Immissioni in ruolo da concorso, la provincia assegnata non soddisfa le aspettative, si può ritentare il prossimo anno e avere supplenza da GPS?

rinuncia concorso

Tra qualche giorno inizieranno le operazioni di attribuzione delle cattedre. Il Ministero ha già diffuso la guida per la presentazione della domanda su Istanze Online

Tuttavia mancano ancora molti dettagli da decidere. 

Il contingente

Se non si potranno coprire tutti i posti liberi, perché il Ministero sta chiedendo al MEF l’autorizzazione per 65.000 posti su 80.000, bisognerà aspettare la distribuzione per regione e classe di concorso per capire chi sarà coinvolto nella procedura. 

In ogni caso l’USR si occuperà di convocare un numero maggiore di aspiranti in modo da poter coprire subito posti vuoti nell’eventualità di rinunce.

Le nomine 

Quando il docente verrà convocato, nella gestione della nomina su Istanze Online, può anche decidere di rinunciare ad alcune province e decidere di dichiararsi disponibile solo per una provincia. La rinuncia però non permette la possibilità di ripensamenti. Una volta che si effettua la rinuncia su determinate province, è per sempre. Non si potranno più ricevere convocazioni per le province alle quali si rinuncia. 

Quindi la possibilità di essere chiamati in servizio si restringe solo sulle province scelte. Se il sistema non trova posti in quelle, non si partecipa più ai ruoli.

Il sistema mostrerà tutte le province e tutti gli insegnamenti per cui il candidato potrà esprimere la propria preferenza al fine di un’individuazione per le nomine in ruolo.

Il proprio gradimento dovrà essere espresso in ordine di preferenza, utilizzando le frecce per spostare gli elementi dell’elenco.

Nel caso in cui l’utente non voglia più partecipare ai procedimenti riferiti a una o più province, dovrà esprimere la propria rinuncia cliccando sul cestino.

Se l’utente rinuncia a tutte le province, non parteciperà alla fase di elaborazione.

Perciò rinunciare a una provincia potrebbe costare l’intera procedura. O può darsi che il posto sia proprio nella provincia desiderata se si è molto fortunati, motivo per cui la rinuncia sarà mirata.

È consigliato non lasciare niente al caso, ma studiare bene la disponibilità dei posti, relazionandosi alla propria posizione in graduatoria, soppesando anche le eventuali riserve.

Se non si raggiunge la propria posizione tramite lo scorrimento, non si partecipa alla procedura, ma si rimane in lista per il futuro. 

I vincitori del concorso 2020 avranno il ruolo assicurato, anche se ancora non si sa a partire da quale anno scolastico. 

In alcune regioni ci sono ancora le graduatorie del 2016 e del 2018.

La rinuncia incide sulle GPS?

Un’eventuale rinuncia al ruolo non incide sulle GPS. Rinunciare vuol dire rimanere precario e ricominciare daccapo l’iter finalizzato all’assunzione a tempo indeterminato. 

Un’attribuzione di supplenza da GPS dipenderà dal numero di posti liberi per l’anno scolastico 2022/2023, che ancora non sono stati quantificati.

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