Come diventare docente di sostegno?

diventare docente di sostegno

La carenza di insegnanti con specializzazione su Sostegno è una delle grandi criticità del mondo scuola. E questo nonostante si tratti di una figura di estrema importanza nel contesto del processo formativo ed educativo. Tra l’altro richiestissima. Ma come diventare docente di sostegno? 

Anzitutto, è necessario essere in possesso di un titolo di studio utile ai fini dell’accesso ad una classe di concorso. E poi è altrettanto importante conseguire i 24 CFU. Ovvero i crediti formativi universitari nelle materie antropo-psico-pedagogiche e in metodologie e tecnologie didattiche.

Bisognerà, quindi, affrontare e superare un concorso. Esattamente come avviene per qualsiasi assunzione a tempo indeterminato nella pubblica amministrazione. Si tratta, tuttavia, di un concorso un po’ particolare. 

Lo stesso è, infatti, riservato esclusivamente ai docenti abilitati all’insegnamento del Sostegno. Ma, proprio in virtù della carenza strutturale di insegnanti di sostegno, spesso il concorso è per soli titoli. E non prevede, quindi, il superamento di nessuna prova. E’, infatti, sufficiente soddisfare alcuni requisiti specifici.  

Che cosa fa l’insegnante di Sostegno?

Il docente di sostegno è una figura professionale e specializzata di estrema importanza nell’ottica dell’inclusione scolastica. Il suo compito è, infatti, quello di fornire aiuto agli alunni con disabilità fisiche, sensoriali o psichiche o che comunque necessitano di un sostegno particolare. Inclusi i soggetti con ritardo cognitivo o affetti da BES (Bisogni educativi speciali).

L’insegnante di sostegno si trova, pertanto, a operare in una situazione relativamente complessa e molto delicata. Per la quale è fondamentale mettere in campo la giusta dose di empatia e pazienza.

Oltre a stimolare gli alunni affidatigli, lo stesso deve indirizzarli verso la socialità e l’apprendimento al fine di favorire sia l’integrazione che l’inclusione scolastica. Ma, soprattutto, deve fare in modo di semplificare lo studio e facilitare l’apprendimento.    

con il compito di essere, all’interno del team docente, un riferimento specifico per la progettazione, la realizzazione e la verifica degli interventi idonei ad affrontare positivamente le situazioni di disabilità presenti nella classe.

Compiti dell’insegnante di Sostegno

Chi decide di diventare insegnante di Sostegno deve, anzitutto, avere ben chiari quali sono i compiti che questa figura andrà a svolgere nel contesto di una didattica inclusiva:

  • valutare le caratteristiche, le abilità e le difficoltà degli allievi con disabilità o disturbi;
  • partecipare alla redazione di un piano educativo individuale con obiettivi e programmi didattici;
  • Preparare le lezioni, le attività ed il materiale per il sostegno scolastico. 

Come diventare docente di sostegno? Il TFA Sostegno

Abbiamo visto che per diventare insegnante di Sostegno occorre conseguire prima l’abilitazione. Ragion per cui l’altra domanda importante è: come acquisire l’abilitazione al Sostegno? 

Frequentando il TFA Sostegno. Ovvero il Tirocinio Formativo Attivo. Che non è altro se non un periodo di formazione teorico-pratica della durata di un anno da svolgere presso le principali università italiane. 

Essendo, però, a numero chiuso bisogna partecipare a delle selezioni. Vediamo, quindi, quali sono i requisiti necessari. 

Scuola dell’infanzia e primaria:

  • Laurea magistrale in Scienze della Formazione Primaria;
  • Diploma magistrale (compreso il diploma sperimentale a indirizzo psico-pedagogico), purché conseguito entro il 2001/2002;
  • Diploma sperimentale a indirizzo linguistico presso gli istituti magistrali, purché conseguito entro il 2001/2002;
  • Titolo analogo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia.

Scuola secondaria di primo e di secondo grado:

  • Abilitazione specifica sulla classe di concorso;
  • Titolo di laurea + 24 CFU;
  • Diploma di AFAM di II livello + 24 CFU.

Insegnanti Tecnico Pratici (ITP)

  • Diploma (fino al 2024 non sono richiesti i 24 CFU). 

Diventare docente di Sostegno. Le prove del TFA Sostegno

Abbiamo già detto che il TFA Sostegno è a numero chiuso e che bisogna superare una selezione prima di accedere al corso vero e proprio. Vediamo, quindi, in che cosa consiste. 

TFA Sostegno. Prove di accesso:

  • Test preselettivo di 60 quesiti – almeno 20 dei quali sulle competenze linguistiche – con 5 opzioni di risposta (di cui soltanto una esatta);
  • una o più prove scritte o pratiche (a discrezione delle singole università) su competenze didattiche, socio-psico-pedagogiche, empatia e intelligenza emotiva, creatività, competenze organizzative e giuridiche);
  • una prova orale sui contenuti della prova scritta o pratica. 

Chi supera le prove di accesso sarà, quindi, ammesso al TFA Sostegno, strutturato in 60 CFU (crediti formativi universitari) da acquisire in non meno di 8 mesi

Diventare docente di sostegno. Struttura del TFA Sostegno

Nello specifico, il corso prevede:

  • Formazione su insegnamento (36 CFU): Didattica, Pedagogia, Psicologia dello sviluppo e dell’educazione, Istituzioni di diritto pubblico, Neuropsichiatria infantile;
  • Laboratori (9 CFU);
  • Tirocinio diretto e indiretto (12 CFU);
  • Prova finale (3 CFU).

Da chiarire, tuttavia, che il superamento del TFA Sostegno non conferisce in alcun modo l’abilitazione all’insegnamento su Sostegno. Semplicemente permette di ottenere i titoli/requisiti di accesso utili sia ai fini delle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) sia dei concorsi scuola per diventare a tutti gli effetti docente di ruolo.

Solo con la vincita del relativo concorso, dunque, gli insegnanti possono acquisire la necessaria abilitazione. E per partecipare al concorso stesso è, appunto, imprescindibile aver prima conseguito il TFA Sostegno.  

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