La formazione continua è la cosa più importante per chiunque voglia entrare nel mondo dell’insegnamento. Infatti, è per questo che molti docenti (anche già di ruolo) si affidano a corsi di formazione post-laurea. Molti altri scelgono, invece, di proseguire gli studi tramite dei master.
Gli insegnanti sono coloro i quali più di tutti continuano a studiare, a formarsi e, soprattutto, ad aggiornarsi. Il mondo è in continua evoluzione e metodi di insegnamento che andavano bene un anno fa potrebbero rivelarsi obsoleti oggi.
Essere un insegnante obbliga la persona a mettersi costantemente in gioco e a confrontarsi con opinioni e visioni sempre diverse. E anche il punto di vista è diverso, dal momento che un insegnante fa riferimento ad un target più giovane rispetto al proprio, essendo a contatto con i ragazzi tutti i giorni.
L’insegnamento è una fonte di arricchimento umano e sociale. Infatti, la professione di docente è quella che obbliga, più di ogni altra, a continuare a studiare.
Oltre che a formare una professionalità sempre più specializzata, i master sono dei corsi che possono essere utili anche per scalare le posizioni in graduatoria.
In realtà, oramai, parlare di specializzazione è diventato necessario in qualsiasi ambito. Da qualunque facoltà si provenga, è sempre una scelta vincente quella di specializzarsi e acquisire competenze specifiche.
Sempre più spesso le aziende sono alla ricerca di personale che abbia competenze specialistiche e verticali. Ecco perché in fase di selezione gli esaminatori ricercano professionisti sempre più preparati e specializzati: un curriculum che riporti al suo interno un master può realmente fare la differenza.
SOMMARIO
ToggleI master, definizione
I master universitari sono tra le basi della formazione dei docenti. Ma non solo. Investire in un master è sempre utile per cercare lavoro. Infatti, sembra che chi consegue un master, soprattutto di secondo livello, abbia molte più possibilità nel mondo del lavoro rispetto ad un laureato magistrale che non lo consegue.
Il master universitario è un corso post-laurea che prevede il conseguimento di determinati Crediti Formativi Universitari nell’arco di un anno. La maggior parte dei master fa riferimento a 60 CFU per 1500 ore minime.
I master sono finalizzati all’arricchimento di conoscenze già acquisite in precedenza grazie al corso di laurea. Sono strutturati ed indirizzati ad uno specifico campo di riferimento. Si tratta di percorsi articolati e complessi, organizzati appositamente per poter raggiungere un certo livello di specializzazione.
Arricchire il proprio curriculum di nuove competenze e approfondire i propri interessi, nonché puntare al continuo aggiornamento per poter stare al passo con i tempi, aiuta a rendere più concrete le prospettive di lavoro e carriera. Sono queste le motivazioni che convincono molte persone (docenti e non) a scegliere di iscriversi ad un master universitario.
Investire nell’alta formazione è sempre più conveniente perché aiuta decisamente ad aumentare le proprie possibilità di trovare lavoro.
Il tutto viene poi certificato da un attestato finale che riconosce il conseguimento dei crediti in specifici settori scientifici disciplinari. Quindi, è facilmente verificabile.
Come scegliere il master giusto
La scelta di un master è estremamente importante. Sia perché la durata minima è di un anno accademico, sia perché ha un costo. E scegliendo quello sbagliato, si rischierebbe di perdere tempo e denaro.
Si tratta, ovviamente, di un investimento che porta ad entrare nel mondo del lavoro. Vengono anche attribuiti dei punti extra nei concorsi pubblici. Proprio per questo è necessario fare una scelta giusta.
Prima di tutto c’è da chiedersi quale sia l’ambito professionale nel quale ci si vuole specializzare, partendo dagli interessi professionali, le attitudini e le competenze possedute.
Poi bisogna analizzare il mercato del lavoro. Bisogna fare una ricerca per verificare quali sono le figure professionali più richieste. Infine, bisogna scegliere un master che risulti spendibile nell’ambito del recruitment e del placement.
La valutazione va fatta in prospettiva di un mercato lavorativo in crescita. Per cui dei master troppo di nicchia che non offrono abbastanza sbocchi professionali sono da evitare. Anche quelli che ripetono le stesse discipline del percorso formativo già seguite durante il corso di laurea, sono da evitare. Si tratta di quei tipi di master che si limitano a sintetizzare le nozioni già apprese e non fanno nessun riferimento all’esperienza concreta.
Per esempio: spesso le lauree umanistiche, sono classificate dalle aziende come lauree deboli. Quando, quindi, si è in possesso di una di queste è consigliabile seguire un master più tecnico. Mentre, invece, quando si è in possesso di una laurea tecnica sarebbe opportuno scegliere di seguirne uno volto all’approfondimento della materia. Oppure che porti all’acquisizione di conoscenze in un settore diverso, come quello della comunicazione o dei social media, molto utile al giorno d’oggi.
Quali sono i master più richiesti
Facendo una sintesi, possiamo classificare i master in questo modo:
- universitari di I e II livello,
- Business School,
- part-time o a tempo pieno,
- con frequenza obbligatoria in aula o master in modalità e-learning,
- in Italia o all’estero.
I master più richiesti, a livello di ambito di studi, sono quelli in campo medico, al seguito vi sono quelli in ambito scientifico e tecnologico.
A seguire ci sono i master riguardo l’area economica, giuridica e sociale. Subito dopo è richiesto l’ambito umanistico.
Per come si preannuncia il futuro c’è da pensare che il mondo della digitalizzazione dell’informazione e dell’informatica andrà ad occupare un ruolo sempre crescente in classifica.
Valutazioni necessarie alla scelta
Dopo aver scelto l’ambito di specializzazione, è necessario valutare il tempo da poter dedicare, quindi, a tale master.
Si può scegliere un master organizzato durante il week-end, oppure uno full time. C’è la possibilità di seguire le lezioni in sede, oppure online, che siano esse in diretta oppure in differita. Inoltre, se il percorso è online può essere on demand. In questo modo è possibile frequentare le lezioni come e quando si vuole senza alcun limite di tempo e spazio. L’unico requisito è quello di una connessione stabile.
Come scegliere un percorso affidabile
Ovviamente, è necessario fare alcune valutazioni prima di scegliere il master in modo definitivo.
Da valutare ci sono:
- eventuali edizioni precedenti. Se un master esiste da molti anni è probabile che l’organizzazione abbia sviluppato relazioni durature con aziende ed imprese relative al settore.
- Se ci sono delle selezioni che verificano, in modo preliminare, le capacità e la formazione che gli aspiranti frequentanti possiedono.
- Se il master prevede uno stage. Questa è la principale attrattiva che ci possa essere. In questo caso è chiaro che riuscirà a bilanciare teoria e pratica, tra le ore dedicate alle lezioni in aula e quelle previste per lo stage. La possibilità di avere uno stage già all’interno del master non è da sottovalutare. Uno stage dà immediata possibilità di potersi confrontare subito con la realtà lavorativa. E l’esperienza sul campo è sempre ben vista nell’ambito della ricerca di lavoro.
I master con inserimento in azienda, svolgono una duplice funzione. Infatti, essi erogano una formazione di qualità e inoltre aprono la strada al mondo del lavoro grazie all’attivazione di stage e tirocini in azienda. La possibilità di avvalersi dell’esperienza di professionisti già attivi sul campo è un valore aggiunto.
Ed è proprio grazie a questo aspetto che si celano importanti opportunità in ottica di occupazione. Infatti, è proprio da un’esperienza di stage che potrebbe scaturire una vera e propria assunzione.
Il fine ultimo di un master è quello di essere spendibile nel mondo del lavoro per dare al corsista reali opportunità lavorative.
Ovviamente, da valutare ci sono anche docenti e il costo, ma in questo caso si tratta di valutazioni piuttosto soggettive.
I master in Italia e in Europa
Inoltre, tutte le aree disciplinari sono attraversate dalla rivoluzione digitale che ha aggiornato completamente tutti i piani di studio integrandoli con le nuove tecnologie.
All’insegna del digitale si punta anche sulla formulazione dei suddetti master, che può essere completamente online oppure ibrida, vale a dire un po’ a distanza e un po’ in presenza. In questo modo per i fruitori del master è molto più semplice seguirli e organizzare al meglio il proprio tempo e i propri impegni. Si tratta di formulazioni molto più flessibili.
Il master universitario universalmente attesta particolari conoscenze o competenze in un determinato campo di studi o in un’attività professionale. Tuttavia, il livello dei master è diverso secondo la legislazione dei vari paesi.
Per quanto riguarda l’Italia esistono master universitari di I e II livello: a quelli di primo livello è possibile accedere con la sola Laurea Triennale, mentre per quelli di secondo livello è, invece, richiesta la Laurea Magistrale come titolo di accesso.
Il master di primo livello non consente di accedere a corsi di terzo ciclo, come accade anche nel caso dei dottorati di ricerca. Il corso non ha un ordinamento didattico nazionale e il titolo è rilasciato sotto la responsabilità autonoma del singolo istituto.
Bisogna precisare, però, che un master universitario in Italia non ha nulla in comune con quelli del sistema europeo e mondiale.
Differenze di struttura tra Italia ed Europa
Il master Italiano corrisponde ad una laurea magistrale in Europa e ritarda ulteriormente l’età dei partecipanti rispetto a quella degli studenti europei.
Benché il master universitario abbia un riconoscimento legale del titolo, tuttavia esso non comporta un automatico riconoscimento nell’ambito delle aziende private.
Anche se di solito l’ente presso cui si svolge il master ha spesso molti contatti con una serie di aziende per le quali gli studenti svolgeranno una sorta di tirocinio che porterà ad un’eventuale e successiva assunzione. Molte aziende propongono dei master interni, finanziati e promossi dalle stesse aziende.
Infatti, i punti di forza di un master sono la profonda connessione tra la teoria e la pratica. Frequentando un master c’è la possibilità di mettere alla prova le proprie conoscenze con ore di laboratorio, workshop, lavori di gruppo, simulazioni ed esperienze in contesti operativi reali.
I corsi finalizzati al rilascio del master, durano un anno accademico e prevedono la maturazione di almeno 60 crediti formativi universitari.
I corsi di master, anche se sono promossi da università, si tengono spesso presso dipartimenti, istituti, scuole apposite o altri centri.
Si tratta di strutture non permanenti, motivo per cui i corsi non vengono rinnovati ad ogni anno accademico.
Tuttavia, spesso si fa confusione fra master e corsi di perfezionamento. Quindi vediamo insieme per quali motivi sono simili, ma soprattutto in cosa differiscono.
Master e corsi di perfezionamento
Convergenze tra i due percorsi
Sia un master e sia un corso di alta formazione forniscono gli strumenti giusti per la progettazione didattica. Quindi, entrambi sono in grado di rispondere alla necessità di formazione continua e aggiornamento tipici di un docente.
Inoltre, possono essere messi sullo stesso piano anche per quanto riguarda i benefici prettamente tecnici (per così dire). Infatti sia per quanto riguarda i master, sia per quanto riguarda i corsi di perfezionamento si guadagna un punto extra nelle GPS e nelle Graduatorie d’Istituto.
Sia nel caso dei master sia nel caso di corsi di alta formazione, si tratta di corsi post lauream. Ed entrambi fanno parte dell’alta formazione, che è il motivo principale per cui così spesso vengono confusi.
Differenze tra i master e i corsi di perfezionamento
Quindi, i due corsi sono spesso associati e confusi dalle persone perché generalmente fanno parte dell’alta formazione.
Tuttavia, ci sono differenze sostanziali tra i due percorsi. Facendo una lista possiamo riassumere le maggiori differenze così:
- i master universitari vengono, appunto, erogati dalle università, mentre i corsi di perfezionamento possono essere offerti sia da atenei che da scuole private;
- tra i requisiti di accesso ai master universitari compare il conseguimento della laurea triennale (per quanto riguarda i master di primo livello) o della laurea magistrale (per quanto riguarda i master di secondo livello), mentre per la maggior parte dei corsi di perfezionamento è sufficiente il diploma, anche se bisogna sempre controllare i requisiti di accesso;
- la durata minima prevista per i master universitari è annuale, mentre per i corsi di alta formazione la durata può variare secondo l’offerta didattica;
- dopo il superamento dell’esame finale i master universitari garantiscono il rilascio di un titolo accademico, mentre i corsi danno diritto solo ad un attestato di frequenza.
La sostanziale differenza tra i due percorsi, è però data dal fatto che il master, può consentire al corsista di avvicinarsi concretamente al mondo del lavoro, e in questo dà la possibilità di migliorare notevolmente le prospettive di occupazione, anche di coloro i quali hanno già un impiego e desiderano crescere e fare carriera.