Concorso docenti precari. Il Ministero incontra Anief

Concorso docenti precari

Il sistema di reclutamento dei docenti in Italia subisce una grande svolta nell’ambito degli obiettivi fissati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr): si individuano, infatti, ben tre bandi di concorso docenti entro il 2024 per raggiungere – almeno parzialmente – l’obiettivo di 70mila immissioni di docenti in ruolo. Che potrebbe essere raggiunto entro il 2025. 

Il primo concorso, riservato ai docenti precari con almeno 36 mesi di servizio negli ultimi 5 anni, sarà veloce e semplificato per permettere le assunzioni già a partire da settembre. Gli altri due concorsi saranno ordinari e rispetteranno l’ultima riforma scolastica che prevede concorsi annuali per i docenti.

Tempistiche e modalità

Il concorso riservato ai docenti precari è destinato a coloro che abbiano maturato 3 anni di servizio, di cui almeno uno specifico, oppure 24 CFU. E riguarderà esclusivamente i posti comuni, mentre per i posti di sostegno si attingerà dalle GPS I fascia. 

Seppure lo stesso sarà bandito nei prossimi mesi, tuttavia, considerati gli inevitabili tempi di svolgimento, sarà verosimilmente utilizzato per le assunzioni dell’anno scolastico 2024/2025.

Concorso docenti precari: il MIM incontra Anief 

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha incontrato una delegazione del sindacato Anief per discutere delle novità relative al reclutamento. Secondo quanto emerso, i requisiti per partecipare al concorso sarebbero alternativi, ossia 24 CFU oppure almeno 3 anni di servizio.

Per le immissioni in ruolo, si attingerà inoltre dalle graduatorie dei concorsi ordinari vigenti, potendo assumere anche gli idonei (anche oltre i posti messi a bando). Per quanto riguarda le graduatorie del concorso straordinario BIS, da queste si attingerà solo nei limiti degli eventuali posti messi a bando, potendo esserci scorrimenti solo nel caso di eventuali rinunce

Il decreto Milleproroghe ha previsto la possibilità di scorrimento della graduatoria nel caso di eventuali rinunce, ma sempre entro i limiti dei posti messi a bando e solo se ciò avviene prima della pubblicazione delle graduatorie relative al concorso pubblico previsto nell’ambito della nuova riforma del reclutamento (Decreto Legge 36/2022 convertito nella Legge 79/2022).

Il nuovo sistema di reclutamento dei docenti punta a migliorare la qualità dell’insegnamento nelle scuole italiane e a fornire maggiore stabilità ai docenti precari. Con tre bandi di concorso entro il 2024, si spera di raggiungere l’obiettivo di 70mila immissioni in ruolo, anche se il raggiungimento di tale obiettivo potrebbe slittare al 2025.

Condividi questo articolo