Lo stipendio di un professore di liceo, esattamente come quello di qualsiasi altro tipo di insegnante, dipende in buona parte dall’anzianità di servizio, inoltre, almeno fino a qualche anno fa, oscillava tra i 1.350,54 euro netti al mese (1.760.88 lordi) di inizio carriera, fino ad arrivare ai 1.960,31 euro netti al mese (2.625.78 lordi) di fine carriera.
Tuttavia, l’11 novembre 2022 tutte le organizzazioni sindacali hanno firmato presso l’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) la parte del nuovo CCNL del comparto Istruzione Riricerca per il triennio 2019-2021 relativo ai principali aspetti del trattamento economico del personale che consente di erogare l’anticipazione della parte economica che interessa 1.232.248 dipendenti, di cui 1.154.993 appartenente ai settori scuola e AFAM (compresi 850mila docenti) e 77.255 appartenenti ai settori Università (con esclusione dei docenti) ed enti di ricerca. Il contratto riconosce ai docenti, nello specifico, un aumento superiore al 4,2%, ovvero di 101 euro lordi medi mensili.
Essendo, inoltre, il contratto precedente scaduto quattro anni fa, agli insegnanti sono stati corrisposti anche i relativi arretrati (circa 2.450 euro a testa). In particoalre, agli insegnanti di scuola secondaria di II grado sono stati riconosciuti aumenti compresi tra i 69 e i 108 euro lordi mensili.
SOMMARIO
ToggleI vantaggi di essere insegnante
Senza voler generalizzare e dando, comunque, per scontato che una parte degli aspiranti docenti è animata da una forte ed autentica “vocazione”, non crediamo di dire un’eresia affermando che la maggior parte di coloro che si orientano verso questa professione lo facciano per “comodità”.
Una comodità dettata dal posto fisso, da uno stipendio dignitoso, da un orario lavorativo ridotto e da lunghi periodi di ferie.
Le ore lavorative settimanali dei docenti sono appena 18 nelle scuole secondarie, 22 nelle scuole primarie e 25 in quelle dell’infanzia, distribuite in non meno di cinque giornate. Il che lascia loro molto tempo libero a disposizione.
E per quanto concerne le ferie, oltre alle feste comandate e alla lunga “sosta” estiva, gli stessi hanno diritto anche a pause più lunghe a Pasqua e a Natale.
In buona sostanza, i professori prestano servizio in aula solo per nove mesi all’anno. Potendo, tuttavia, contare su uno stipendio che – alla luce dei vantaggi analizzati – è certamente più che dignitoso.
Lo stipendio di un professore o una professoressa di liceo
Come abbiamo già anticipato, lo stipendio degli insegnanti dipende soprattutto dal numero di anni trascorsi dietro ad una cattedra, ed è così, ovviamente, anche per i professori delle scuole secondarie di II grado.
Vediamo adesso quanto incide l’anzianità di servizio sulla retribuzione annua lorda:
- 0-8 anni: 22.678,52 euro;
- 9 e 14 anni: 25.995,81 euro;
- 15 e 20 anni: 28.520,99 euro;
- 21 e 27 anni: 31.736,25 euro;
- 28 e 34 anni: 33.837,37 euro;
- da 35 anni in poi: 35.505,47 euro.
Mentre lo stipendio netto mensile corrisponde a:
- 0-8 anni: 1.403,54 euro;
- 9 e 14 anni: 1.562,62 euro;
- 15 e 20 anni: 1.703,04 euro;
- 21 e 27 anni: 1.851,37 euro;
- 28 e 34 anni: 1.961,74 euro;
- da 35 anni in poi: 2.028,31 euro.
Quanto guadagna un insegnante delle scuole superiori?
Lo stipendio netto mensile di un docente, in funzione del nuovo Ccnl Scuola 2022, sarà quindi compreso tra i 1.403,54 euro netti di inizio carriera e i 2.028,31 euro netti.
Per un totale annuo lordo compreso tra i 22.678,52 euro di un insegnante neoassunto e i 35.505,47 euro di un docente con oltre 35 anni di cattedra alle spalle.
Le differenze di stipendio tra docente di ruolo e supplente al liceo
Ma queste stesse cifre si applicano anche per gli aspiranti docenti destinatari di un incarico di supplenza? La risposta è no.
Le cifre che abbiamo analizzato nei paragrafi precedenti, infatti, si riferiscono esclusivamente agli stipendi degli insegnanti di ruolo, vale a dire dei docenti assunti a tempo indeterminato e che, pertanto, lavorano stabilmente nel mondo della scuola dopo aver superato un concorso pubblico.
Per i supplenti reclutati attraverso le graduatorie (GaE, GPS e GI), infatti, è prevista una retribuzione che varia a seconda dei giorni di servizio, che oscilla tra le 600 euro mensili per le supplenze brevi, fino alle 1.300 euro mensili per gli incarichi più lunghi.
Le stesse regole valgono anche per gli insegnanti assunti tramite MAD una volta che le altre graduatorie siano esaurite.
Il compenso per le supplenze brevi
Per le supplenze brevi esiste un preciso sistema retributivo fissato dal Miur con un apposito decreto:
- 2 ore: 175 euro;
- 4 ore: 382 euro;
- 6 ore: 503 euro;
- 8 ore: 785 euro;
- 10 ore: 956 euro;
- 12 ore: 1.057 euro;
- 14 ore: 1.208 euro;
- 16 ore: 1.329 euro;
- 18 ore: 1.460 euro.