegliere una sola provincia, e all’interno di quella si indicano le scuole preferite. È importante fare una scelta strategica, considerando sia la disponibilità di posti sia le possibilità di convocazione. La scelta della provincia resta vincolante per tutta la durata delle graduatorie triennali.

La certificazione CIAD ha una scadenza?

Sì, la Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale (CIAD) ha una scadenza ai fini dell’inserimento nelle graduatorie ATA. Con l’introduzione dei nuovi requisiti dal CCNL Istruzione e Ricerca, la CIAD è diventata un titolo di accesso obbligatorio (salvo alcune eccezioni come il profilo di Collaboratore Scolastico, per il quale non è richiesta). Per il personale già inserito in graduatoria, o per i nuovi inserimenti, è stato fissato un termine entro il quale conseguirla. La scadenza per ottenere la CIAD per le graduatorie ATA, in base alle recenti normative, è stata fissata al 30 aprile 2025. Chi non fosse in possesso di tale certificazione entro tale data, e non rientri nelle categorie esentate, rischia la decadenza dalla graduatoria o la non inclusione. È fondamentale verificare sempre le ultime disposizioni ministeriali e i bandi specifici per eventuali proroghe o chiarimenti.

Cosa succede se vengo chiamato per una supplenza breve?

Nel caso di convocazione per una supplenza breve (generalmente fino a 10 giorni o comunque di durata inferiore a quella annuale), si riceve una comunicazione dalla scuola o dall’Ufficio Scolastico di riferimento. È possibile accettare o rifiutare la supplenza, ma il rifiuto non comporta la cancellazione dalla graduatoria. Tuttavia, se si accetta e poi non ci si presenta, si può incorrere in sanzioni temporanee, come la sospensione dalle convocazioni per un determinato periodo. Le supplenze brevi sono un’ottima opportunità per iniziare a fare esperienza nella scuola, anche se non garantiscono continuità lavorativa.

Cosa succede in caso di rinuncia?

Generalmente, la rinuncia a una supplenza breve non comporta sanzioni significative come l’esclusione dalle graduatorie, ma potresti non essere più chiamato da quella specifica scuola per quel periodo. Le sanzioni più severe (perdita della possibilità di ricevere altre supplenze) sono previste per la rinuncia a supplenze annuali (al 31/08) o fino al termine delle attività didattiche (al 30/06).

Cosa succede in caso di abbandono?

Se accetti una supplenza breve e poi abbandoni il servizio senza giustificato motivo, le sanzioni sono più severe e possono comportare la perdita della possibilità di conseguire qualsiasi tipo di supplenza, sia dalle graduatorie permanenti che di istituto, per l’anno scolastico in corso.

Cosa fare adesso?

Diventare personale ATA rappresenta un’opportunità concreta per entrare nel mondo della scuola, contribuendo al suo funzionamento quotidiano attraverso ruoli amministrativi, tecnici e ausiliari. 

In questa guida abbiamo illustrato i passaggi fondamentali per candidarsi: dalla comprensione dei profili disponibili, ai requisiti richiesti, fino alle modalità di presentazione della domanda tramite la piattaforma Istanze Online.

Hai scoperto quali titoli servono, come funziona il meccanismo delle graduatorie di terza fascia, che ruolo gioca la nuova Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale (CIAD), e quali sono i dettagli relativi al contratto e allo stipendio, secondo quanto previsto dal CCNL Scuola. Abbiamo chiarito i dubbi più frequenti e fornito i link ufficiali e le risorse sindacali per approfondire ogni aspetto.

Ora è il momento di passare all’azione:
Verifica i tuoi titoli di studio e professionali.
Assicurati di possedere la certificazione digitale CIAD.
Tieni d’occhio il sito del Ministero e la piattaforma Istanze Online per non perdere le scadenze.
Consulta i siti dei sindacati per guide pratiche e supporto nella compilazione della domanda.

Prepararsi con anticipo ti permette di affrontare con serenità il prossimo aggiornamento delle graduatorie ATA e aumentare le possibilità di ottenere un incarico. Usa le risorse fornite, informati, e rimani aggiornato: il tuo percorso nel mondo della scuola può iniziare da qui.