Insegnare alle elementari è una delle professioni più gratificanti che ci siano. I docenti della scuola primaria hanno la possibilità di influenzare le vite dei loro studenti in modo positivo.
Con il loro lavoro forniscono le conoscenze e le competenze necessarie per diventare cittadini responsabili. Inoltre, gli insegnanti possono aiutare i loro alunni a sviluppare una forte autostima e una buona comprensione dei loro diritti e doveri.
Per questo motivo, insegnare alle elementari richiede una vasta gamma di competenze. Infatti, i professori in questione devono essere in grado di gestire una classe e fornire istruzioni chiare e comprensibili.
Devono incoraggiare la partecipazione attiva degli studenti e gestire le situazioni di conflitto. Infine, devono essere in grado di trattare un programma di studio. Lo stesso deve soddisfare le esigenze di tutti i discenti, indipendentemente dal loro livello di abilità
Insegnare alle elementari, le odierne scuole primarie, è dunque molto complesso. Per questo motivo serve la giusta dose di competenza derivante da specifici titoli culturali.
SOMMARIO
ToggleChe titolo di studio serve per insegnare alle elementari
Dunque, molti si chiedono che titolo di studio serva per insegnare alle elementari. Infatti, le attuali scuole primarie richiedono dei titoli molto differenti rispetto al resto degli istituti.
Per diventare docenti, quindi, sono necessari titolo di studio di accesso all’insegnamento e abilitazione all’insegnamento. La particolarità della scuola dell’infanzia e primaria sta nel fatto che i titoli utili sono al medesimo tempo abilitanti.
Per insegnare alle elementari i candidati devono avere una tra queste qualifiche:
- la laurea in Scienze della formazione primaria, sia di vecchio ordinamento (articolo n. 6 della Legge n. 169 del 30 ottobre 2008) sia di nuovo ordinamento (articolo n. 6 del Decreto Ministeriale n. 249 del 10 settembre 2010);
- il diploma di Istituto Magistrale o di Scuola magistrale (solo scuola dell’Infanzia) o Diploma di Liceo Socio-Psico-Pedagogico conseguiti entro l’anno scolastico 2001-2002 (Decreto Ministeriale 10 marzo 1997).
Le competenze in questione consentono l’inserimento nella II fascia delle Graduatorie di Istituto. Le stesse servono per il conferimento degli incarichi a tempo determinato.
Ovviamente, i soggetti interessati devono aderire in seguito a un concorso docenti nazionale nella loro classe di concorso. Solo in questo modo possono ottenere la cattedra a tempo indeterminato.
Messa a disposizione
Chiunque voglia insegnare alle elementari, quindi, deve seguire le indicazioni esposte in precedenza. Coloro che non hanno una cattedra o non sono iscritti in una graduatoria possono inviare la propria messa a disposizione (MAD).
La MAD per le supplenze è un’auto-candidatura. Essa indica la volontà di un aspirante docenti di effettuare delle supplenze in un istituto definito.
Quindi, è possibile insegnare alle elementari anche grazie alla messa a disposizione. Ovviamente, ciò avviene solo se le apposite graduatorie risultano vuote e prive di papabili docenti.
Da qui si apre l’opportunità per i candidati non ancora abilitati o non inseriti nelle graduatorie di ricevere supplenze a breve o lungo termine. Il dirigente scolastico, nella valutazione delle varie candidature, deve dare la precedenza ai docenti abilitati.
Quanto guadagna un insegnante della primaria
Chi aspira a insegnare alle elementari, ovviamente, vuole conoscere anche lo stipendio del docente della primaria. In riferimento ai dipendenti statali è naturale parlare anche del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.
Quindi, il CCNL risulta essere indispensabile per comprendere la retribuzione dei docenti italiani. Il compenso, in ogni caso, non subisce cambiamenti prima di 8 anni di attività continuativa.
In particolare, esso viene dosato come nel seguente schema:
- da 0 a 8 anni;
- da 9 a 14 anni;
- da 15 a 20 anni;
- da 21 a 27 anni;
- da 28 a 34 anni;
- da 35 in poi.
Lo stipendio medio netto, comunque, è di € 1.500 con i dovuti distingui. Infatti, a inizio carriera questi professionisti guadagnano in media € 1.260 netti al mese, mentre a fine professione arrivano a € 1.760 netti mensili.
In ogni caso, è evidente quanto sia importante il compito di insegnare alle elementari. Infatti, questi docenti devono incoraggiare gli allievi a esprimere le loro opinioni e a partecipare attivamente alle lezioni.
Questo è essenziale soprattutto se si valuta la complessità dell’ordine di scuola di cui si sta parlando. Negli istituti primari si danno i rudimenti non solo culturali.
Infatti, si forniscono anche quelli sociali che andranno ad accompagnare gli allievi per tutta la loro carriera scolastica.
Gli insegnanti, quindi, devono essere in grado di valutare le prestazioni degli studenti in modo obiettivo e di fornire loro un feedback costruttivo.