I “Vincitori del Concorso PNRR1”, il cosiddetto Concorso straordinario ter (DDG 2575/2023) denunciano come, solo per aver conseguito l’abilitazione all’insegnamento “pochi giorni dopo la firma del contratto”, non hanno avuto la possibilità di svolgere l’anno di prova e si sono dovuti accontentare di un contratto a tempo determinato. Una disparità di trattamento che ad oggi il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha completamente ignorato, nonostante le diverse interrogazioni parlamentari.
Comunicato stampa
“Siamo il gruppo di docenti vincitori del concorso PNRR1 che, avendo conseguito l’abilitazione pochi giorni dopo la firma del contratto, ci troviamo ad oggi ad avere un contratto a tempo determinato, pur avendo i requisiti per averne uno a tempo indeterminato. Ma ormai conoscete benissimo la situazione.
Siamo qui oggi a chiedervi di portare all’attenzione il SILENZIO del Ministero dell’Istruzione e del Merito, non solo nei confronti di noi docenti, ma soprattutto di moltissimi Onorevoli.
Infatti, sono state presentate tantissime interrogazioni al MIM, di tutti i tipi (interrogazioni a risposta scritta, a risposta orale, in commissione), ma mai nessuna risposta.
Le vogliamo elencare qui di seguito:
Interrogazione a risposta scritta 4-04054, ATTO CAMERA, presentata da DALLA CHIESA Rita (Forza Italia – Berlusconi presidente – PPE), testo di giovedì 9 gennaio 2025, seduta n. 406;
Interrogazione a risposta orale 3-01660, ATTO SENATO, presentata da PIETRO LOREFICE (Movimento 5 Stelle) martedì 4 febbraio 2025, seduta n.269;
Interrogazione a risposta in commissione 5-03611, ATTO CAMERA, presentata da CASO Antonio (Movimento 5 Stelle), testo di venerdì 21 febbraio 2025, seduta n. 433;
Interrogazione a risposta scritta 4-04420, ATTO CAMERA, presentata da PICCOLOTTI Elisabetta, testo di venerdì 21 febbraio 2025, seduta n. 433;
Interrogazione a risposta scritta 4-04474, ATTO CAMERA, presentata da IACONO Giovanna (Partito Democratico – Italia democratica e progressista), testo di giovedì 27 febbraio 2025, seduta n. 436.
Ci chiediamo come sia possibile che tutte queste interrogazioni, sotto qualsiasi forma, presentate da tantissimi Onorevoli, anche di diversi partiti, rimangano senza una minima traccia di risposta.
Ci è stato detto che il MIM è favorevole a risolvere la nostra situazione, ma in che senso? Non ci sembra questo il modo di risolvere la situazione, ossia il silenzio assoluto. Forse è tardi per l’anno di prova?
Non è detto, ma noi non ci arrenderemo fino a che non avremo una risposta sensata, ormai è una questione di principio. Non ci stiamo ad essere presi in giro, non sono due parole altisonanti o sigle particolari a spaventarci ed accontentarci.
Esigiamo una spiegazione, e sicuramente non staremo in silenzio a guardare.
Ci terremmo, comunque vadano le cose, a ringraziare tantissimo tutte queste persone che ci stanno sostenendo con interrogazioni e azioni varie, anche in Europa.
Non è scontato, dopo aver mandato messaggi via mail o tramite i social, ricevere risposta ed essere supportati in questo modo. Quindi, grazie infinite a tutti.”