La scadenza per le candidature al Concorso PNRR3 è fissata al 29 ottobre. Con 58.135 posti totali messi a bando, molti aspiranti si interrogano su quale dei Concorso PNRR3 titoli di accesso sia più vantaggioso ai fini del punteggio. La scelta tra l’accesso con Laurea e 3 anni di servizio o l’utilizzo di un’abilitazione (come quella da 30 CFU) è un dilemma comune. Una valutazione attenta dei punteggi, basata sulle tabelle ministeriali, è in questo caso indispensabile.
I titoli di accesso e la valutazione del bando 2025
I decreti direttoriali n. 2938 e n. 2939 del 9 ottobre 2025 hanno avviato la nuova procedura di reclutamento PNRR3 per il triennio 2025/2028.
Sono previsti 27.376 posti per la scuola dell’Infanzia e Primaria e 30.759 per la scuola Secondaria.
Le istanze possono essere inviate dalle 14:00 del 10 ottobre fino alle 23:59 del 29 ottobre.
Per gli aspiranti docenti, inclusi gli ITP, la selezione del titolo di ammissione rappresenta un passaggio determinante.
I candidati che possiedono più opzioni (es. laurea con tre anni di servizio e abilitazione) possono scegliere quale titolo utilizzare. La decisione deve fondarsi su un calcolo preciso del punteggio attribuibile secondo l’Allegato B del DM 205 del 26 ottobre 2023.
La valutazione complessiva dei titoli ha un tetto massimo di 50 punti.
Calcolo punteggio: accesso con Laurea e 3 anni di servizio
Analizziamo un caso pratico: un’aspirante docente in possesso di una Laurea conseguita con 105/110 e che possiede i tre anni di servizio richiesti come requisito.
Per calcolare il punteggio del titolo di accesso, è necessario prima convertire il voto in centesimi. Nell’esempio: 105/110 x 100 = 95,45. Successivamente, si applica la formula prevista dalle tabelle ministeriali, ma solo se il voto è superiore a 75/100.
La formula è p-75/2, dove p indica il voto del titolo di accesso espresso in centesimi. Nel nostro esempio, il calcolo sarebbe 95,45 – 75/2 = 10,22.
Il risultato deve essere arrotondato al secondo decimale dopo la virgola. In questa simulazione, l’accesso con la Laurea garantirebbe 10 punti (arrotondati per difetto).
È fondamentale ricordare che i tre anni di servizio utilizzati per l’ammissione non sono valutati ulteriormente come punteggio.
Calcolo punteggio: accesso con Abilitazione da 30 CFU (non selettiva)
Esaminiamo ora l’alternativa. La stessa docente ha conseguito un’abilitazione specifica, ad esempio un percorso da 30 CFU riservato a chi fosse già abilitato o specializzato, con un voto finale di 9,5/10.
Convertito in centesimi, il voto è 95/100. Applicando la medesima formula 95 – 75/2, il punteggio base del titolo di accesso è 10 punti (essendo il voto superiore a 75).
A tale punteggio, tuttavia, si deve aggiungere il valore dell’abilitazione stessa. Secondo le tabelle titoli e i chiarimenti forniti, i percorsi abilitanti da 30 CFU conseguiti al di fuori del contingente a numero chiuso sono considerati “non selettivi” e attribuiscono 5 punti aggiuntivi.
Il punteggio totale derivante da tale titolo sarebbe, pertanto, di 15 punti (10 per il voto + 5 per il tipo di percorso).

Concorso PNRR3 titoli di accesso: quale opzione privilegiare?
Il confronto tra i due scenari rende evidente la scelta più vantaggiosa. Optare per la Laurea più i tre anni di servizio comporterebbe un punteggio di 10 punti. Scegliere, invece, l’abilitazione non selettiva da 30 CFU garantirebbe un punteggio di 15 punti.
La differenza di 5 punti è notevole e può influenzare pesantemente il posizionamento in graduatoria.
È essenziale per gli aspiranti docenti, prima di inoltrare la domanda entro il 29 ottobre, effettuare una simulazione precisa.
Occorre verificare il proprio voto (di laurea o abilitazione), convertirlo in centesimi e applicare la formula ministeriale, sommando eventuali punteggi aggiuntivi previsti per la tipologia di percorso abilitante conseguito.
I percorsi selettivi, ad esempio, danno diritto a 12,50 punti.
I requisiti specifici e la valutazione per gli ITP
Una menzione a parte meritano gli Insegnanti Tecnico-Pratici (ITP), anch’essi interessati dalla procedura concorsuale (con posti nella quota della Secondaria).
Per gli ITP, l’accesso è ancora consentito con il solo diploma che dà accesso alla classe di concorso (fino al 31 dicembre 2026). Anche per loro, se in possesso di abilitazione, si pone la scelta del titolo di accesso.
È nevralgico notare che, per gli ITP, le FAQ ministeriali hanno chiarito un aspetto dei punteggi: qualsiasi percorso abilitante, sia esso selettivo o meno, verrà valutato 5 punti.
Inoltre, solo per gli ITP, è prevista la valutazione di un’ulteriore abilitazione specifica con 6,25 punti, come indicato al punto B.1.1 delle tabelle.
La valutazione degli altri titoli: cosa considerare oltre l’accesso
La scelta del Concorso PNRR3 titoli di accesso è solo il primo passo. Il punteggio totale, fino a un massimo di 50 punti, dipende anche da altri titoli valutabili che devono essere dichiarati entro la scadenza del 29 ottobre.
Tra i più rilevanti figurano il superamento di precedenti concorsi ordinari per la medesima classe di concorso, che assegna 12,50 punti, a condizione che la graduatoria sia stata formalizzata.
Anche il superamento delle prove di concorsi PNRR precedenti (come il PNRR1 o PNRR2) viene valutato 12,5 punti, ma solo se la graduatoria risulta pubblicata entro la data di scadenza della domanda.
Titoli accademici aggiuntivi (come lauree o diplomi ulteriori rispetto a quelli già dichiarati) valgono 7,50 punti, mentre le specializzazioni sul sostegno assegnano 5 punti per ogni titolo conseguito.
Il punteggio per il servizio di insegnamento
Un elemento primario nel calcolo complessivo è il servizio di insegnamento. Ogni anno di servizio specifico (svolto sulla classe di concorso per cui si partecipa) è valutato 2 punti.
È importante non confondere i “tre anni di servizio” usati come requisito di accesso con la valutazione del servizio come titolo culturale. I tre anni usati per l’ammissione non vengono valutati ulteriormente ai fini del punteggio.
Tuttavia, eventuali anni di servizio eccedenti i tre richiesti, o svolti su altre classi di concorso (servizio aspecifico), contribuiranno al punteggio finale.
Bisogna, inoltre, prestare attenzione alla riserva di posti: il bando prevede una quota del 30% per i candidati che hanno svolto almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, presso istituti scolastici statali negli ultimi dieci anni.
Tale riserva, però, è attivabile solo per le classi di concorso che prevedono almeno quattro posti disponibili.


