Fissate le fasce di complessità dello stipendio dirigente scolastico per l’anno scolastico 2024-2025

un dirigente scolastico

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ha emanato i Decreti dipartimentali n. 1621 e n. 23 del 25 giugno 2024 con i quali vengono stabiliti i nuovi criteri per la valutazione delle istituzioni scolastiche per l’anno scolastico 2024/2025. L’obiettivo principale è uniformare il livello di complessità delle scuole, considerando le diversità territoriali e definendo i parametri per la classificazione dello stipendio del dirigente scolastico.

Tra le novità introdotte, spicca l’indicatore ESCS (Economic, Social and Cultural Status), concepito per valutare con maggiore precisione le condizioni socio-economiche e culturali degli studenti in ogni istituto scolastico. Questo strumento, insieme ai nuovi criteri adottati, contribuirà a una graduazione più accurata della complessità delle scuole.

Tuttavia, le percentuali di scuole distribuite nelle diverse fasce di complessità per l’anno scolastico 2024-2025 subiranno variazioni marginali:

  • Fascia A: 1.671 istituzioni;
  • Fascia B: 4.934 istituzioni;
  • Fascia C: 994 istituzioni.

Stipendio dirigente scolastico, il Ministro Valditara annuncia: “Aumento medio di 500 euro lordi annui”

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha espresso piena soddisfazione per le nuove misure adottate, sottolineando il loro ruolo nella valorizzazione dei dirigenti scolastici come figura chiave per il miglioramento della qualità delle scuole. Lo stesso ha inoltre, evidenziato come l’adozione dei nuovi criteri sia il frutto di un processo approfondito di analisi e dialogo con i sindacati, mirato a creare un sistema più equo e rappresentativo delle reali condizioni delle scuole italiane.

Infine, il titolare del dicastero di viale Trastevere ha destinato nuove risorse finanziarie per il Fondo dei dirigenti scolastici per l’anno 2024-2025, prevedendo aumenti medi di circa 500 euro lordi annui nella parte variabile della retribuzione per tutte le fasce di complessità. Tali incrementi saranno oggetto di negoziato durante il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo per definire la retribuzione basata sui risultati e sulla posizione dei dirigenti scolastici.

Le fasce di complessità per l’anno scolastico 2024-2025

Come abbiamo già evidenziato, il 25 giugno 2024 il MIM ha pubblicato due decreti dipartimentali particolarmente significativi. 

In particolare, il Decreto n. 1621 stabilisce i criteri generali e i parametri numerici per classificare le istituzioni scolastiche, che i Direttori degli Uffici Scolastici Regionali dovranno rispettare per gli anni scolastici 2024/2025 e 2025/2026. Gli stessi saranno, tuttavia, soggetti a verifica da parte dell’Amministrazione, con la possibilità di revisioni alla fine dell’anno scolastico 2025/2026.

Parallelamente, il Decreto n. 23 stabilisce che per l’anno scolastico 2024/2025 le istituzioni scolastiche riceveranno un punteggio di complessità basato sui dati dell’organico di diritto e sui criteri definiti nel Decreto n. 1621/2024, raccolti dal sistema informativo del Ministero. Questo punteggio è dettagliato nell’Allegato A del decreto, che ne costituisce parte integrante:

  • Fascia A da 53 punti in poi;
  • Fascia B da 32 a 52 punti;
  • Fascia C fino a 31 punti.

FASCIA DI COMPLESSITÀPUNTEGGIONUMERO SCUOLERETRIBUZIONE DI POSIZIONESPESA TOTALE
Ada 53 in poi1.67121.600 €36.093.600 €
Bda 32 a 52 4.93417.600 €86.838.400 €
Cfino a 3199413.600 €13.518.400 €
TOTALE7.59952.800 €136.450.400 €

Lo stipendio del dirigente scolastico (DS)

In attesa dell’esito delle trattative per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) 2024-2025, lo stipendio del dirigente scolastico comprende:

  • 12 mensilità più tredicesima;
  • stipendio tabellare di 45.260,73 euro annui.

Il sistema retributivo del dirigente scolastico è attualmente definito dal CCNL dell’Area dirigenziale Istruzione e Ricerca firmato nell’estate del 2019 (che ha equiparato in parte la retribuzione a quella di altri dirigenti pubblici introducendo un aumento significativo dello stipendio tabellare del dirigente scolastico da 43.310,90 a 45.260,73 euro annui) e che comprende:

  • trattamento fondamentale, comprensivo dello stipendio tabellare, della Retribuzione Individuale di Anzianità (RIA) e della retribuzione di posizione fissa;
  • trattamento accessorio, che include la retribuzione di posizione variabile, la retribuzione di risultato e i compensi per la reggenza di altre istituzioni scolastiche;
  • trattamento economico per incarichi aggiuntivi, come le indennità per specifiche attività obbligatorie (come gli esami di stato) e facoltative (come la direzione di progetti PON/POR).

Ad ogni modo, occorre ricordare che il salario effettivo del dirigente scolastico è influenzato da diversi fattori, tra cui la retribuzione di posizione, la regione in cui presta servizio, le ritenute fiscali e previdenziali, che possono incidere positivamente o negativamente sul compenso complessivo.

un edificio scolastico

Il trattamento fondamentale

Lo stipendio tabellare del dirigente scolastico ammonta a 45.260,73 euro all’anno.

La Retribuzione Individuale di Anzianità (RIA) varia tra circa 3.500 euro e circa 12.000 euro annui, pagati mensilmente. Questa forma di compensazione è riservata esclusivamente ai dirigenti con una lunga esperienza nel ruolo, nonché ai vincitori di concorsi pubblici precedenti.

L’importo esatto della RIA dipende dall’anzianità accumulata al momento della firma del contratto a tempo indeterminato e non considera l’anzianità maturata specificamente nel ruolo dirigenziale.

La Retribuzione di Posizione Fissa, invece, è determinata in base alle sfide gestionali specifiche di ciascuna istituzione scolastica, ammontando a 12.565,11 euro annui, anch’essi pagati mensilmente.

Il trattamento accessorio

La Retribuzione di Posizione Variabile per i dirigenti scolastici italiani viene determinata attraverso l’assegnazione di un punteggio a ciascuna scuola, considerando la sua posizione geografica, il contesto territoriale, le dimensioni e le relative difficoltà gestionali. Questi parametri conducono alla suddivisione degli istituti in fasce, ciascuna associata a trattamenti economici specifici.

L’importo massimo per la Retribuzione di Posizione Variabile è di 33.569,70 euro annui. È importante notare che la somma combinata della Retribuzione di Posizione Fissa e Variabile non può superare i 46.134,81 euro all’anno. Questi fondi sono erogati attraverso il Fondo Unico Nazionale, il cui ammontare è stabilito annualmente e distribuito tra le regioni, con la parte corrispondente al dirigente scolastico pagata mensilmente.

La Retribuzione di Risultato è legata alla supervisione di più istituzioni scolastiche e viene erogata in un’unica soluzione, ammontando a circa 3.000 euro annui. A questa cifra si aggiunge un ulteriore importo variabile compreso tra 15.000 e 20.000 euro annui, in base alla complessità delle ulteriori istituzioni scolastiche affidate al dirigente.

Infine, l’Indennità Fissa di Reggenza per ciascun istituto assegnato al dirigente scolastico è di circa 9.600 euro annui.

Il trattamento economico per incarichi aggiuntivi

Oltre alla retribuzione ordinaria, al dirigente scolastico spettano diverse indennità per attività aggiuntive, alcune delle quali obbligatorie, come la presidenza delle commissioni degli Esami di Stato nelle scuole superiori, con un compenso variabile tra 1.817 e 3.519 euro.

Le attività legate all’educazione degli adulti e alla terza area degli istituti professionali prevedono un compenso pari al 2% delle somme allocate.

Per la direzione di progetti, i compensi variano: ad esempio, per i progetti PON l’indennità è del 5%, mentre per i progetti FSE è di 150 euro al giorno.

La presidenza delle commissioni di concorso è remunerata in base al tipo di concorso; nel caso di concorsi per il personale docente, può raggiungere fino a un massimo di 4.924,08 euro.

Altre funzioni includono il tutoraggio durante il periodo di formazione dei dirigenti appena assunti e altri incarichi non contemplati nel trattamento economico standard del dirigente scolastico.

Quanto guadagna un dirigente scolastico?

La retribuzione annua di un dirigente scolastico varia significativamente, oscillando tra un minimo di 70.000 euro e un massimo di 100.000 euro. Questa disparità dipende dall’anzianità di servizio del dirigente e dalla complessità dell’istituto scolastico a cui è assegnato.

Uno studio condotto dalla Commissione Europea, tramite il rapporto “Eurydice” relativo all’anno scolastico 2019-2020, ha analizzato gli stipendi e le indennità degli insegnanti e dei dirigenti scolastici in 38 diversi sistemi educativi. È emerso che in Italia, in particolare, lo stipendio di un dirigente scolastico è significativamente superiore rispetto a quello di un docente con 15 anni di esperienza, rappresentando oltre il doppio di quest’ultimo.

Il confronto internazionale ha evidenziato che paesi come Finlandia, Francia, Islanda, Romania e Svezia presentano condizioni retributive simili, con una marcata differenza tra gli stipendi dei dirigenti scolastici e quelli dei docenti.

Contrattazione integrativa regionale: le tabelle del MIM

Lo stipendio del dirigente scolastico in Italia è soggetto non solo alla contrattazione collettiva nazionale, ma anche alla contrattazione integrativa regionale. Questo significa che ci possono essere differenze significative nella retribuzione tra una regione e l’altra, in base agli accordi specifici raggiunti tra le autorità locali e i sindacati del settore.

La contrattazione integrativa regionale può influenzare diversi aspetti della retribuzione, come la parte variabile degli emolumenti, le indennità per incarichi specifici, e altre forme di compensazione economica non previste dal contratto nazionale. Questo sistema consente alle regioni di adattare le condizioni economiche dei dirigenti scolastici alle specificità locali e alle esigenze del territorio.

Nello specifico, gli stipendi annui lordi dei dirigenti scolastici delle varie regioni italiane sono i seguenti:

REGIONE1° FASCIA2° FASCIA3° FASCIA4° FASCIA
Abruzzo62.362,28 €58. 785,96 €55.209,62 €
Basilicata64.349,87 €60.321,27 €56.292,67 €
Calabria65.185,26 €60.422,03 €56.150,49 €51.878,95 €
Campania59.088,83 €57.613,02 €54.549,74 €50.449,22 €
Emilia Romagna63.422,01 €60.862,15 €58.302,50 €55.742,87 €
Friuli-Venezia Giulia62.464,20 €59.349,87 €56.235,55 €53.121,17 €
Lazio61.102,41 €58.658,54 €56.214,67 €53.770,80 €
Liguria63.460,54 €58.808,07 €54.155,60 €
Lombardia63.406,37 €60.799,13 €58.191,49 €55.584,05 €
Marche59.282,81 €58.298,41 €56.083,51 €
Molise58.819,68 €56.515,23 €54.956,61 €
Piemonte63.325,51 €58.962,63 €55.995,87 €53.378,15 €
Puglia60.334,62 €59.214,46 €58.094,28 €54.173,68 €
Sardegna59.946,23 €58.547,62 €57.615,22 €56.216,61 €
Sicilia62.079,26 €59.681,37 €57.283,47 €54.885,57 €
Toscana62.935,30 €58.277,38 €53.619,45 €
Umbria62.022,57 €58.996,57 €52.944,57 €
Veneto60.953,90 €58.468,90 €55.983,90 €

Quanto rimane in carica un dirigente scolastico?

È importante precisare che mentre il rapporto di lavoro del dirigente scolastico è a tempo indeterminato, i singoli incarichi hanno una durata di tre anni, con possibilità di rinnovo illimitato.

Tuttavia, vari direttori generali degli Uffici Scolastici Regionali hanno espresso più volte l’opportunità di introdurre una rotazione obbligatoria degli incarichi dei dirigenti scolastici dopo un certo numero di anni. Questa misura è finalizzata a prevenire potenziali situazioni di corruzione.

Le proposte avanzate suggeriscono l’istituzione di un limite massimo di tre o quattro rinnovi consecutivi per ciascun incarico, al fine di garantire una gestione più trasparente e efficace delle posizioni dirigenziali nelle scuole.

Quali sono i compiti e le responsabilità del dirigente scolastico?

Se è vero che lo stipendio del dirigente scolastico è di tutto rispetto, è altrettanto vero che lo stesso deve far fronte a diversi compiti e responsabilità.  

Il DS, infatti, assume la gestione completa dell’istituto assegnato, comprese tutte le responsabilità civili e penali ad essa associate. Tra i suoi compiti fondamentali figurano:

  • Elaborare un piano strategico annuale;
  • Redigere il piano dell’offerta formativa (POF) e pianificare l’organizzazione e gli orari per il personale docente e non docente;
  • Gestire le relazioni con il pubblico, le trattative con fornitori, le aziende di somministrazione dei pasti e i sindacati;
  • Pianificare le attività scolastiche e la formazione delle classi;
  • Organizzare e supervisionare esami e scrutini;
  • Selezionare il personale e gestire le risorse umane;
  • Stipulare nuovi contratti e rinnovare quelli esistenti;
  • Gestire l’aspetto finanziario dell’istituto;
  • Monitorare l’adeguatezza strutturale e l’aggiornamento dell’arredamento, dei sistemi elettronici e informatici;
  • Presiedere la Giunta Esecutiva del Consiglio d’Istituto, il Collegio dei Docenti e i Consigli di Classe;
  • Firmare tutte le circolari e i documenti ufficiali dell’istituto.

Per quanto riguarda eventuali lavori strutturali necessari all’edificio scolastico, invece, la responsabilità è a carico della Provincia o del Comune competente.

Quante ore lavora il dirigente scolastico?

Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per questa figura dirigenziale non specifica nessun orario lavorativo giornaliero o settimanale né un obbligo di presenza fisica all’interno dell’istituto scolastico per la figura dirigenziale del DS. 

La natura del ruolo implica che il dirigente scolastico debba eseguire con puntualità e efficienza tutti i compiti correlati alle sue responsabilità, indipendentemente dal luogo o dall’orario in cui vengono espletati. Questo significa che può operare da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, che sia di giorno o di notte, nei giorni feriali o festivi, senza vincoli specifici riguardo alla presenza fisica in ufficio o altrove.

Quanti sono i collaboratori del dirigente scolastico?

L’articolo 25 del decreto legislativo n. 165/2001 consente ai dirigenti scolastici di avvalersi della collaborazione di docenti per lo svolgimento delle proprie funzioni. Inizialmente, il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) stabiliva che il dirigente potesse avere a disposizione solo due docenti come collaboratori.

Tuttavia, l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni ha successivamente revocato questo limite tramite il comma 83 della circolare n. 65, consentendo al dirigente di scegliere come collaboratori fino al 10% dei docenti dell’istituto.

Inoltre, a partire dall’anno scolastico 2022/2023, in base al decreto legge n. 36/2022 (convertito con modificazioni nella legge n. 79/2022), è stata introdotta la possibilità per un collaboratore di essere esonerato dall’insegnamento. Nel caso di due collaboratori, è previsto un semi-esonero.

Queste disposizioni offrono al dirigente scolastico una maggiore flessibilità nella gestione delle risorse umane, consentendo di organizzare il proprio team di collaboratori in base alle esigenze specifiche dell’istituto.

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