Nuova formazione docenti di ruolo: dai percorsi di formazione alla retribuzione

Nuova formazione docenti

Il DL n. 36/2022, convertito in legge n. 79/2022, ha completamente ridefinito il sistema di formazione iniziale e reclutamento per la scuola secondaria. Inoltre, ha anche introdotto un nuovo modello di formazione e aggiornamento permanente dei docenti di ruolo, introducendo dei percorsi di formazione. 

Ai sensi dell’articolo 16-ter del novellato D.lgs. 59/2017, come modificato dal DL n. 36/2022, a partire dall’anno scolastico 2023/2024, sarà messo in atto un sistema di formazione e aggiornamento permanente delle figure di sistema di ogni istituzione scolastica dei docenti di ruolo

Il nuovo sistema è articolato in percorsi di laurea con durata triennale e comprende anche attività di progettazione, tutoraggio, accompagnamento e guida allo sviluppo delle potenzialità degli studenti, in modo da poter favorire il raggiungimento di obiettivi specifici e attività di sperimentazione di innovative modalità didattiche.

Altre nuove disposizioni accompagnano e integrano quanto già disposto.

A ogni modo, la formazione dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale; le attività di formazione vengono definite dalle singole scuole.

Destinatari dei percorsi formativi

I percorsi formativi sono rivolti a:

  • tutti i docenti di ruolo;
  • alle figure di sistema, che saranno da individuare in ogni istituzione scolastica.

Si intende docenti che hanno incarichi di collaborazione a supporto del sistema organizzativo della scuola e della dirigenza scolastica. La formazione che si rivolge a loro propone di: promuovere e sostenere processi di innovazione didattica e organizzativa della scuola, rafforzare l’autonomia scolastica e promuovere lo sviluppo di supporto.

La partecipazione ai percorsi formativi sarà obbligatoria per i docenti immessi in ruolo in seguito all’adeguamento del CCNL, mentre per i docenti già di ruolo avverrà su base volontaria.

Tali percorsi di formazione hanno una durata triennale.

Coloro i quali parteciperanno ai percorsi formativi avranno una retribuzione extra una tantum non inferiore al 10% e non superiore al 20% del trattamento stipendiale in godimento, nei limiti delle risorse disponibili.

Tale retribuzione sarà assegnata solo a coloro i quali conseguiranno una valutazione positiva al termine del percorso formativo.

I docenti che parteciperanno ai percorsi di formazione dovranno sostenere delle verifiche intermedie annuali e una verifica finale.

Nella verifica finale, il docente, dovrà dimostrare di aver raggiunto un livello di formazione adeguato rispetto agli obiettivi prefissati. In caso di mancato superamento, la verifica finale può essere ripetuta l’anno successivo.

Obiettivi dei percorsi di formazione

Gli obiettivi di tali percorsi di formazione saranno definiti dalla Scuola di alta formazione dell’istruzione, anch’essa introdotta dal DL n. 36/2022.

Un futuro decreto del Ministro dell’istruzione, in accordo con il Ministro dell’economia e delle Finanze, definirà:

  • i contenuti dei percorsi formativi;
  • i criteri di valutazione degli obiettivi e della capacità didattica.

In sede di contrattazione collettiva, invece, verranno definite le modalità di partecipazione alle attività formative, la loro durata, il numero di eventuali ore aggiuntive e i criteri del sistema di incentivazione.

In attesa di tale futuro decreto, i contenuti minimi dei percorsi e i vincoli dei medesimi e al sistema di incentivazione volto a promuovere l’accesso ai percorsi stessi, sono indicati nell’allegato B al DL n. 36/2022.

Nell’ambito complessivo del monte ore annuale di formazione incentivata sono previste:

  • 15 ore per scuola dell’infanzia e primaria;
  • 30 ore per la scuola secondaria.

Le ore rimanenti sono dedicate ad attività di progettazione, tutoraggio, accompagnamento, guida allo sviluppo delle potenzialità degli studenti nel raggiungimento di obiettivi scolastici specifici e di sperimentazione di nuove modalità didattiche.

Il docente esperto

A tutto ciò bisogna aggiungere anche quanto previsto dal DL Aiuti-Bis, con l’introduzione della figura del docente esperto

Tuttavia, tale decreto è ancora al vaglio del Parlamento per la conversione in legge, e sono stati anche presentati degli emendamenti per poter stralciare la norma.

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