Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha discusso temi cruciali inerenti le nuove politiche scolastiche italiane, durante un’intervista al programma In Altre Parole su La7.
Tra i punti chiave: l’aumento delle risorse per l’istruzione, il miglioramento degli stipendi, la riduzione del precariato e il dibattito sui voucher per le scuole paritarie. Vediamo nel dettaglio i principali interventi annunciati.
Aumento delle risorse per l’istruzione: un passo avanti
Il bilancio per l’istruzione ha registrato un aumento significativo di 4,6 miliardi di euro (+8,9% rispetto all’anno precedente), segnando un risultato importante nella legge di bilancio.
Tuttavia, Valditara ha evidenziato che gli investimenti restano inferiori alla media europea. Infatti, in Italia, gli investimenti privati nella scuola rappresentano solo lo 0,5% del PIL, contro una media OCSE del 2%.
Secondo il Ministro, è necessario stimolare una maggiore consapevolezza sull’importanza di investire nell’istruzione, per colmare il divario con altri Paesi.
Stipendi dei docenti: aumenti e criticità
Sul fronte degli stipendi per i docenti, sottolinea Valditara, sono stati previsti aumenti salariali superiori all’inflazione stimata nei contratti 2025-2030. Per il contratto 2022-2024, è stato raggiunto un incremento complessivo del 6%, con un ulteriore 6% derivante dal taglio del cuneo fiscale.
Nonostante i progressi, il Ministro ha riconosciuto che gli aumenti non sono ancora sufficienti a compensare gli effetti del blocco contrattuale che ha interessato il periodo 2009-2020, penalizzando gravemente il potere d’acquisto dei docenti.
Riduzione del precariato e stabilizzazione dei docenti di sostegno
Uno dei temi più urgenti da affrontare è il precariato, che oggi coinvolge circa 140.000 insegnanti. Il governo ha messo in atto un piano per stabilizzare i docenti, con particolare attenzione a quelli di sostegno, che rappresentano il 75% dei precari.
L’Indire (l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa) è stato incaricato di specializzare 30.000 docenti di sostegno entro il 2025, per ridurre sensibilmente la precarietà in questo settore, ma portando con sé non poche critiche da parte dei docenti specializzati tramite il tradizionale TFA.
Riguardo la stabilizzazione del personale, nonostante i tagli previsti di oltre 5.600 unità tra docenti e personale ATA, Valditara ha assicurato che il saldo complessivo sarà positivo grazie alle nuove assunzioni, effettuate in base ai pensionamenti.
L’obiettivo è ridurre progressivamente il numero dei precari, garantendo continuità didattica e una maggiore stabilità del personale.
I voucher per le scuole paritarie
Il Ministro ha affrontato la proposta, avanzata da Fratelli d’Italia, di introdurre voucher per le famiglie che scelgono scuole paritarie, sostenendo la necessità di un sistema scolastico integrato.
Pur ribadendo la priorità della scuola pubblica, Valditara ha sottolineato l’importanza di incrementare il coinvolgimento di risorse private, come avviene in altri Paesi europei.
Le politiche scolastiche delineate dal ministro Valditara rappresentano un primo passo per affrontare sfide cruciali, come la carenza di risorse, il precariato e il finanziamento del sistema educativo.
Sebbene i progressi siano evidenti, restano molti aspetti da migliorare per garantire un futuro più inclusivo e sostenibile per il mondo della scuola.