COBAS, Carenza dell’Organico ATA: Un Decennio di Tagli e le Conseguenze sulla Scuola Italiana

Giuseppe Montone

27 Agosto 2025

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COBAS, Carenza dell’Organico ATA: Un Decennio di Tagli e le Conseguenze sulla Scuola Italiana

La carenza dell’organico ATA rappresenta una delle problematiche più sentite nel sistema scolastico italiano. Negli ultimi dieci anni, la progressiva riduzione del personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario ha generato un sovraccarico di lavoro insostenibile e una diminuzione dei servizi essenziali per il corretto funzionamento delle scuole. Una situazione che compromette la qualità dell’istruzione e il benessere di studenti e docenti, come denunciato dai sindacati di settore. A denunciarlo è Alessandro Pieretti, componente dell’Esecutivo nazionale COBAS Scuola.

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Carenza dell’Organico ATA: L’Evoluzione dei Numeri dal 2016 al 2026

L’analisi dei dati relativi alle dotazioni organiche del Personale ATA, sulla quale si è ampiamente soffermato Alessandro Pieretti (COBAS) nel suo articolo, rivela un trend di contrazione costante nell’ultimo decennio. 

Partendo dalle 203.534 unità dell’anno scolastico 2016/2017, si è assistito a una progressiva diminuzione che ha portato il numero complessivo a 196.477 posti per l’anno 2025/2026, con una perdita netta di 7.057 lavoratori

Sebbene in alcuni anni si siano registrati lievi incrementi o decrementi marginali, la tendenza generale è rimasta negativa. Tale riduzione è il risultato di politiche di contenimento della spesa e di tagli imposti dalle leggi di stabilità, che hanno inciso in modo significativo sui profili di assistente amministrativo e collaboratore scolastico. 

Un simile scenario ha reso la gestione delle istituzioni scolastiche sempre più complessa, con un numero di risorse umane inadeguato a coprire le necessità operative di plessi spesso numerosi e articolati.

Di seguito, una tabella riepilogativa dell’evoluzione della carenza dell’organico ATA:

ANNO SCOLASTICOPOSTI DISPONIBILIVARIAZIONE RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE 
2016-2017203.534
2017-2018203.456-78
2018-2019203.398-58
2019-2020203.434+36
2020-2021203.360-74
2021-2022204.574+1.214
2022-2023204.527-47
2023-2024204.498-29
2024-2025196.495-8,003
2025-2026196.477-18

Le Conseguenze Pratiche della Carenza di Personale

La carenza dell’organico ATA ha prodotto effetti diretti e tangibili sulla vita quotidiana delle scuole. 

Il personale in servizio si trova a fronteggiare carichi di lavoro esponenzialmente aumentati, con mansioni che vanno ben oltre le competenze previste dal profilo professionale

I Collaboratori scolastici, ad esempio, non si occupano solo della pulizia e del decoro degli edifici, ma svolgono anche un’imprescindibile funzione di sorveglianza e di assistenza agli alunni con disabilità, spesso senza una formazione specifica. 

Allo stesso modo, gli Assistenti amministrativi sono sommersi da adempimenti burocratici sempre più complessi, come le ricostruzioni di carriera o la gestione di piattaforme digitali. 

Una situazione non dissimile la vivono gli Assistenti tecnici, frequentemente costretti a dividersi tra più plessi scolastici per garantire il funzionamento di laboratori e attrezzature, un compito di primaria importanza per la didattica.

Assunzioni Mancate e Precariato: Un Sistema al Limite

Un aspetto determinante della crisi è rappresentato dal divario tra i posti disponibili e le assunzioni a tempo indeterminato effettivamente autorizzate. 

Negli ultimi otto anni, a fronte di 166.849 posti vacanti, i governi hanno approvato solo 78.583 immissioni in ruolo, ovvero meno della metà (47%). 

Una politica di stabilizzazione parziale non è riuscita a coprire nemmeno il naturale turnover del personale, con il risultato di una diminuzione di circa il 6% dei contratti a tempo indeterminato

L’incapacità di garantire un numero adeguato di assunzioni stabili ha alimentato il fenomeno del precariato, con migliaia di posti che restano scoperti ogni anno e vengono coperti con supplenze brevi. 

Tale instabilità compromette la continuità dei servizi e impedisce una programmazione a lungo termine delle attività scolastiche, con ripercussioni negative sull’intera comunità educativa.

Un Modello di Calcolo Inadeguato alle Reali Esigenze

Alla base della carenza dell’organico ATA, per molti aspetti strutturale, vi è un sistema di calcolo obsoleto, che non risponde più alle reali necessità delle istituzioni scolastiche. 

La definizione delle dotazioni organiche continua a basarsi quasi esclusivamente sul numero di alunni iscritti, senza tenere in adeguata considerazione altri fattori essenziali. 

Tra gli elementi ignorati figurano: 

  • la presenza di studenti con disabilità, che richiedono un supporto specifico e costante; 
  • la complessità logistica delle scuole articolate su più plessi; 
  • la dimensione degli edifici e la presenza di strutture come laboratori, palestre e aule speciali. 

Un approccio così limitato impedisce di calibrare le risorse in modo efficace e finisce per penalizzare le scuole situate in contesti più complessi o con un’offerta formativa più ampia, che necessiterebbero di un supporto amministrativo e tecnico potenziato.