Corsi di sostegno INDIRE: l’informativa del Ministero

Rosalia Cimino

7 Marzo 2025

Docente di sostegno

Corsi di sostegno INDIRE: l’informativa del Ministero

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Ieri, 6 marzo 2025, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha incontrato le organizzazioni sindacali per discutere le novità sui corsi di specializzazione INDIRE per docenti di sostegno, introdotti dal Decreto-Legge n. 71 del maggio 2024. 

Durante l’incontro, sono stati illustrati i percorsi formativi rivolti sia agli insegnanti con almeno tre anni di servizio su posti di sostegno (art.6) sia a quelli con titoli conseguiti all’estero (art.7). 

Non sono mancate le critiche da parte dei docenti già specializzati tramite il tradizionale TFA (Tirocinio Formativo Attivo), che temono una svalutazione delle proprie competenze.

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Corsi per docenti con tre anni di servizio

Una delle principali novità riguarda i corsi riservati agli insegnanti che hanno accumulato almeno tre anni di servizio su posti di sostegno negli ultimi cinque anni. 

I percorsi prevedono 40 crediti formativi universitari (CFU) o ECTS per i corsi INDIRE, con lezioni prevalentemente online e un esame finale in presenza. La durata minima è fissata in quattro mesi, con un costo massimo di 1.500 euro.

Il punto più controverso è la possibilità di considerare assolto il tirocinio grazie all’esperienza pregressa. La scelta viene vista come un pericoloso abbassamento degli standard formativi, soprattutto se confrontata con il TFA, che impone rigorosi tirocini in presenza. 

Inoltre, il limite di assenze fissato al 10% e la modalità online per la maggior parte delle lezioni fanno temere che l’efficacia formativa sia significativamente ridotta.

Percorsi facilitati per i titoli esteri

Altrettanto divisivi sono i percorsi riservati ai docenti che hanno ottenuto la specializzazione per il sostegno all’estero, che possono accedere a corsi di 36 o 48 crediti, a seconda della loro esperienza in Italia, purché rinuncino alle istanze di riconoscimento e ai contenziosi pendenti. 

Il titolo estero deve essere stato acquisito presso un’università legalmente accreditata o un altro organismo autorizzato e deve avere una durata minima di 1500 ore oppure prevedere il conseguimento di almeno 60 crediti formativi universitari (CFU). 

Durata e crediti previsti

Sul fronte dei crediti richiesti, il percorso prevede 48 crediti per coloro che non hanno almeno un anno di servizio su posti di sostegno in Italia, includendo 12 crediti per il tirocinio obbligatorio in presenza presso scuole di diverso grado. 

Al contrario, per chi ha già maturato almeno un anno di servizio specifico, i crediti necessari scendono a 36 e il tirocinio viene considerato già assolto.

Il sistema di crediti varia a seconda dell’ente erogatore: le università utilizzano i CFU, mentre l’INDIRE adotta gli ECTS, ma in entrambi i casi l’esame finale è obbligatorio

Per chi non ha esperienza su sostegno nelle scuole italiane, il tirocinio non può essere svolto online ma deve avvenire in presenza. 

Sul fronte della validità, il titolo rilasciato da INDIRE è utilizzabile solo a livello nazionale, a differenza di quello universitario.

In caso di eccedenza di domande rispetto ai posti disponibili nelle università, le iscrizioni saranno trasferite all’INDIRE, applicando comunque la priorità basata sugli anni di servizio e sull’età dei candidati.

Non è prevista una durata minima obbligatoria per questi corsi. Per quanto riguarda i costi, il limite massimo è di 1.500 euro per i percorsi da 48 crediti, mentre quelli da 36 crediti non possono superare i 900 euro

Le cifre hanno sollevato ulteriori polemiche, considerando le differenze significative rispetto ai costi sostenuti dai docenti specializzati tramite il TFA, che ritengono ingiusto il trattamento agevolato per i colleghi con titolo estero.

Le critiche dei docenti specializzati tramite TFA

Il malcontento più forte verso l’attivazione dei percorsi INDIRE proviene, dunque, dai docenti che hanno conseguito la specializzazione tramite TFA, percorso noto per la sua selettività e complessità. 

A differenza dei nuovi corsi semplificati, il TFA prevede un rigoroso test d’ingresso, un lungo periodo di tirocinio in presenza e numerosi esami intermedi. 

L’idea che bastino pochi mesi di lezioni online per ottenere la stessa qualifica appare, agli occhi di molti, come un evidente tentativo di risolvere l’emergenza docenti senza badare alla qualità della preparazione.

Ultimo aspetto non di poco conto è che il titolo rilasciato da INDIRE non è equiparato a quello universitario, risultando utilizzabile solo a livello nazionale